Transcendence, film con Johnny Depp in prima tv su Sky Cinema 1 HD, riguarda molto da vicino il concetto (a cavallo tra scienza e fantascienza) di Singolarità tecnologica. Ma di cosa si tratta e che cosa comporta? Eccolo spiegato in breve.
In
Transcendence, film di Wally Pfister in prima visione tv lunedì 4 maggio alle 21.10 su Sky Cinema 1 HD, Johnny Depp è uno scienziato specializzato in intelligenze artificiali la cui coscienza, in seguito a un attentato, viene digitalizzata e copiata su un supporto hardware e poi "messa in Rete". Con conseguenze, come è ovvio per ogni pellicola sci-fi incentrata sulla minaccia tecnologica, a dir poco nefaste. Per comprendere appieno il dibattito in cui si inserisce quest'opera, però, è utile avere presente il concetto di
Singolarità tecnologica: eccolo spiegato in breve e in parole (molto) semplici.
Per Singolarità tecnologica si intende un momento nello sviluppo della nostra civiltà in cui il progresso tecnologico sarà talmente rapido da portare alla nascita di un'intelligenza superiore a quella umana. Andando oltre, questo momento porterebbe a una ridefinizione della stessa umanità. Ma si tratta di scienza o di fantascienza? Un po' tutte e due le cose, in un certo senso. Al momento, infatti, si discute non solo sul lasso di tempo necessario affinché si realizzi (secondo alcuni anche solo nell'arco di pochi decenni), ma anche sull'effettiva possibilità che una Singolarità accada. Come al solito in questi casi, è difficile, se non impossibile, fornire una risposta esaustiva.
Ma come è possibile che un evento di tale portata si realizzi? Innanzitutto, bisogna partire dall'assunto che (semplificando) lo sviluppo tecnologico non procede in maniera sequenziale, bensì esponenziale. È infatti possibile osservare che nel corso del XX secolo e in particolar modo degli ultimi decenni il ritmo di innovazione sia accelerato in maniera vertiginosa. Qualcosa di simile, dopotutto, viene enunciato nella celebre Legge di Moore, che pur si riferiva alla sola potenza di calcolo dei computer: "Le prestazioni dei processori, e il numero di transistor ad esso relativo, raddoppiano ogni 18 mesi".
Le recenti conquiste in ambiti come l'intelligenza artificiale, le nanotecnologie, le biotecnologie e l'ingegneria genetica stanno cambiando le nostre vite. E nei prossimi decenni le cambieranno in maniera ancora più radicale. Uno degli esiti più importanti di questo sviluppo potrebbe essere la sempre maggiore integrazione tra coscienza umana e intelligenza artificiale. Secondo alcuni, inoltre, a breve sarà possibile copiare la coscienza umana su un supporto digitale (proprio come in Transcendence), per quanto anche questo punto sia piuttosto discusso.
L'aspetto fondamentale della Singolarità tecnologica, in ogni caso, è che porterebbe a una vera e propria ridefinizione del concetto di essere umano. Modifiche genetiche, innesti cibernetici, fusioni tra umano e artificiale finirebbero per trasformarci in qualcosa di altro rispetto a un uomo. Il che non va inteso per forza né in senso negativo, né in senso positivo. Semplicemente, il frutto di questa evoluzione autodiretta sarebbe qualcosa di diverso.
Ovviamente, anche solo la possibilità che una Singolarità tecnologica si realizzi solleva numerosi interrogativi morali. Questi "nuovi esseri" potrebbero ancora venire riconosciuti come simili dagli umani che non hanno intrapreso lo stesso cammino? Una convivenza è possibile? C'è il rischio che in una convergenza tra intelletto umano e artificiale si raggiunga una consapevolezza tale da superare il punto di vista ristretto dell'umano, un po' come succede al Dottor Manhattan in Watchmen? Senza contare che si aprirebbe - anzi, in realtà è già aperto - un problema relativo all'accessibilità alle tecnologie: chi ha il diritto di usufruire di queste innovazioni e chi no?
Insomma, c'è parecchio materiale su cui riflettere. E anche su cui fantasticare e ricamare decine e decine di storie adatte al grande e al piccolo schermo. Come Transcendence, per l'appunto. Se volete muovere i primi passi alla scoperta della Singolarità, potete godervi la prima visione di lunedì 4 maggio su Sky Cinema!
Per Singolarità tecnologica si intende un momento nello sviluppo della nostra civiltà in cui il progresso tecnologico sarà talmente rapido da portare alla nascita di un'intelligenza superiore a quella umana. Andando oltre, questo momento porterebbe a una ridefinizione della stessa umanità. Ma si tratta di scienza o di fantascienza? Un po' tutte e due le cose, in un certo senso. Al momento, infatti, si discute non solo sul lasso di tempo necessario affinché si realizzi (secondo alcuni anche solo nell'arco di pochi decenni), ma anche sull'effettiva possibilità che una Singolarità accada. Come al solito in questi casi, è difficile, se non impossibile, fornire una risposta esaustiva.
Ma come è possibile che un evento di tale portata si realizzi? Innanzitutto, bisogna partire dall'assunto che (semplificando) lo sviluppo tecnologico non procede in maniera sequenziale, bensì esponenziale. È infatti possibile osservare che nel corso del XX secolo e in particolar modo degli ultimi decenni il ritmo di innovazione sia accelerato in maniera vertiginosa. Qualcosa di simile, dopotutto, viene enunciato nella celebre Legge di Moore, che pur si riferiva alla sola potenza di calcolo dei computer: "Le prestazioni dei processori, e il numero di transistor ad esso relativo, raddoppiano ogni 18 mesi".
Le recenti conquiste in ambiti come l'intelligenza artificiale, le nanotecnologie, le biotecnologie e l'ingegneria genetica stanno cambiando le nostre vite. E nei prossimi decenni le cambieranno in maniera ancora più radicale. Uno degli esiti più importanti di questo sviluppo potrebbe essere la sempre maggiore integrazione tra coscienza umana e intelligenza artificiale. Secondo alcuni, inoltre, a breve sarà possibile copiare la coscienza umana su un supporto digitale (proprio come in Transcendence), per quanto anche questo punto sia piuttosto discusso.
L'aspetto fondamentale della Singolarità tecnologica, in ogni caso, è che porterebbe a una vera e propria ridefinizione del concetto di essere umano. Modifiche genetiche, innesti cibernetici, fusioni tra umano e artificiale finirebbero per trasformarci in qualcosa di altro rispetto a un uomo. Il che non va inteso per forza né in senso negativo, né in senso positivo. Semplicemente, il frutto di questa evoluzione autodiretta sarebbe qualcosa di diverso.
Ovviamente, anche solo la possibilità che una Singolarità tecnologica si realizzi solleva numerosi interrogativi morali. Questi "nuovi esseri" potrebbero ancora venire riconosciuti come simili dagli umani che non hanno intrapreso lo stesso cammino? Una convivenza è possibile? C'è il rischio che in una convergenza tra intelletto umano e artificiale si raggiunga una consapevolezza tale da superare il punto di vista ristretto dell'umano, un po' come succede al Dottor Manhattan in Watchmen? Senza contare che si aprirebbe - anzi, in realtà è già aperto - un problema relativo all'accessibilità alle tecnologie: chi ha il diritto di usufruire di queste innovazioni e chi no?
Insomma, c'è parecchio materiale su cui riflettere. E anche su cui fantasticare e ricamare decine e decine di storie adatte al grande e al piccolo schermo. Come Transcendence, per l'appunto. Se volete muovere i primi passi alla scoperta della Singolarità, potete godervi la prima visione di lunedì 4 maggio su Sky Cinema!