Galateo contemporaneo per principi e principesse di oggi
CinemaPer imparare un po’ di bon ton basterebbe non perdersi nemmeno uno degli appuntamenti di Sky Cinema Principesse, sino a domenica 12 aprile sul canale 304. Ecco un vademecum per chi vuole seguire l’etichetta anche nella giungla 2.0
Vi sentiti inadeguati quando vi trovate a una cena di gala?
Non sapreste come comportarvi al cospetto della Regina Elisabetta?
Tremate al pensiero che vostra suocera v’inviti al tè con le amiche altolocate?
Le vostre ansie finalmente stanno per finire: le maestre di cerimonia che v’insegneranno tutto quello che avreste voluto sapere sul galateo (ma che non avete mai osato chiedere con la bocca piena) sono arrivate.
Si chiamano Belle, Aurora, Jasmine, Cenerentola, Biancaneve e compagnia bella e sono le deliziose protagoniste di Sky Cinema Principesse, da venerdì 3 a domenica 12 aprile sul canale 304.
Ciascuna di loro sarà un’ottima insegnante in materia di etichetta e bon ton grazie al proprio garbo e all’infinita grazia che le contraddistingue. Perfino con Ariel imparerete a stare a tavola come una vera principessa, parola di Sebastian che le insegnerà le buone maniere umane per non farla sfigurare al cospetto del principe Eric.
Dopo aver seguito diligentemente le lezioni delle Principesse Disney su Sky Cinema Principesse, ecco un bigino da portare sempre appresso che compendia la dura legge del noblesse oblige.
In bocca al lupo (che, tra l’altro, non andrebbe mai detto).
A tavola – Se la tavola in questione è una tavola rotonda nel senso cavalleresco del termine, badate bene a comportarvi al meglio. Ma anche in un’infima bettola alcune regole d’etichetta non andrebbero mai trascurate. Ecco qualche esempio.
Nel caso siate ospiti in una casa privata, aspettate che sia la padrona di casa a spiegare per prima il tovagliolo dopodiché seguitela a ruota.
Mentre si mangia non andrebbero mai abbandonate le posate sulla tovaglia; quando la pietanza è finita, le posate vanno lasciate sul piatto con la punta verso i bicchieri e il manico in direzione della persona. Pesce, uova e formaggio non devono essere tagliati con il coltello ma sempre utilizzando la forchetta nella mano destra e, se proprio dovesse essere necessario, un pezzetto di pane nella sinistra.
A proposito di pane, badate bene a non tagliarlo con il coltello ma spezzettatelo e riponetelo su un piattino che porrete a destra di quello della portata, ovviamente facendo attenzione a non sbriciolare troppo sulla tovaglia.
In una tavola imbandita sono banditi totalmente, in ordine di gravità: il tanto in voga buon appetito, errore madornale in quanto per gli aristocratici il cibo era solo un piacevole contorno per una ben più piacevole conversazione; cin cin per fare il brindisi (ormai nemmeno più il milanese imbruttito lo direbbe!) e mai e poi mai far toccare i calici.
A meno che non siate un medico reperibile, via quel cellulare dal tavolo! Pieno di germi e assolutamente considerato la quintessenza della cafoneria contemporanea.
Alla fine di un pasto, evitate di dire “sono pieno”. Se proprio dovete condividere con i vostri commensali il vostro stato gastrico, optate per termini più aggraziati quali “sazio” e “satollo”. Con il secondo potreste essere scambiati per l’ottavo nano di Biancaneve ma a lungo andare vi accorgerete che anche i vostri divertiti commensali incominceranno a usarlo.
Aspetto esteriore – Vestiario e cura di sé non devono mai essere trascurati. Le signore non esagerino con il fondotinta in maniera tale da evitare l’effetto cerone (molto imbarazzanti sono inoltre i colletti delle camicette sporchi di cipria e fard). La cura dei particolari è essenziale per conferire all’insieme un aspetto gradevole: le unghie devono essere sempre perfette, ben pulite, corte, limate e ovviamente assicuratevi che l’eventuale smalto non sia sbeccato in nessun punto. Alle donne è concesso tenere il cappello sempre, sia all’aperto sia al chiuso (addirittura in chiesa) mentre gli uomini dovranno toglierselo cortesemente al cospetto di una signora oppure entrando nei luoghi chiusi.
Mai indossare gli occhiali da sole quando si stringe la mano a qualcuno, sia per salutare sia per presentarsi.
Non saranno proprio i precetti di monsignor Giovanni Della Casa, autore del trattato Galateo overo de' costumi pubblicato nel 1558, eppure basta poco per essere all’altezza di Aurora e Cenerentola.
E se le lezioni impartite da Sebastian ad Ariel non dovessero bastare, non perdete quelle con cui Lumière, Mrs. Bric e Tockins insegnano alla Bestia a bere il brodo, a comportarsi in società, a stare a tavola per non sfigurare con Belle: grazie all’esempio delle Principesse Disney e ai preziosi consigli dei loro aiutanti, vostra suocera e perfino la Regina Elisabetta in persona vi apprezzeranno al punto da darvi il cinque.
Alla faccia del bon ton!
Non sapreste come comportarvi al cospetto della Regina Elisabetta?
Tremate al pensiero che vostra suocera v’inviti al tè con le amiche altolocate?
Le vostre ansie finalmente stanno per finire: le maestre di cerimonia che v’insegneranno tutto quello che avreste voluto sapere sul galateo (ma che non avete mai osato chiedere con la bocca piena) sono arrivate.
Si chiamano Belle, Aurora, Jasmine, Cenerentola, Biancaneve e compagnia bella e sono le deliziose protagoniste di Sky Cinema Principesse, da venerdì 3 a domenica 12 aprile sul canale 304.
Ciascuna di loro sarà un’ottima insegnante in materia di etichetta e bon ton grazie al proprio garbo e all’infinita grazia che le contraddistingue. Perfino con Ariel imparerete a stare a tavola come una vera principessa, parola di Sebastian che le insegnerà le buone maniere umane per non farla sfigurare al cospetto del principe Eric.
Dopo aver seguito diligentemente le lezioni delle Principesse Disney su Sky Cinema Principesse, ecco un bigino da portare sempre appresso che compendia la dura legge del noblesse oblige.
In bocca al lupo (che, tra l’altro, non andrebbe mai detto).
A tavola – Se la tavola in questione è una tavola rotonda nel senso cavalleresco del termine, badate bene a comportarvi al meglio. Ma anche in un’infima bettola alcune regole d’etichetta non andrebbero mai trascurate. Ecco qualche esempio.
Nel caso siate ospiti in una casa privata, aspettate che sia la padrona di casa a spiegare per prima il tovagliolo dopodiché seguitela a ruota.
Mentre si mangia non andrebbero mai abbandonate le posate sulla tovaglia; quando la pietanza è finita, le posate vanno lasciate sul piatto con la punta verso i bicchieri e il manico in direzione della persona. Pesce, uova e formaggio non devono essere tagliati con il coltello ma sempre utilizzando la forchetta nella mano destra e, se proprio dovesse essere necessario, un pezzetto di pane nella sinistra.
A proposito di pane, badate bene a non tagliarlo con il coltello ma spezzettatelo e riponetelo su un piattino che porrete a destra di quello della portata, ovviamente facendo attenzione a non sbriciolare troppo sulla tovaglia.
In una tavola imbandita sono banditi totalmente, in ordine di gravità: il tanto in voga buon appetito, errore madornale in quanto per gli aristocratici il cibo era solo un piacevole contorno per una ben più piacevole conversazione; cin cin per fare il brindisi (ormai nemmeno più il milanese imbruttito lo direbbe!) e mai e poi mai far toccare i calici.
A meno che non siate un medico reperibile, via quel cellulare dal tavolo! Pieno di germi e assolutamente considerato la quintessenza della cafoneria contemporanea.
Alla fine di un pasto, evitate di dire “sono pieno”. Se proprio dovete condividere con i vostri commensali il vostro stato gastrico, optate per termini più aggraziati quali “sazio” e “satollo”. Con il secondo potreste essere scambiati per l’ottavo nano di Biancaneve ma a lungo andare vi accorgerete che anche i vostri divertiti commensali incominceranno a usarlo.
Aspetto esteriore – Vestiario e cura di sé non devono mai essere trascurati. Le signore non esagerino con il fondotinta in maniera tale da evitare l’effetto cerone (molto imbarazzanti sono inoltre i colletti delle camicette sporchi di cipria e fard). La cura dei particolari è essenziale per conferire all’insieme un aspetto gradevole: le unghie devono essere sempre perfette, ben pulite, corte, limate e ovviamente assicuratevi che l’eventuale smalto non sia sbeccato in nessun punto. Alle donne è concesso tenere il cappello sempre, sia all’aperto sia al chiuso (addirittura in chiesa) mentre gli uomini dovranno toglierselo cortesemente al cospetto di una signora oppure entrando nei luoghi chiusi.
Mai indossare gli occhiali da sole quando si stringe la mano a qualcuno, sia per salutare sia per presentarsi.
Non saranno proprio i precetti di monsignor Giovanni Della Casa, autore del trattato Galateo overo de' costumi pubblicato nel 1558, eppure basta poco per essere all’altezza di Aurora e Cenerentola.
E se le lezioni impartite da Sebastian ad Ariel non dovessero bastare, non perdete quelle con cui Lumière, Mrs. Bric e Tockins insegnano alla Bestia a bere il brodo, a comportarsi in società, a stare a tavola per non sfigurare con Belle: grazie all’esempio delle Principesse Disney e ai preziosi consigli dei loro aiutanti, vostra suocera e perfino la Regina Elisabetta in persona vi apprezzeranno al punto da darvi il cinque.
Alla faccia del bon ton!