"Soldato semplice", debutto alla regia per Paolo Cevoli
CinemaIn occasione dell’uscita del primo film del comico romagnolo, (dal 2 aprile) Sky Cinema Comedy manderà in onda 5 minuti in anteprima della pellicola. Lunedì 30 marzo alle 20.50
Dal palco di Zelig, dov’è diventato famoso grazie al personaggio dell'assessore Palmiro Cangini, il comico Paolo Cevoli passa dietro la macchina da presa per dirigere il suo primo film
Soldato semplice, in sala il 2 aprile distribuito da Koch Media.
L'attore romagnolo (nato a Riccione) che ha curato anche il soggetto e la sceneggiatura ha detto in fase di presentazione del film alla stampa di "avere in testa questa storia, che è quella di mio nonno Pietro che ha fatto la Prima Guerra Mondiale nel ruolo di eliografista" oltre che essere tra i combattenti di Caporetto.
"Un punto di partenza autentico - aggiunge Cevoli - dal quale sono partito per ricostruire le vicende di quel terribile evento bellico e insieme per riflettere sul momento che viviamo ora. Sono contento del supporto avuto da alcuni organismi istituzionali: ad esempio quelli che si vedono sono veri Alpini che hanno partecipato alle riprese in montagna. Abbiamo girato per cinque settimane a 2500 metri di altezza. Poi, dall'Alta Valtellina con un passaggio per Riccione, siamo scesi a Capri, luogo di origine di Aniello, detto 'O scugnizzo' (Antonio Orefice). Questo percorso, dalla montagna al mare, ci permette di tornare a parlare delle bellezze della piccola Italia, anche di quelle nascoste".
Nonostante lo sfondo sia drammatico - la fame, il freddo, la continua esposizione agli attacchi nemici - Cevoli affronta il tema con il sorriso, mettendo in luce più che altro la dimensione "avventurosa" della guerra, che per tanti ragazzi mai usciti dal loro paesello rappresentò la prima occasione di entrare in contatto con il vasto mondo. In migliaia poi finirono trucidati per gli ordini calati dall'alto, ma questo il film lo racconta solo di sfuggita, lasciando ai canti alpini che fanno da colonna sonora il compito di comunicare la struggente nostalgia dei soldati al fronte.
Nel cast, oltre dello stesso Cevoli, un mix di giovani venuti perlopiù dal mondo del teatro (fra gli altri Matteo Cremon, Toomas Kaldaru, Nicola Adobati) e attori di lunga esperienza, come Massimo De Lorenzo - l'imbelle capitano Vadala' - e Luca Lionello, il cattivissimo sergente Mazzoleni, che indossa improbabili colli e manicotti animalier in ricordo della campagna di Libia.
L'attore romagnolo (nato a Riccione) che ha curato anche il soggetto e la sceneggiatura ha detto in fase di presentazione del film alla stampa di "avere in testa questa storia, che è quella di mio nonno Pietro che ha fatto la Prima Guerra Mondiale nel ruolo di eliografista" oltre che essere tra i combattenti di Caporetto.
"Un punto di partenza autentico - aggiunge Cevoli - dal quale sono partito per ricostruire le vicende di quel terribile evento bellico e insieme per riflettere sul momento che viviamo ora. Sono contento del supporto avuto da alcuni organismi istituzionali: ad esempio quelli che si vedono sono veri Alpini che hanno partecipato alle riprese in montagna. Abbiamo girato per cinque settimane a 2500 metri di altezza. Poi, dall'Alta Valtellina con un passaggio per Riccione, siamo scesi a Capri, luogo di origine di Aniello, detto 'O scugnizzo' (Antonio Orefice). Questo percorso, dalla montagna al mare, ci permette di tornare a parlare delle bellezze della piccola Italia, anche di quelle nascoste".
Nonostante lo sfondo sia drammatico - la fame, il freddo, la continua esposizione agli attacchi nemici - Cevoli affronta il tema con il sorriso, mettendo in luce più che altro la dimensione "avventurosa" della guerra, che per tanti ragazzi mai usciti dal loro paesello rappresentò la prima occasione di entrare in contatto con il vasto mondo. In migliaia poi finirono trucidati per gli ordini calati dall'alto, ma questo il film lo racconta solo di sfuggita, lasciando ai canti alpini che fanno da colonna sonora il compito di comunicare la struggente nostalgia dei soldati al fronte.
Nel cast, oltre dello stesso Cevoli, un mix di giovani venuti perlopiù dal mondo del teatro (fra gli altri Matteo Cremon, Toomas Kaldaru, Nicola Adobati) e attori di lunga esperienza, come Massimo De Lorenzo - l'imbelle capitano Vadala' - e Luca Lionello, il cattivissimo sergente Mazzoleni, che indossa improbabili colli e manicotti animalier in ricordo della campagna di Libia.