Una colonna sonora da urlo per 50 sfumature di grigio
CinemaDai remix sorprendenti di Beyoncé alle chicche sexy di The Weeknd, passando per le voci classiche (Frank Sinatra, The Rolling Stones, Annie Lennox) e quelle di giovani talenti, la soundtrack del film convince esperti e pubblico. ASCOLTA le tracce
E’ arrivata prima del debutto ufficiale della pellicola nella sale. E ha subito superato il battesimo di fuoco, con recensioni molto positive alternate a elogi sperticati (c’è chi l’ha definito il
miglior disco del 2015, almeno fino a ora). Grazie a un sapiente mix di nomi evergreen (Frank Sinatra, The Rolling Stones, Annie Lennox) e di giovani talenti (Ellie Goulding, Jessie Ware, The Weeknd), la tanto attesa colonna sonora di
50 sfumature di grigio ha convinto la critica. A suggellare il tutto, poi, due remix della regina del pop contemporaneo, Beyoncé, che a detta di diversi
esperti, rappresentano anche le migliori tracce del film.
Beyoncé remixed - Molti fan hanno criticato Queen Bey per la sua partecipazione in un film non proprio in linea con le battaglie femministe che ora la vedono in prima linea. Ma, come ha scritto il New York Post, se non altro i suoi contributi sono “musicalmente solidi”.
Sia il remix della hit storica Crazy in Love che della più recente Haunted non fanno rimpiangere gli originali. Anzi, aggiungono una dimensione sexy che le rendono addirittura “più sensuali del film a cui fanno da colonna sonora”, come ha scritto Vulture.
Crazy in Love (2014 Remix)
Haunted (Remix)
Sexy The Weeknd - Insieme a Beyoncé, scrivono diversi critici, i migliori contributi sono poi quelli firmati The Weeknd, nome d’arte del musicista canadese Abel Tesfaye, già noto per la sua partecipazione nella OST di Hunger Games: La ragazza di fuoco (con i brani Elastic Heart e Devil May Cry). The Weeknd è ora presente con altre due tracce in 50 sfumature di grigio: Where You Belong e Earned It. Per la seconda è già disponibile online un sexy-videoclip, a dir poco “esplicito”.
Earned It
Classici - Non ha certo bisogno di ulteriore pubblicità, ma anche un evergreen come Beast of Burden dei Rolling Stones fa la sua ottima figura nella colonna sonora, facendo addirittura risultare più sexy la voce d i Mick Jagger, come scrive qualcuno.
Altrettanto positive le recensioni della cover di I Put a Spell on You di Annie Lennox, giudicato un “elegante e sofisticato retro-soul” da Billboard.
Altra cover tutta da gustare è I’m on fire di Bruce Springsteen rifatta dalla band indie Awolnation. La rivista Rolling Stones l’ha definita “ribollente”.
L’intera colonna sonora può essere ascoltata su Spotify. Ecco qui la playlist originale.
Beyoncé remixed - Molti fan hanno criticato Queen Bey per la sua partecipazione in un film non proprio in linea con le battaglie femministe che ora la vedono in prima linea. Ma, come ha scritto il New York Post, se non altro i suoi contributi sono “musicalmente solidi”.
Sia il remix della hit storica Crazy in Love che della più recente Haunted non fanno rimpiangere gli originali. Anzi, aggiungono una dimensione sexy che le rendono addirittura “più sensuali del film a cui fanno da colonna sonora”, come ha scritto Vulture.
Crazy in Love (2014 Remix)
Haunted (Remix)
Sexy The Weeknd - Insieme a Beyoncé, scrivono diversi critici, i migliori contributi sono poi quelli firmati The Weeknd, nome d’arte del musicista canadese Abel Tesfaye, già noto per la sua partecipazione nella OST di Hunger Games: La ragazza di fuoco (con i brani Elastic Heart e Devil May Cry). The Weeknd è ora presente con altre due tracce in 50 sfumature di grigio: Where You Belong e Earned It. Per la seconda è già disponibile online un sexy-videoclip, a dir poco “esplicito”.
Earned It
Classici - Non ha certo bisogno di ulteriore pubblicità, ma anche un evergreen come Beast of Burden dei Rolling Stones fa la sua ottima figura nella colonna sonora, facendo addirittura risultare più sexy la voce d i Mick Jagger, come scrive qualcuno.
Altrettanto positive le recensioni della cover di I Put a Spell on You di Annie Lennox, giudicato un “elegante e sofisticato retro-soul” da Billboard.
Altra cover tutta da gustare è I’m on fire di Bruce Springsteen rifatta dalla band indie Awolnation. La rivista Rolling Stones l’ha definita “ribollente”.
L’intera colonna sonora può essere ascoltata su Spotify. Ecco qui la playlist originale.