A qualsiasi prezzo: l'incontro scontro tra due Americhe
CinemaIl regista iraniano Ramin Bahrani porta sullo schermo il conflitto generazionale tra padri e figlil sullo sfondo di un' America rurale e contadina. Con Dennis Quaid e Zac Efron. In prima visione su Sky Cinema 1, mercoledì 21 gennaio alle 21.10
L'America rurale, quella per intenderci dei grandi campi di mais delle pianure del Midwest, è la protagonista del film
A qualsiasi prezzo (At Any Price) che Sky Cinema 1 manderà in onda, in prima visione, mercoledì 21 gennaio alle 21.10.
Una pellicola, ancora una volta, sul sogno americano e su quelle terre in cui vive e lavora un popolo di yankee per lo più legati ai valori della terra, conservatori e preoccupati soltanto che le lore aziende abbiamo un futuro sicuro.
La pensa così anche l’ambizioso Henry Whipple (Dennis Quaid) desideroso di vedere suo figlio, il ribelle Dean (Zac Efron) proseguire l'attività di famiglia e di conseguenza espandere l’impero di ereditato. Ma il ragazzo mira a diventare un pilota professionista, anche a discapito dei suoi obblighi nei confronti dell’azienda agricola di famiglia. Il padre Henry vorrebbe coinvolgerlo nella gestione delle sue attività ma, nonostante i tentativi, Dean non desidera altro che realizzare i suoi sogni. Sarà costretto a cambiare idea quando l’azienda finisce nel mirino di un’indagine ad alto rischio e insieme al padre dovrà far fronte a una situazione inaspettata che minaccia tutta la loro vita.
Il regista di origine iraniano Ramin Bahrani realizza una pellicola fortemente radicata nella cultura, nel sistema e nei valori americani. Su questa sovrastruttura, largamente usata in tanti altri film a stelle e strisce, si innesta il tema, anche questo ampiamente approfondito tra padri e figli, tra i vecchi genitori che vorrebbero che il loro lavoro e il loro valori passassero facilmente alle nuove generazioni e una tipica ribellione giovanilistica che invece rifiuta una strada già tracciata da altri.
Bahrani sembra voler far esplodere proprio questa contraddizione per farci vedere l'essenza stessa dell'immensa provincia americana serena all'apparenza ma attraversata da un'ambiguità latente e fortissima.
Una pellicola, ancora una volta, sul sogno americano e su quelle terre in cui vive e lavora un popolo di yankee per lo più legati ai valori della terra, conservatori e preoccupati soltanto che le lore aziende abbiamo un futuro sicuro.
La pensa così anche l’ambizioso Henry Whipple (Dennis Quaid) desideroso di vedere suo figlio, il ribelle Dean (Zac Efron) proseguire l'attività di famiglia e di conseguenza espandere l’impero di ereditato. Ma il ragazzo mira a diventare un pilota professionista, anche a discapito dei suoi obblighi nei confronti dell’azienda agricola di famiglia. Il padre Henry vorrebbe coinvolgerlo nella gestione delle sue attività ma, nonostante i tentativi, Dean non desidera altro che realizzare i suoi sogni. Sarà costretto a cambiare idea quando l’azienda finisce nel mirino di un’indagine ad alto rischio e insieme al padre dovrà far fronte a una situazione inaspettata che minaccia tutta la loro vita.
Il regista di origine iraniano Ramin Bahrani realizza una pellicola fortemente radicata nella cultura, nel sistema e nei valori americani. Su questa sovrastruttura, largamente usata in tanti altri film a stelle e strisce, si innesta il tema, anche questo ampiamente approfondito tra padri e figli, tra i vecchi genitori che vorrebbero che il loro lavoro e il loro valori passassero facilmente alle nuove generazioni e una tipica ribellione giovanilistica che invece rifiuta una strada già tracciata da altri.
Bahrani sembra voler far esplodere proprio questa contraddizione per farci vedere l'essenza stessa dell'immensa provincia americana serena all'apparenza ma attraversata da un'ambiguità latente e fortissima.