Exodus, Mosè guerriero per Ridley Scott

Cinema
Christian Bale nei panni di Mosè nel film di Ridley Scott Exodus: Dei e Re
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Christian Bale interpreta il leggendario eroe biblico nel film Exodus - Dei e re. In occasione della sua uscita Sky Cinema 1, all'interno di Sky Cine News trasmetterà alle 21.00 di mercoledì 14 gennaio alcuni minuti in anteprima del film

Arriva giovedì 15 gennaio sugli schermi italiani Exodus - Dei e Re, (anche in 3D) il film che Ridley Scott dedica al fratello Tony scomparso due anni fa. Ispirato al libro dell'Esodo, il regista racconta in modo epico e spettacolare la liberazione del popolo ebraico dalla schiavitù d'Egitto e fa di Mosè un guerriero audace, un eroe coraggioso con il volto e le fattezze di Christian Bale.

In occasione dell'uscita del film Sky Cinema 1, all'interno di Sky Cine News trasmetterà alle 21.00 di mercoledì 14 gennaio alcuni minuti in anteprima del film.



Nella pellicola, ambientata nel 1300 a.C, Scott vede Mosè come un guerriero, un po' gladiatore, fiero anche nell'esilio, un rivoluzionario pronto a liberare dalla schiavitù in Egitto il popolo ebraico, a cui scopre di appartenere. I "fondamentali" della storia biblica ci sono tutti: ritrovato da neonato in una cesta sul Nilo, Mosè viene "adottato" da Bithiah (Hiam Abbass), sorella del faraone Seti (John Turturro) e cresce a corte come parte della famiglia reale, sviluppando un rapporto di affetto e competizione, con il futuro nuovo faraone, Ramses II (Edgerton). Dopo aver affrontato insieme in battaglia gli Ittiti, Mosè viene portato a conoscere la verità e dopo un lungo tormento interiore accetta il compito affidatogli da dio, che nel film si manifesta attraverso un bambino (l'11enne britannico Isaac Andrews). "Mi ha attirato del progetto il respiro epico del racconto - ha spiegato Scott, che ha girato il film in 74 giorni, principalmente in Spagna, fra location come l'Almeria e le isole Canarie, in Gran Bretagna, con alcune scene realizzate ad Antigua -. Mosè per me è l'incarnazione della lotta per la libertà, una storia che resta rilevante anche legata all'oggi".

La rilettura epica in 3D tratta dall'Esodo, costata oltre 140 milioni di dollari e con ottimi incassi iniziali negli Stati Uniti ha suscitato tuttavia molte polemiche tra il regista e alcune associazioni cristiane e una parte della critica che hanno trovato nel cast “troppo bianco” per i ruoli dei protagonisti, ebrei e antichi egizi, uno dei motivi di debolezza della pellicola. Ricordiamo che nel film troviamo come protagonisti oltre a Christian Bale. anche Joel Edgerton, Ben Kingsley, Aaron Paul, John Turturro e Sigourney Weaver.


Secondo alcuni in questo senso si sono fatti pochi passi avanti da I dieci comandamenti di De Mille (1956), con Charlton Heston nei panni di Mosè e Yul Brynner in quelli del faraone, ed è stato stigmatizzato inoltre che nel film di Scott agli attori di colore fossero stati dati solo ruoli minori come ladri e schiavi. Il regista ha risposto spiegando come la scelta del cast prevalentemente anglofoni sia stato necessario per convincere i finanziatori.

Più prevedibili le reazioni al film in alcuni Paesi arabi, che già avevano messo al bando Noah di Aronofsky. Su Exodus sono piovute le accuse di inesattezze storiche: in particolare in Egitto non è andata giù la scelta del regista di attribuire il fenomeno della divisione del Mar Rosso non a un miracolo (riconosciuto da tutte e tre le religioni monoteiste), ma una sorta di tsunami e l'aver mostrato gli ebrei come costruttori delle Piramidi.

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