Philomena, la tragedia di una storia vera

Cinema

Judi Dench è una donna che si è vista strappare dalle braccia il proprio figlio e che, 40 anni dopo, deciderà di ritrovarlo con l'aiuto del giornalista Martin Sixsmith  Su Sky Cinema 1, in prima visione, lunedì 29 dicembre alle 21.10

Nella lunga storia del cinema, ci sono film che ci prendono per la gola facendoci battere forte il cuore. E questo non soltanto per la potenza della storia o per la bravura dei suoi interpreti ma perché portano alla luce e isolano quella capacità uniche dell'animo umano come il saper perdonare senza tener conto delle tante avversità che si incontrano sul cammino dell'esistenza.

Lottare fino alla fine, senza condizionamenti e senza accettare mai una sconfitta preventiva è quello che caratterizza proprio il personaggio di Philomena, film firmato dal regista di Stephen Frears, in onda su Sky Cinema 1 il 29 dicembre alle 21.10.

Tratto dal romanzo The Lost Child of Philomena Lee, il film racconta la storia di Philomena, una ragazza irlandese, che negli anni ’50, è abbandonata dalla famiglia a causa di una gravidanza inattesa. Il convento è il posto che accoglie la madre e il futuro figlio Anthony, ma il destino di questi bambini, firmato in un contratto, è quello di essere adottati da famiglie benestanti. Un dolore che non ha mai abbandonato Philomena, anche se sono passati oramai 40 anni. Finché non incontrerà il brillante giornalista Martin Sixsmith che s'innamora della storia raccontata dalla vecchia signora. Da questo momento inizierà un viaggio fisico e mentale alla ricerca di questo bambino perduto. Un percorso a ritroso in un passato doloroso e crudele dove la fede di Philomena cozzerà duramente con il cinismo di Martin, un uomo incapace di mettere a freno la sua ironia e la sua rabbia nei confronti della verità.

Nel ruolo della protagonista una straordinaria Judi Dench, affiancata da un altrettanto bravo Steve Coogan. I due attori sono riusciti a creare, all'interno di una storia drammatica, una vera e propria coppia agli antipodi con dei tempi comici brillanti. Forse anche per questo il film ha avuto uno straordinario successo di pubblico e critica.

Presentato in anteprima all'interno del concorso ufficiale della 70ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, ha vinto il Premio Osella per la migliore sceneggiatura e altri premi, tra cui Queer Lion, il Premio Signis, il Premio Padre Nazareno Taddei ed il Premio Brian. Al Toronto International Film Festival ha ottenuto il secondo posto tra i film scelti dal pubblico e agli ultimi Oscar 2014 gli sono stati attribuiti ben 4 nomination.

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