Doveva chiamarsi Siria, la chiamarono Virna e col suo sorriso e la sua arte ha conquistato Cinecittà, Hollywood e il cuore di tutti gli amanti del cinema. Ci ha lasciato, a 78 anni
Scopri l'omaggio di Sky Cinema
Sky Cinema Classic ricorda Virni Lisi a partire dalle 21 con Casanova '70; poi alle ore ecco Sua eccellenza si fermò a mangiare e si chiude, alle ore 00.45, con Made in Italy .La programmazione verrà riproposta anche venerdì 19 dicembre con lo stesso ordine a partire dalle ore 15 circa. I titoli sono disponibili anche su sky on demand.
A pochi giorni dal Natale, in punta di piedi, se ne è andata Virna Lisi, una delle attrici italiane più brave e affascinanti di sempre, al punto che dopo Cinecittà ha conquistato, con la sua grazie e la sua professionalità, anche Hollywood. Il suo sorriso magnetico la ha resa irresistibile per più generazioni. Se ne è andata a Roma, dove ha a lungo vissuto, aveva 78 anni.
Doveva chiamarsi Siria ma visto che quel Paese non era alleato con l'Italia (eravamo tra le due guerre, in pieno regime fascista) la sua famiglia, quell'8 novembre 1936, scelse Virna. Poi lei, per finalità artistiche, accorciò il cognome da Pieralisi a Lisi. Mosse i primi passi nel cinema da adolescente, aveva solo 14 anni. Erano gli albori degli Cinquanta, si levavano ancora le macerie della guerra e si seminavano i germogli di quella stagione che passerà alla storia come Dolce Vita. I primi ruoli importanti arrivano a metà anni Cinquanta e citiamo per tutti Lo scapolo di Antonio Pietrangeli al fianco di un giovane Alberto Sordi.
La grande popolarità arriva però dalla televisione grazie allo sceneggiato Ottocento con Sergio Fantoni e Lea Padovani. Ma il suo amore resta il cinema dove è protagonista eccelsa di numerose commedie all'italiana tra cui Sua Eccellenza si fermò a mangiare di Mario Mattoli in cui affiancò Totò, Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello e Un militare e mezzo di Steno con Aldo Fabrizi e Renato Rascel, Il giorno più corto di Sergio Corbucci. Senza dimenticare Casanova 70 di Mario Monicelli, in cui amoreggia con Marcello Mastroianni,
Dalla metà del decennio cominciò a comparire anche in pellicole d'autore ed uno dei suoi ruoli più significativi fu quello di Milena, la cassiera del bar per cui perde la testa il ragionier Bisigato, interpretato da Gastone Moschin, in Signore & signori (1966) di Pietro Germi, film premiato con la Palma d'oro al Festival di Cannes del 1966.
Le serene di Hollywood, a metà anni Sessanta la tentano e lei cede ma non va da solo, si fa accompagnare dalla famiglia. Firma un contratto in esclusiva di sette anni con la Paramount. Il debutto hollywoodiano è con la commedia Come uccidere vostra moglie del 1965, interpretato con Jack Lemmon e Terry-Thomas: entra nella storia del cinema la scena in cui lei esce da una torta di compleanno con indosso solo un bikini. Avrebbero voluto, quelli degli Studios, una bambola sexy, bionda e svampita ma lei fuggì dallo stereotipo. Nel 1968 le proposero il ruolo di protagonista in Barbarella di Roger Vadim ma rifiutò (e fu affidato a Jane Fonda) e se ne tornò in Italia rescindendo il contratto con la Paramount e pagando una penale. Rifiutò di apparire nuda sulla copertina di Playboy e pure la corte di Frank Sinatra, che per lei perse la testa.
Il 25 aprile del 1960 sposa l’allora presidente della Roma l’architetto Franco Pesci, che sarà il grande amore della sua vita. Dal loro matrimonio è nato, nel 1962, Corrado. Con sei Nastri d'argento condivide con Margherita Buy il record di premi vinti nella manifestazione organizzata dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani. In carriera ha vinto anche un Prix d'interprétation féminine a Cannes, due David di Donatello per le sue interpretazioni e altrettanti alla carriera.
A pochi giorni dal Natale, in punta di piedi, se ne è andata Virna Lisi, una delle attrici italiane più brave e affascinanti di sempre, al punto che dopo Cinecittà ha conquistato, con la sua grazie e la sua professionalità, anche Hollywood. Il suo sorriso magnetico la ha resa irresistibile per più generazioni. Se ne è andata a Roma, dove ha a lungo vissuto, aveva 78 anni.
Doveva chiamarsi Siria ma visto che quel Paese non era alleato con l'Italia (eravamo tra le due guerre, in pieno regime fascista) la sua famiglia, quell'8 novembre 1936, scelse Virna. Poi lei, per finalità artistiche, accorciò il cognome da Pieralisi a Lisi. Mosse i primi passi nel cinema da adolescente, aveva solo 14 anni. Erano gli albori degli Cinquanta, si levavano ancora le macerie della guerra e si seminavano i germogli di quella stagione che passerà alla storia come Dolce Vita. I primi ruoli importanti arrivano a metà anni Cinquanta e citiamo per tutti Lo scapolo di Antonio Pietrangeli al fianco di un giovane Alberto Sordi.
La grande popolarità arriva però dalla televisione grazie allo sceneggiato Ottocento con Sergio Fantoni e Lea Padovani. Ma il suo amore resta il cinema dove è protagonista eccelsa di numerose commedie all'italiana tra cui Sua Eccellenza si fermò a mangiare di Mario Mattoli in cui affiancò Totò, Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello e Un militare e mezzo di Steno con Aldo Fabrizi e Renato Rascel, Il giorno più corto di Sergio Corbucci. Senza dimenticare Casanova 70 di Mario Monicelli, in cui amoreggia con Marcello Mastroianni,
Dalla metà del decennio cominciò a comparire anche in pellicole d'autore ed uno dei suoi ruoli più significativi fu quello di Milena, la cassiera del bar per cui perde la testa il ragionier Bisigato, interpretato da Gastone Moschin, in Signore & signori (1966) di Pietro Germi, film premiato con la Palma d'oro al Festival di Cannes del 1966.
Le serene di Hollywood, a metà anni Sessanta la tentano e lei cede ma non va da solo, si fa accompagnare dalla famiglia. Firma un contratto in esclusiva di sette anni con la Paramount. Il debutto hollywoodiano è con la commedia Come uccidere vostra moglie del 1965, interpretato con Jack Lemmon e Terry-Thomas: entra nella storia del cinema la scena in cui lei esce da una torta di compleanno con indosso solo un bikini. Avrebbero voluto, quelli degli Studios, una bambola sexy, bionda e svampita ma lei fuggì dallo stereotipo. Nel 1968 le proposero il ruolo di protagonista in Barbarella di Roger Vadim ma rifiutò (e fu affidato a Jane Fonda) e se ne tornò in Italia rescindendo il contratto con la Paramount e pagando una penale. Rifiutò di apparire nuda sulla copertina di Playboy e pure la corte di Frank Sinatra, che per lei perse la testa.
Il 25 aprile del 1960 sposa l’allora presidente della Roma l’architetto Franco Pesci, che sarà il grande amore della sua vita. Dal loro matrimonio è nato, nel 1962, Corrado. Con sei Nastri d'argento condivide con Margherita Buy il record di premi vinti nella manifestazione organizzata dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani. In carriera ha vinto anche un Prix d'interprétation féminine a Cannes, due David di Donatello per le sue interpretazioni e altrettanti alla carriera.