I predatori dell'arca perduta, le curiosità sul film
CinemaI predatori dell'arca perduta si aggiudica la prima serata del 1° gennaio su Sky Cinema Indiana Jones, il canale 304 dedicato esclusivamente alle avventure del famoso archeologo. Ecco alcune cose che forse non sapevate sulla pellicola.
Dal 1° al 4 gennaio il canale 304 di Sky, trasformato per l'occasione in Sky Cinema Indiana Jones, dedica la sua programmazione a tutte le pellicole con il famoso archeologo. Tra queste, ovviamente, non può mancare la prima, quella da cui tutto è nato:
I predatori dell'arca perduta (nota anche come
Indiana Jones e i predatori dell'arca perduta, ma il nome del protagonista non era incluso nel titolo originale), che andrà in onda in prima serata . Si tratta di uno di quei film epocali sui quali si è detto già tutto. Eppure ci sono così tante curiosità da scoprire, che probabilmente ve ne sarete persa qualcuna. Ecco alcuni aneddoti particolari su
I predatori dell'arca perduta.
Mr. Smith - Inizialmente il personaggio principale si chiamava Indiana Smith, ma il regista Steven Spielberg pensava che suonasse male. Il nome fu cambiato in Indiana Jones il primo giorno di produzione... per fortuna!
Ad armi (im)pari - Secondo Harrison Ford, la scena (ormai di culto) in cui Indiana Jones, invece di affrontare in duello uno spadaccino, gli spara e mette fine alla questione, è frutto di improvvisazione: l'idea gli sarebbe venuta per evitare una lunga sequenza di combattimento, insopportabile con il caldo del deserto e soprattutto con l'attacco fulminante di diarrea che aveva colpito l'attore e buona parte della troupe.
Spaghetti della salute - Uno dei pochi membri della troupe a non ammalarsi fu proprio Steven Spielberg: si sarebbe salvato, pare, mangiando solo il cibo che aveva portato con sé, ovvero chili e chili di spaghetti in scatola.
Maledetti serpenti - Durante le riprese del film, l'assistente alla regia David Tomblin fu morso a una mano da un pitone, che non aveva però nessuna intenzione di mollare la presa. Invece di farsi prendere dal panico, David chiese che qualcuno prendesse la coda del serpente e la facesse schioccare come una frusta. In effetti il metodo funzionò e il serpente mollò la presa.
Citazione stellare - In un sotterraneo egizio è possibile vedere le figure di C1P8 e D3BO di Guerre Stellari scolpite su una parete.
Una sceneggiatura buttata lì - Durante i tempi morti tra le riprese de I predatori dell'arca perduta, Steven Spielberg e Melissa Mathison hanno scritto la sceneggiatura di un film di fantascienza. Quel film sarebbe poi stato intitolato E.T. - L'extraterrestre...
Un gentleman e il suo cappello - Nel corso de I predatori dell'arca perduta Indiana Jones non perde mai il suo cappello: si tratta di un omaggio ai vecchi serial anni '40, in cui i protagonisti, pur in mezzo a mille vicissitudini, rimangono sempre con il copricapo in testa. Per un gentiluomo, infatti, sarebbe stato sconveniente rimanere a capo scoperto.
Scivoloni sul set - Nella celebre sequenza iniziale in cui Indy deve scappare da un masso rotolante, a un certo punto lo si vede incespicare: non si tratta di una mossa voluta, ma di un vero scivolone di Harrison Ford, mantenuto per rendere più credibile la scena.
Morto e rimorto - Si dice che si muoia una volta sola, eppure il wrestler britannico Pat Roach ci lascia le penne ben due volte nel film: la prima nei panni di uno sherpa nepalese, la seconda nel ruolo di un meccanico tedesco.
Debutto col botto - I predatori dell'arca perduta segnò il debutto su grande schermo per un giovane Alfred Molina, attore che in seguito ha preso parte a decine e decine di film (tra cui di recente l'acclamato The Normal Heart): gli toccò il ruolo non proprio fortunato di Satipo, la guida che conduce Indiana Jones nel tempio Maya a inizio pellicola.
Mr. Smith - Inizialmente il personaggio principale si chiamava Indiana Smith, ma il regista Steven Spielberg pensava che suonasse male. Il nome fu cambiato in Indiana Jones il primo giorno di produzione... per fortuna!
Ad armi (im)pari - Secondo Harrison Ford, la scena (ormai di culto) in cui Indiana Jones, invece di affrontare in duello uno spadaccino, gli spara e mette fine alla questione, è frutto di improvvisazione: l'idea gli sarebbe venuta per evitare una lunga sequenza di combattimento, insopportabile con il caldo del deserto e soprattutto con l'attacco fulminante di diarrea che aveva colpito l'attore e buona parte della troupe.
Spaghetti della salute - Uno dei pochi membri della troupe a non ammalarsi fu proprio Steven Spielberg: si sarebbe salvato, pare, mangiando solo il cibo che aveva portato con sé, ovvero chili e chili di spaghetti in scatola.
Maledetti serpenti - Durante le riprese del film, l'assistente alla regia David Tomblin fu morso a una mano da un pitone, che non aveva però nessuna intenzione di mollare la presa. Invece di farsi prendere dal panico, David chiese che qualcuno prendesse la coda del serpente e la facesse schioccare come una frusta. In effetti il metodo funzionò e il serpente mollò la presa.
Citazione stellare - In un sotterraneo egizio è possibile vedere le figure di C1P8 e D3BO di Guerre Stellari scolpite su una parete.
Una sceneggiatura buttata lì - Durante i tempi morti tra le riprese de I predatori dell'arca perduta, Steven Spielberg e Melissa Mathison hanno scritto la sceneggiatura di un film di fantascienza. Quel film sarebbe poi stato intitolato E.T. - L'extraterrestre...
Un gentleman e il suo cappello - Nel corso de I predatori dell'arca perduta Indiana Jones non perde mai il suo cappello: si tratta di un omaggio ai vecchi serial anni '40, in cui i protagonisti, pur in mezzo a mille vicissitudini, rimangono sempre con il copricapo in testa. Per un gentiluomo, infatti, sarebbe stato sconveniente rimanere a capo scoperto.
Scivoloni sul set - Nella celebre sequenza iniziale in cui Indy deve scappare da un masso rotolante, a un certo punto lo si vede incespicare: non si tratta di una mossa voluta, ma di un vero scivolone di Harrison Ford, mantenuto per rendere più credibile la scena.
Morto e rimorto - Si dice che si muoia una volta sola, eppure il wrestler britannico Pat Roach ci lascia le penne ben due volte nel film: la prima nei panni di uno sherpa nepalese, la seconda nel ruolo di un meccanico tedesco.
Debutto col botto - I predatori dell'arca perduta segnò il debutto su grande schermo per un giovane Alfred Molina, attore che in seguito ha preso parte a decine e decine di film (tra cui di recente l'acclamato The Normal Heart): gli toccò il ruolo non proprio fortunato di Satipo, la guida che conduce Indiana Jones nel tempio Maya a inizio pellicola.