Monuments Men: gli eroi che salvarono l'arte

Cinema
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George Clooney torna alla regia con un film tratto da una storia vera che narra le vicende di un manipolo di coraggiosi che sfidarono i nazisti e portarono in salvo le opere d'arte d'Europa. Su Sky Cinema 1, in prima visione, lunedì 22 dicembre alle 21.10

Arriva su Sky Cinema, in prima tv, lunedì 22 dicembre, alle 21.10 Monuments Men, il film di George Clooney che segue le vicende di un gruppo di esperti d'arte che mise in salvo dei capolavori europei trafugati dai Nazisti.

Tratto dall’omonimo libro di Robert M. Edsel e Bret Witter, il film racconta la Seconda guerra mondiale sotto una nuova prospettiva, congiungendo un cast spettacolare: Matt Damon, Cate Blanchett, Bill Murray, John Goodman, Jean Dujardin, Hugh Bonneville, Bob Balaban, Dimitri Leonidas.

In un specie di gara contro il tempo un manipolo di studiosi americani riunitisi nel 1943 salpano alla volta dell' Europa in guerra per salvare i capolavori artistici occidentali dalla distruzione e dai trafugamenti nazisti. Fisicamente non hanno certo l’aspetto di soldati valorosi, ma sulle linee del fronte iniziano un’emozionante quando crudele battaglia per riuscire a proteggere secoli di inestimabile cultura.

Il regista Clooney declina il racconto coi toni della commedia, ispirandosi a vecchie pellicole tipo La grande fuga (1963) e Quella sporca dozzina (1967), alternando frequente umorismo all’inevitabile drammaticità̀ del periodo narrato. Segue i suoi sette esperti, meno che mai eroi,  tra lo sbarco in Normandia, Parigi, Bruges, le Ardenne e la Germania, e riuscendo a recuperare le opere che i nazisti avevano nascosto in una serie di miniere nel territorio tedesco. Clooney interpreta Frank Stokes che si rifà alla figura del vero George Leslie Stout, conservatore del Fogg Art Museum di Harvard e figura chiave e responsabile dei Monuments Men.

Il tema del film è importante e anche di grande attualità con i conflitti in corso nel pianeta, dove oltre al genocidio di popolazioni inermi si assiste anche alla distruzione di intere città con la loro cultura e storia. E strettamente collegato ad esso è anche la domanda: una vita umana è più importante della difesa di un'opera d'arte? Clooney cerca di dare a questa domanda una risposta delle volte semplificata che può apparire fin troppo superficiale nei confronti di un tema così pregna di dilemmi morali. Ma il fatto di aver portato questa tematica al cinema e quindi all'attenzione di molti permette al regista Clooney di intavolare un discorso che altrimenti sarebbe rimasto nascosto nelle pagine buie di una storia dimenticata.

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