Lea Michele, una star tutta Glee e famiglia
CinemaL'interprete di Rachel Berry, la star di "Glee" (la sesta stagione sarà in onda prossimamente su Sky), era ospite al Giffoni Film Festival. L'abbiamo incontrata e intervistata: è giovane, bella brava e con “una voce da sballo”
Di Fabrizio Basso
(inviato al Giffoni Film Festival)
Miss Michele, nelle cinque stagioni di "Glee" sono state cantate più di 600 canzoni: se fosse una astronauta quali porterebbe con sè?
Non posso credere siano tante, forse sono vecchia ma è difficile scegliere tra più di seicento: ci sono gli ospiti, i numeri corali, ognuna ha lasciato qualcosa dentro di me. Sarebbe come chiedere di scegliere tra i figli.
Incertezza totale, dunque.
Ne ho una preferita per ogni stagione, a dire il vero, ma poi arrivano un’altra stagione e un’altra canzone.
Lei ha il mito di Barbra Streisand.
Non sarei qui a fare quel che faccio non fosse esistita lei, ha spianato la strada a tante donne che hanno scelto questo lavoro.
Ha un film preferito?
“Funny Girl” è uno dei miei film preferiti, se non il preferito in assoluto.
Ci dice qualcosa delle sue origini italiane?
I miei nonni erano uno di Napoli, Mariano, e uno di Roma, Porcelli. Sono emigrati in America ma le radici sono rimaste.
Ovvero?
Consumiamo il pasto della domenica insieme, siamo legati alla tradizione, sono orgogliosa di essere di origine italiana e ancora di più vista l’accoglienza al Giffoni Film Festival.
Il successo oscilla tra Glee e social.
Internet è importante perché tutti abbiamo accesso al materiale che ci interessa e ne usufruiamo come ci interessa. Credo che per me la partenza sia Glee, si passa poi a internet e si ritorna a Glee.
Che canzone dedicherebbe ai ragazzi di Giffoni Experience?
È un onore essere qui con loro, vorrei cantare per loro quello che scelgono, non scegliere io! Essere considerata da loro una star come io considero una star la Streisand è emozionante e capisco il loro sentimento.
Siamo nell’era delle serie tv: le piacciono?
Io amo guardare le serie ma per la mia generazione il rapporto con loro è diverso. Oggi, invece, l'approccio è un altro: grazie alla rete abbiamo accesso a tutto e a tutti ma quando incontri il tuo idolo trasali a prescindere, anche se sai ogni particolare della sua vita, come è accaduto a me quando ho incontrato la Streisand.
Ha debuttato a otto anni a Broadway e oggi ha ancora i piedi ben saldi per terra: difficile?
Io vado al lavoro e sono attrice poi torno e sono Lea. Sto con la mia famiglia, loro mi vedono non come attrice ma come la loro Lea, non fosse per questo sarebbe più difficile stare con i piedi per terra.
Lo scorso maggio è uscito “Brunette ambition”, suo primo libro: verrà tradotto in italiano? Arriverà un secondo disco dopo “Louder”?
Non so se ci sarà una traduzione italiana del libro ma sono già a metà scrittura del secondo e sto pensando pure al secondo album: tutto uscirà nel 2015. E nello stesso anno conto di fare il tour musicale.
Lei ha incontrato tante star della musica, con chi si è emozionata di più, esclusa la Streisand?
Madonna è stata una grande emozione, con Britney Spears ci siamo divertite ma il momento più bello è stato con i Fleetwodd Mac anche perché c’era Stevie Nicks e io cantavo mentre lei ascoltava. Siamo diventate amiche e ci sentiamo tuttora.
Rachel ha avuto una vita da montagne russe. Quale sarebbe il perfetto finale per il suo personaggio?
È andata a Broadway, ha trovato l’amore io le auguro di continuare a cantare. Se penso che è l’ultima stagione non posso dire cosa succederà ma il finale è quello che avrei voluto. Piuttosto mi domando che succederà l’ultimo giorno di riprese.
Ha dei film cult?
West Side Story e Il mago di Oz, ad esempio. Ma guardavo anche attrici alle quali potevo assomigliare: Judy Garland, Natalie Wood… Seguivo tutti i loro lavori, agevolata anche da mia madre che è amante del cinema.
Il claim del Giffoni è Be Different: lo condivide?
Mi sono sempre sentita diversa, in qualche modo fin da ragazzina: erano in pochi a condividere tutti i miei obiettivi. Ho seguito l’istinto e la diversità perché significava seguire la mia strada. Mi propongo per quello che sono e ci tengo a essere intellettualmente onesta.
Ci si vede in futuro in un ruolo dark e torbido?
Sono pronta per cambiare di nuovo percorso: stanno arrivando nuove sfide.
(inviato al Giffoni Film Festival)
Miss Michele, nelle cinque stagioni di "Glee" sono state cantate più di 600 canzoni: se fosse una astronauta quali porterebbe con sè?
Non posso credere siano tante, forse sono vecchia ma è difficile scegliere tra più di seicento: ci sono gli ospiti, i numeri corali, ognuna ha lasciato qualcosa dentro di me. Sarebbe come chiedere di scegliere tra i figli.
Incertezza totale, dunque.
Ne ho una preferita per ogni stagione, a dire il vero, ma poi arrivano un’altra stagione e un’altra canzone.
Lei ha il mito di Barbra Streisand.
Non sarei qui a fare quel che faccio non fosse esistita lei, ha spianato la strada a tante donne che hanno scelto questo lavoro.
Ha un film preferito?
“Funny Girl” è uno dei miei film preferiti, se non il preferito in assoluto.
Ci dice qualcosa delle sue origini italiane?
I miei nonni erano uno di Napoli, Mariano, e uno di Roma, Porcelli. Sono emigrati in America ma le radici sono rimaste.
Ovvero?
Consumiamo il pasto della domenica insieme, siamo legati alla tradizione, sono orgogliosa di essere di origine italiana e ancora di più vista l’accoglienza al Giffoni Film Festival.
Il successo oscilla tra Glee e social.
Internet è importante perché tutti abbiamo accesso al materiale che ci interessa e ne usufruiamo come ci interessa. Credo che per me la partenza sia Glee, si passa poi a internet e si ritorna a Glee.
Che canzone dedicherebbe ai ragazzi di Giffoni Experience?
È un onore essere qui con loro, vorrei cantare per loro quello che scelgono, non scegliere io! Essere considerata da loro una star come io considero una star la Streisand è emozionante e capisco il loro sentimento.
Siamo nell’era delle serie tv: le piacciono?
Io amo guardare le serie ma per la mia generazione il rapporto con loro è diverso. Oggi, invece, l'approccio è un altro: grazie alla rete abbiamo accesso a tutto e a tutti ma quando incontri il tuo idolo trasali a prescindere, anche se sai ogni particolare della sua vita, come è accaduto a me quando ho incontrato la Streisand.
Ha debuttato a otto anni a Broadway e oggi ha ancora i piedi ben saldi per terra: difficile?
Io vado al lavoro e sono attrice poi torno e sono Lea. Sto con la mia famiglia, loro mi vedono non come attrice ma come la loro Lea, non fosse per questo sarebbe più difficile stare con i piedi per terra.
Lo scorso maggio è uscito “Brunette ambition”, suo primo libro: verrà tradotto in italiano? Arriverà un secondo disco dopo “Louder”?
Non so se ci sarà una traduzione italiana del libro ma sono già a metà scrittura del secondo e sto pensando pure al secondo album: tutto uscirà nel 2015. E nello stesso anno conto di fare il tour musicale.
Lei ha incontrato tante star della musica, con chi si è emozionata di più, esclusa la Streisand?
Madonna è stata una grande emozione, con Britney Spears ci siamo divertite ma il momento più bello è stato con i Fleetwodd Mac anche perché c’era Stevie Nicks e io cantavo mentre lei ascoltava. Siamo diventate amiche e ci sentiamo tuttora.
Rachel ha avuto una vita da montagne russe. Quale sarebbe il perfetto finale per il suo personaggio?
È andata a Broadway, ha trovato l’amore io le auguro di continuare a cantare. Se penso che è l’ultima stagione non posso dire cosa succederà ma il finale è quello che avrei voluto. Piuttosto mi domando che succederà l’ultimo giorno di riprese.
Ha dei film cult?
West Side Story e Il mago di Oz, ad esempio. Ma guardavo anche attrici alle quali potevo assomigliare: Judy Garland, Natalie Wood… Seguivo tutti i loro lavori, agevolata anche da mia madre che è amante del cinema.
Il claim del Giffoni è Be Different: lo condivide?
Mi sono sempre sentita diversa, in qualche modo fin da ragazzina: erano in pochi a condividere tutti i miei obiettivi. Ho seguito l’istinto e la diversità perché significava seguire la mia strada. Mi propongo per quello che sono e ci tengo a essere intellettualmente onesta.
Ci si vede in futuro in un ruolo dark e torbido?
Sono pronta per cambiare di nuovo percorso: stanno arrivando nuove sfide.