In attesa del ciclo Monsters Attack, che su Sky Cinema Max ospiterà le creature più bizzarre del grande schermo, leggi l'intervista a uno degli esponenti più illustri della criptozoologia in Italia, l'affascinante disciplina a metà tra leggenda e scienza
di
Paola Tribisonna
L'abominevole uomo delle nevi, ma anche lo yeti, il chupacabra, il celacanto e il mostro di Loch Ness. Realtà o finzione? La scienza si divide e nel frattempo proliferano gli avvistamenti e, con essi, le leggende, i depistaggi e le suggestioni.
Tra conferme e smentite, sul limine che separa la realtà dal mito, interviene la criptozoologia, di cui Lorenzo Rossi è uno dei massimi esponenti in Italia. Ecco che cosa ha svelato a noi di Sky Cinema.
Lorenzo, cos'è esattamente la criptozoologia?
Per chi l'ha fondata ( n.d.r. lo zoologo Bernard Heuvelmans), è una specializzazione della zoologia dedicata a verificare se gli animali ancora sconosciuti alla scienza, sui quali esiste qualche informazione indiretta (leggende, avvistamenti, ritrovamenti di impronte, ecc.), esistono davvero oppure no. Oggi, tuttavia, si tende ad associare la criptozoologia alla “caccia ai mostri”.
Come si è accostato allo studio di questa disciplina?
Raccogliendo il maggior numero di informazioni sugli animali “misteriosi" sin da quando ero bambino.
Qual è il suo metodo di investigazione?
La criptozoologia intesa come seria disciplina e la zoologia hanno le medesime basi epistemologiche. L'unica cosa diversa è, probabilmente, una maggiore dose di curiosità. Ancora oggi si scoprono specie animali che le popolazioni locali conoscevano già da tempo e sulle quali esistevano storie inverosimili. Un esempio è quello della scimmia dal naso all'insù. E' stata scoperta quando degli zoologi più curiosi di altri hanno deciso di indagare le storie dei nativi. La lista potrebbe essere molto lunga.
Attorno ad alcune specie animali si sono sviluppate leggende (si pensi al mostro di Loch Ness): quanto è difficile tenere separati il campo delle suggestioni dagli studi scientifici?
Oramai, dopo anni di battaglie, credo che separare desiderio di mistero a tutti i costi e verità non sia soltanto molto difficile, ma assolutamente impossibile. Quando la gente vuole credere in qualcosa lo farà per sempre. Lo stesso rischio lo corrono, però, anche i ricercatori quando iniziano un'indagine sperando di scoprire cose che avvalorino le proprie teorie e speranze. In questo caso ad aiutare l'imparzialità entra in gioco il metodo scientifico.
Quali sono gli animali più bizzarri che le è capitato di studiare?
Forse il più strano fu quello che la stampa battezzò “mostro di Los Muermos”. Un enorme ammasso di carne putrefatta ritrovata sulle coste del Cile nel 2003. La strana creatura sembrava possedere una grossa testa e dei tentacoli. Una piovra gigante, sogno di ogni criptozoologo? No...solo un capodoglio in avanzatissimo stato di putrefazione!
A che punto è lo studio della criptozoologia in Italia e quali sono le specie animali più particolari e interessanti presenti sul territorio?
In Italia, la criptozoologia non è ancora riuscita a maturare e ad essere accettata come disciplina accademica. Cosa che, temo, difficilmente potrà mai avvenire. Le persone che si avvicinano alla criptozoologia amano credere ai “mostri”, ma la scienza, giustamente, non li contempla. L'Italia è un Paese ormai ben antropizzato e difficilmente si potranno scoprire nuove specie animali che non siano di piccolissime dimensioni. Ci sono però due leggende interessanti stanziate lungo tutto l'arco appenninico: quella dei serpenti baffuti o serpegatti e quella del lupo cerviero. I primi nascono forse dai fugaci avvistamenti di un animale un tempo molto diffuso e ora estintosi nella quasi totalità del suo antico areale: la lontra. Il secondo è descritto in tutto e per tutto come simile alla lince. Il problema è che nonostante gli sforzi di molti, non è ancora emerso un solo resto o pelle di “lince appenninica” che potrebbe avvalorare le storie sul lupo cerviero. Non è detto però che prima o poi possa finalmente emergere qualcosa di concreto.
Se potesse scegliere di ‘reincarnarsi’ in un mostro misterioso quale sceglierebbe?
Direi un drago, ma poi farei più danni di Cecco Angiolieri...
Il 10 luglio parte il ciclo “Monsters Attack” su Sky Cinema Max. C’è un film, tra quelli in elenco, che ha apprezzato particolarmente?
Ce n'è uno, in particolare, che mi ha divertito dall'inizio alla fine: Mega Piranha. La casa cinematografica The Asylum ha ormai ereditato a pieno titolo la follia del regista Ed Wood e i suoi film sono già un culto nella cerchia degli amanti dei direct-to-video a base di mostri.
Un buon motivo per guardare il ciclo “Monsters Attack”?
Serata tra amici divertendosi senza prendersi troppo sul serio dinanzi all'improbabile puro, allo stato brado. Cos'altro chiedere di più?
Prossime sfide?
La maggiore sfida per la criptozoologia è quella per la conservazione della biodiversità: un animale che ufficialmente non esiste non può godere di leggi in grado di proteggerlo. C'è un posto dell'Africa nel quale il leone occidentale è ritenuto estinto dal 2009, ma sul quale sono emerse prove piuttosto convincenti legate alla sua esistenza. La sfida sarà riuscire a fotografarne alcuni esemplari. E' un compito molto importante e sono orgoglioso che gli esperti che lavorano in quella zona abbiano deciso di coinvolgermi nel progetto.
Il ciclo Monsters Attack andrà in onda dal 10 al 20 luglio su Sky Cinema Max: un appuntamento assolutamente irrinunciabile!
L'abominevole uomo delle nevi, ma anche lo yeti, il chupacabra, il celacanto e il mostro di Loch Ness. Realtà o finzione? La scienza si divide e nel frattempo proliferano gli avvistamenti e, con essi, le leggende, i depistaggi e le suggestioni.
Tra conferme e smentite, sul limine che separa la realtà dal mito, interviene la criptozoologia, di cui Lorenzo Rossi è uno dei massimi esponenti in Italia. Ecco che cosa ha svelato a noi di Sky Cinema.
Lorenzo, cos'è esattamente la criptozoologia?
Per chi l'ha fondata ( n.d.r. lo zoologo Bernard Heuvelmans), è una specializzazione della zoologia dedicata a verificare se gli animali ancora sconosciuti alla scienza, sui quali esiste qualche informazione indiretta (leggende, avvistamenti, ritrovamenti di impronte, ecc.), esistono davvero oppure no. Oggi, tuttavia, si tende ad associare la criptozoologia alla “caccia ai mostri”.
Come si è accostato allo studio di questa disciplina?
Raccogliendo il maggior numero di informazioni sugli animali “misteriosi" sin da quando ero bambino.
Qual è il suo metodo di investigazione?
La criptozoologia intesa come seria disciplina e la zoologia hanno le medesime basi epistemologiche. L'unica cosa diversa è, probabilmente, una maggiore dose di curiosità. Ancora oggi si scoprono specie animali che le popolazioni locali conoscevano già da tempo e sulle quali esistevano storie inverosimili. Un esempio è quello della scimmia dal naso all'insù. E' stata scoperta quando degli zoologi più curiosi di altri hanno deciso di indagare le storie dei nativi. La lista potrebbe essere molto lunga.
Attorno ad alcune specie animali si sono sviluppate leggende (si pensi al mostro di Loch Ness): quanto è difficile tenere separati il campo delle suggestioni dagli studi scientifici?
Oramai, dopo anni di battaglie, credo che separare desiderio di mistero a tutti i costi e verità non sia soltanto molto difficile, ma assolutamente impossibile. Quando la gente vuole credere in qualcosa lo farà per sempre. Lo stesso rischio lo corrono, però, anche i ricercatori quando iniziano un'indagine sperando di scoprire cose che avvalorino le proprie teorie e speranze. In questo caso ad aiutare l'imparzialità entra in gioco il metodo scientifico.
Quali sono gli animali più bizzarri che le è capitato di studiare?
Forse il più strano fu quello che la stampa battezzò “mostro di Los Muermos”. Un enorme ammasso di carne putrefatta ritrovata sulle coste del Cile nel 2003. La strana creatura sembrava possedere una grossa testa e dei tentacoli. Una piovra gigante, sogno di ogni criptozoologo? No...solo un capodoglio in avanzatissimo stato di putrefazione!
A che punto è lo studio della criptozoologia in Italia e quali sono le specie animali più particolari e interessanti presenti sul territorio?
In Italia, la criptozoologia non è ancora riuscita a maturare e ad essere accettata come disciplina accademica. Cosa che, temo, difficilmente potrà mai avvenire. Le persone che si avvicinano alla criptozoologia amano credere ai “mostri”, ma la scienza, giustamente, non li contempla. L'Italia è un Paese ormai ben antropizzato e difficilmente si potranno scoprire nuove specie animali che non siano di piccolissime dimensioni. Ci sono però due leggende interessanti stanziate lungo tutto l'arco appenninico: quella dei serpenti baffuti o serpegatti e quella del lupo cerviero. I primi nascono forse dai fugaci avvistamenti di un animale un tempo molto diffuso e ora estintosi nella quasi totalità del suo antico areale: la lontra. Il secondo è descritto in tutto e per tutto come simile alla lince. Il problema è che nonostante gli sforzi di molti, non è ancora emerso un solo resto o pelle di “lince appenninica” che potrebbe avvalorare le storie sul lupo cerviero. Non è detto però che prima o poi possa finalmente emergere qualcosa di concreto.
Se potesse scegliere di ‘reincarnarsi’ in un mostro misterioso quale sceglierebbe?
Direi un drago, ma poi farei più danni di Cecco Angiolieri...
Il 10 luglio parte il ciclo “Monsters Attack” su Sky Cinema Max. C’è un film, tra quelli in elenco, che ha apprezzato particolarmente?
Ce n'è uno, in particolare, che mi ha divertito dall'inizio alla fine: Mega Piranha. La casa cinematografica The Asylum ha ormai ereditato a pieno titolo la follia del regista Ed Wood e i suoi film sono già un culto nella cerchia degli amanti dei direct-to-video a base di mostri.
Un buon motivo per guardare il ciclo “Monsters Attack”?
Serata tra amici divertendosi senza prendersi troppo sul serio dinanzi all'improbabile puro, allo stato brado. Cos'altro chiedere di più?
Prossime sfide?
La maggiore sfida per la criptozoologia è quella per la conservazione della biodiversità: un animale che ufficialmente non esiste non può godere di leggi in grado di proteggerlo. C'è un posto dell'Africa nel quale il leone occidentale è ritenuto estinto dal 2009, ma sul quale sono emerse prove piuttosto convincenti legate alla sua esistenza. La sfida sarà riuscire a fotografarne alcuni esemplari. E' un compito molto importante e sono orgoglioso che gli esperti che lavorano in quella zona abbiano deciso di coinvolgermi nel progetto.
Il ciclo Monsters Attack andrà in onda dal 10 al 20 luglio su Sky Cinema Max: un appuntamento assolutamente irrinunciabile!