Lunedì 23 giugno alle 21.10 andrà in prima tv su Sky Cinema 1 HD e Sky 3D il film di Baz Luhrmann con Leonardo DiCaprio e Tobey Maguire. Che può contare su un riferimento letterario a dir poco leggendario come il romanzo di Francis Scott Fitzgerald.
Magari un grande libro non basterà a fare un grande film - ci sono molti esempi in tal senso - ma di sicuro è un ottimo punto di partenza. E quando come punto di partenza hai quello che è considerato il capolavoro assoluto di Francis Scott Fitzgerald, uno degli scrittori americani più apprezzati di sempre, allora sai che hai delle ottime chance di confezionare una pellicola coi fiocchi. È quello che è riuscito a fare Baz Luhrmann, che ha preso il romanzo di Fitzgerald e lo ha portato su grande schermo con l'aiuto di Leonardo DiCaprio e Tobey Maguire:
Il grande Gatsby sarà in prima visione tv lunedì 23 giugno alle 21.10, in simulcast su Sky Cinema 1 HD (canale 301) e Sky 3D (canale 150).
La vicenda, ambientata nel 1922 tra New York e Long Island, è narrata dal punto di vista di Nick Carraway, che stringe amicizia con l'eccentrico miliardario Jay Gatsby, i cui soldi non bastano però a comprargli la felicità, perduta assieme al suo unico vero amore, Daisy, ora sposata al presuntuoso Tom Buchanan. Ma al di là dei temi trattati, quello che rende più memorabile Il grande Gatsby è il ritratto di un'epoca, quella che alcuni definiscono"i Venti ruggenti", o l'Epoca del Jazz, ricca di vitalità, speranza, ma anche contraddizioni e ombre destinate a rabbuiarne l'immediato futuro.
Il grande Gatsby, titolo originale The Great Gatsby, è stato pubblicato nel 1925, e da allora è stato trasposto su grande schermo ben quattro volte (compresa quella di Luhrmann). Il perché è presto detto: la materia narrativa messa a disposizione da Fitzgerald non è solo ricca e piena di vita, ma a suo modo anche senza tempo, cosicché potremmo benissimo immaginarci un'attualizzazione della vicenda in chiave contemporanea.
Tradotto in centinaia di lingue, portato più volte sui palcoscenici teatrali, trasposto come si è detto su grande schermo, Il grande Gatsby ha conosciuto nei decenni una fortuna immensa e ha fatto di Francis Scott Fitzgerald uno dei più quotati romanzieri della sua generazione. Eppure, al momento della sua pubblicazione il romanzo non incontrò critiche positive, e anzi venne visto da alcuni come il segno del declino dello scrittore. Addirittura, al momento della sua morte nel 1940, Fitzgerald si convinse che il libro sarebbe stato presto dimenticato. Ci volle del tempo affinché fosse metabolizzato, come spesso avviene con le opere troppo innovative per la propria era.
Oggi, la leggenda di Gatsby e di "suo papà" Fitzgerald è saldamente radicata nella cultura contemporanea, tenuta in vita non solo dalle copie dei libri che vengono vendute ogni anno in tutto il mondo, ma anche dagli omaggi come quello, sincero e sentito, di Baz Luhrmann. L'appuntamento con il più grande di tutti, lo ripetiamo, è lunedì 23 giugno in prima serata su Sky Cinema 1 HD e Sky 3D.
La vicenda, ambientata nel 1922 tra New York e Long Island, è narrata dal punto di vista di Nick Carraway, che stringe amicizia con l'eccentrico miliardario Jay Gatsby, i cui soldi non bastano però a comprargli la felicità, perduta assieme al suo unico vero amore, Daisy, ora sposata al presuntuoso Tom Buchanan. Ma al di là dei temi trattati, quello che rende più memorabile Il grande Gatsby è il ritratto di un'epoca, quella che alcuni definiscono"i Venti ruggenti", o l'Epoca del Jazz, ricca di vitalità, speranza, ma anche contraddizioni e ombre destinate a rabbuiarne l'immediato futuro.
Il grande Gatsby, titolo originale The Great Gatsby, è stato pubblicato nel 1925, e da allora è stato trasposto su grande schermo ben quattro volte (compresa quella di Luhrmann). Il perché è presto detto: la materia narrativa messa a disposizione da Fitzgerald non è solo ricca e piena di vita, ma a suo modo anche senza tempo, cosicché potremmo benissimo immaginarci un'attualizzazione della vicenda in chiave contemporanea.
Tradotto in centinaia di lingue, portato più volte sui palcoscenici teatrali, trasposto come si è detto su grande schermo, Il grande Gatsby ha conosciuto nei decenni una fortuna immensa e ha fatto di Francis Scott Fitzgerald uno dei più quotati romanzieri della sua generazione. Eppure, al momento della sua pubblicazione il romanzo non incontrò critiche positive, e anzi venne visto da alcuni come il segno del declino dello scrittore. Addirittura, al momento della sua morte nel 1940, Fitzgerald si convinse che il libro sarebbe stato presto dimenticato. Ci volle del tempo affinché fosse metabolizzato, come spesso avviene con le opere troppo innovative per la propria era.
Oggi, la leggenda di Gatsby e di "suo papà" Fitzgerald è saldamente radicata nella cultura contemporanea, tenuta in vita non solo dalle copie dei libri che vengono vendute ogni anno in tutto il mondo, ma anche dagli omaggi come quello, sincero e sentito, di Baz Luhrmann. L'appuntamento con il più grande di tutti, lo ripetiamo, è lunedì 23 giugno in prima serata su Sky Cinema 1 HD e Sky 3D.