Il Grande Gatsby: l'America ruggente balla al ritmo del jazz

Cinema
Un'immagine tratta dalla locandina de "Il Grande Gatsby", in onda in prima tv lunedì 23 giugno alle 21.10 su Sky Cinema 1 (simulcast Sky 3D). © Warner Bros. Entertainment Inc.
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Baz Luhrmann dirige il trio DiCaprio-Mulligan-Maguire nell'adattamento estroso e scoppiettante, premiato con due Oscar, del celebre romanzo di Fitzgerald, ambientato negli anni Venti. Sintonizzati il 23 giugno su Sky Cinema 1 (simulcast Sky 3D)

di Paola Tribisonna

"Negli anni più vulnerabili della giovinezza, mio padre mi diede un consiglio che non mi è mai più uscito di mente.
"Quando ti vien voglia di criticare qualcuno" mi disse "ricordati che non tutti a questo mondo hanno avuto i vantaggi che hai avuto tu. Non disse altro, ma eravamo sempre stati insolitamente comunicativi nonostante il nostro riserbo, e capii che voleva dire molto più di questo. Perciò ho la tendenza a evitare ogni giudizio, una abitudine che oltre a rivelarmi molti caratteri strani mi ha anche reso vittima di non pochi scocciatori inveterati."

Comincia così il Grande Gatsby (The Great Gatsby) il romanzo che lo  scrittore americano  Francis Scott Fitzgerald pubblicò per la prima volta a New York il 10 aprile 1925, definito da T.S. Eliot "il primo passo in avanti fatto dalla narrativa americana dopo Henry James".
Forte di una trama ben congegnata, che descrive con lucido realismo gli Anni Ruggenti in America, Baz Luhrmann porta in scena la quarta trasposizione cinematografica del celeberrimo romanzo, dopo una versione muta del 1926 andata perduta, una seconda del 1949 e una terza, più famosa, del 1974.

Il tocco di Luhrmann c'è e si vede. Due ore e venti di cinema puro in 3D, una colonna sonora martellante, un cast da sogno, i costumi più fastosi, le scenografie più sgargianti, le feste più orgiastiche e poi cantanti, ballerine, comparse gaudenti e scanzonate: tutto è funzionale a costruire (o meglio, a ri-costruire) le atmosfere degli Anni Venti, tra jazz club clandestini, una Rolls gialla e rombante che sfreccia all'impazzata nello stretto di Long Island, un gangster ebreo che porta un molare umano come fermacravatta, e ancora opulenze, ambizioni, sogni coperti da una glassa di zucchero.
All'interno di questo universo colorato e multiforme si stagliano i personaggi nati dalla fervida immaginazione di Fitzgerald, a cominciare da Jay Gatsby (Leonardo DiCaprio), miliardario misterioso e carismatico, che tutte le settimane dà dei party a cui tutta la città partecipa senza invito.
Unico a vedersi recapitato un biglietto per uno di questi eventi è Nick Carraway (Tobey Maguire), cugino di Daisy Buchanan (Carey Mulligan), oggetto del desiderio di Jay. Il suo obiettivo, infatti, è quello di riconquistare l'amore della bella Daisy, a distanza di cinque anni dalla fine della loro relazione.

A testimoniare l'amore mai sopito da parte di Jay c'è un faro, la cui luce verde ogni notte illumina l'imbarcadero della casa dei Buchanan. Gatsby lo osserva tutti i giorni, dalla sua villa, sulla riva opposta. Lo chiama verso Daisy, quel faro, e verso quella relazione finita anni prima perché lei gli ha preferito Tom Buchanan (Joel Edgerton), uomo con cui è convolata a nozze.
E lì, fra quel brillio verde e quello sguardo perso nel vuoto di Jay Gatsby, Luhrmann innesta tutta la trama.
Il sogno e l'illusione di un uomo, la nostalgia per un passato che riaffiora, la speranza che lentamente si consuma come la luce di un faro lontano.
Tutto questo il regista lo racconta sullo sfondo di un'America dominata dalla corruzione. Corrotti sono gli uomini e le donne che affollano le feste di Jay Gatsby. Corrotta è Daisy, preoccupata del suo privilegio più che dei suoi sentimenti. Jay no, lui non è corrotto. Ma illuso sì e su quello sguardo perso nel vuoto gli spettatori riconoscono i segni di una vita infelice, con i suoi spettri, le sue ombre, i suoi segreti.

L'appuntamento con la pellicola Il grande Gatsby è per lunedì 23 giugno in prima tv su Sky Cinema 1 (simulcast Sky 3D).
N.B. Domenica 22 giugno da non perdere su Sky Cinema Classics la precedente trasposizione cinematografica, quella di Jack Clayton con Robert Redford, Mia Farrow e Karen Black!

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