Soderbergh tra psicosi, ansiolitici ed "Effetti Collaterali"
CinemaLo squarcio di un'umanità apparentemente incapace di gestire le sue emozioni, il capitalismo e l'uso di psicofarmaci. Nel film diretto dal regista americano c'è tutto questo (e molto altro). Sintonizzati il 9 maggio alle 21.10 in prima tv su Sky Cinema 1
di
Paola Tribisonna
Introdotto nel mercato nel 1988, l'antidepressivo Prozac diventò subito pericolosamente di moda, aprendo la strada a una miriade di rimedi a base di serotonina, di cui molti elencati nella pellicola Effetti Collaterali, per la regia di Steven Soderbergh.
La prima parte del film sembra ricalcare perfettamente la dicotomia che si è venuta a creare tra gli stessi scienziati. Infatti, se molti combattono l'uso e abuso di psicofarmaci denunciandone le gravi conseguenze (fisiche e mentali), altri sembrano convinti che i vantaggi siano decisamente superiori ai disagi.
Milita in questa seconda divisione lo psichiatra interpretato da Jude Law, che ha prescritto con estrema tranquillità una nuova pillola a una paziente, l'intensa Rooney Mara (che ha conquistato Hollywood con la sua interpretazione di Lisbeth Salander in Millennium - Uomini che odiano le donne), le cui tendenze autolesioniste e suicide si sono aggravate dopo che il marito Channing Tatum, incarcerato per dolo finanziario, è uscito di galera.
Il grave problema - in primis di tipo etico e poi di tipo legale - si presenta allorché la giovane donna, in apparente stato sonnambolico, pugnala con un coltello il coniuge. E' lì che le certezze dello psichiatra Law subiscono un forte contraccolpo: infatti sorge il dubbio che la furia omicida sia stata provocata dal farmaco. E se davvero la responsabilità è da ricercarsi nella pillola Ablixa, allora chi ne risponde materialmente? L'autore del delitto, la casa farmaceutica o il medico?
In questa girandola di dubbi e di questioni irrisolte, Soderbergh è impeccabile nel dirigere i personaggi: Law condotto sul crinale dell'ambiguità, la Mara inedita dark lady, fragile e psicotica, e Catherine-Zeta Jones, ex psicanalista, donna che sarebbe bene non inimicarsi.
L'appuntamento con questo appassionante thriller a tinte fosche è per il 9 maggio in prima tv su Sky Cinema 1.
Un film che sarebbe un delitto non guardare!
Introdotto nel mercato nel 1988, l'antidepressivo Prozac diventò subito pericolosamente di moda, aprendo la strada a una miriade di rimedi a base di serotonina, di cui molti elencati nella pellicola Effetti Collaterali, per la regia di Steven Soderbergh.
La prima parte del film sembra ricalcare perfettamente la dicotomia che si è venuta a creare tra gli stessi scienziati. Infatti, se molti combattono l'uso e abuso di psicofarmaci denunciandone le gravi conseguenze (fisiche e mentali), altri sembrano convinti che i vantaggi siano decisamente superiori ai disagi.
Milita in questa seconda divisione lo psichiatra interpretato da Jude Law, che ha prescritto con estrema tranquillità una nuova pillola a una paziente, l'intensa Rooney Mara (che ha conquistato Hollywood con la sua interpretazione di Lisbeth Salander in Millennium - Uomini che odiano le donne), le cui tendenze autolesioniste e suicide si sono aggravate dopo che il marito Channing Tatum, incarcerato per dolo finanziario, è uscito di galera.
Il grave problema - in primis di tipo etico e poi di tipo legale - si presenta allorché la giovane donna, in apparente stato sonnambolico, pugnala con un coltello il coniuge. E' lì che le certezze dello psichiatra Law subiscono un forte contraccolpo: infatti sorge il dubbio che la furia omicida sia stata provocata dal farmaco. E se davvero la responsabilità è da ricercarsi nella pillola Ablixa, allora chi ne risponde materialmente? L'autore del delitto, la casa farmaceutica o il medico?
In questa girandola di dubbi e di questioni irrisolte, Soderbergh è impeccabile nel dirigere i personaggi: Law condotto sul crinale dell'ambiguità, la Mara inedita dark lady, fragile e psicotica, e Catherine-Zeta Jones, ex psicanalista, donna che sarebbe bene non inimicarsi.
L'appuntamento con questo appassionante thriller a tinte fosche è per il 9 maggio in prima tv su Sky Cinema 1.
Un film che sarebbe un delitto non guardare!