Arriva su Sky Cinema 1 in prima visione lunedì 21 aprile alle 21.10 “Benvenuto Presidente”, film campione d’incassi nel 2013 in cui un montanaro amante della pesca viene eletto per sbaglio Presidente della Repubblica
Prendete un candido bibliotecario di montagna che perde il lavoro a causa dei fantomatici "tagli". Un bambinone, oramai oltre la cinquantina e con l'hobby della pesca. Catapultatelo con i suoi stivaloni infangati sul tappeto rosso del Quirinale e immaginatevelo eletto (per sbaglio) Presidente della Repubblica. Cosa succederebbe? Lo racconta Benvenuto presidente, film di Riccardo Milani, in onda in prima visione lunedì 21 aprile alle 21.10 su Sky Cinema 1.
Il film è per l'appunto la storia di Peppino, bibliotecario col vizio delle storie e della pesca alla trota. Onesto e genuino, vive in un piccolo paese di montagna sognando un futuro migliore per il suo unico figlio. Intanto nel Parlamento italiano, impegnato nell'elezione del nuovo Presidente della Repubblica, le forze politiche, destra, sinistra e centro discutono le sorti del Paese e l'identità del nuovo capo dello Stato. A sorpresa e per provocazione viene eletto Giuseppe Garibaldi. Generale, patriota e condottiero naturalmente defunto il cui nome e cognome è stato però ereditato da almeno cinque italiani. Peppino si fregia di quel nome e dell'età giusta per ricoprire la carica di presidente. Eletto suo malgrado, viene prelevato dalle sponde del fiume e condotto a Roma. Pescatore di trote e di sogni, viene risolutamente invitato a rinunciare al mandato. Ma al momento di pronunciare il discorso alla Camera, Peppino Garibaldi avverte l'opportunità di fare qualcosa e di cambiare finalmente il suo Paese.
Una commedia profetica che sembra essere uno specchio fedele dei nostri tempi e che prova ad intercettare sia la voglia di cambiamento insita nel popolo italiano unita al desiderio di una politica finalmente "pulita".
Accanto ad un Claudio Bisio come sempre esuberante, il regista Milani si avvale di molteplici partecipazioni straordinarie, attori di formazione drammatica inseriti in un contesto comico e pienamente credibili, da Remo Girone a Omero Antonutti, da Gianni Cavina a Piera Degli Esposti. Fiore all'occhiello del cast una bellissima e sempre più brava Kasia Smutniack.
Il film è per l'appunto la storia di Peppino, bibliotecario col vizio delle storie e della pesca alla trota. Onesto e genuino, vive in un piccolo paese di montagna sognando un futuro migliore per il suo unico figlio. Intanto nel Parlamento italiano, impegnato nell'elezione del nuovo Presidente della Repubblica, le forze politiche, destra, sinistra e centro discutono le sorti del Paese e l'identità del nuovo capo dello Stato. A sorpresa e per provocazione viene eletto Giuseppe Garibaldi. Generale, patriota e condottiero naturalmente defunto il cui nome e cognome è stato però ereditato da almeno cinque italiani. Peppino si fregia di quel nome e dell'età giusta per ricoprire la carica di presidente. Eletto suo malgrado, viene prelevato dalle sponde del fiume e condotto a Roma. Pescatore di trote e di sogni, viene risolutamente invitato a rinunciare al mandato. Ma al momento di pronunciare il discorso alla Camera, Peppino Garibaldi avverte l'opportunità di fare qualcosa e di cambiare finalmente il suo Paese.
Una commedia profetica che sembra essere uno specchio fedele dei nostri tempi e che prova ad intercettare sia la voglia di cambiamento insita nel popolo italiano unita al desiderio di una politica finalmente "pulita".
Accanto ad un Claudio Bisio come sempre esuberante, il regista Milani si avvale di molteplici partecipazioni straordinarie, attori di formazione drammatica inseriti in un contesto comico e pienamente credibili, da Remo Girone a Omero Antonutti, da Gianni Cavina a Piera Degli Esposti. Fiore all'occhiello del cast una bellissima e sempre più brava Kasia Smutniack.