Harmony Korine firma un ritratto ipnotico, sorprendente e trasgressivo dell'adolescenza, in concorso alla Mostra di Venezia 2012. Nel cast Vanessa Hudgens, Selena Gomez e un indimenticabile James Franco. In prima tv su Sky Cinema Cult Sabato 22 alle 23
di Paolo Nizza
E' primavera: sballatevi bambine, tra smalti fluo sulle unghie, flip flops ai piedi, bikini colorati, bong stretti nelle mani, fiumi di alcol nella gola e strisce di bamba nelle fosse nasali. E' tempo di Spring Break, la consueta settimana di vacanza che da fine febbraio a metà aprile hanno a disposizione gli studenti americani. Un rito all'insegna della deboscia, da consumarsi in un'esotica e assolata località turistica.
Una liturgia pagana a cui vogliono partecipare Faith, Candy, Brit, Cotty, quattro appetitose studentesse. Ma le Party Girls hanno solo 325 dollari e la cifra non basta nemmeno per i gin tonic. La soluzione è svaligiare un fast food armate di una pistola ad acqua e un martello. Inizia così per le ragazze un viaggio al termine della notte tra, droga, sesso e sangue. Ad accompagnare il procace quartetto in questa stagione all'inferno, c'è un tatuato Virgilio dal sorriso ferrigno, ovvero Alien (James Franco), un pusher venuto da un altro mondo, anche se per l'anagragrafe è nato a St. Petersburg, Florida.
A prima vista parrebbe il soggetto di un’altra stupida commedia americana, un teen movie morbosetto dal retrogusto pulp. Invece Spring Breakers - Una vacanza da sballo è un'opera unica, lisergica, ipnotica, più vicina alla videoarte che a una clip di Mtv, grazie anche alla fotografia satura di Benôit Debie.
Senza moralismi, né compiacimenti, Harmony Korine con perizia da affettuoso entomologo (nel cast c’è anche sua moglie Rachel) viviseziona un mondo dove Britney Spears è un angelo e uno spacciatore suona Everytime su un pianoforte bianco in riva al mare, mentre tre baccanti in bikini e passamontagna rosa con unicorno danzano, cullando un kalashnikov.
Non c'è nessun professor Humbert Humbert a spiare la deflorazione cinematografica di ex stelline Disney del calibro Selena Gomez e Vanessa Hudgens. Lolite 2.0, smaniose di cliccare lo spazio per fermare il tempo. Fanciulle in fiore all'ombra di niente, stanche di vedere tutti i giorni le stesse cose, le stesse case, gli stessi deprimenti lampioni.
Tra rallenty e flashback, con una disarmante innocenza, le protagoniste di Spring Breakers trasfigurano il sogno americano. E sulle note di Scary Monsters And Nice Sprites di Skrillex la realtà diventa incredibile, splendida, magica, persino in compagnia di uno spacciatore in fissa per gangsta rap che guida una Chrevrolet Camaro Z28 con il simbolo del dollaro sui cerchioni.
Basta fare finta di essere in un film o in un videogame. Basta essere al volante di Lamborghini Gallardo Spyder rubata, dopo un catartico bagno di sangue.
Perché niente è per sempre, tranne lo Spring Break, Bitches.
E' primavera: sballatevi bambine, tra smalti fluo sulle unghie, flip flops ai piedi, bikini colorati, bong stretti nelle mani, fiumi di alcol nella gola e strisce di bamba nelle fosse nasali. E' tempo di Spring Break, la consueta settimana di vacanza che da fine febbraio a metà aprile hanno a disposizione gli studenti americani. Un rito all'insegna della deboscia, da consumarsi in un'esotica e assolata località turistica.
Una liturgia pagana a cui vogliono partecipare Faith, Candy, Brit, Cotty, quattro appetitose studentesse. Ma le Party Girls hanno solo 325 dollari e la cifra non basta nemmeno per i gin tonic. La soluzione è svaligiare un fast food armate di una pistola ad acqua e un martello. Inizia così per le ragazze un viaggio al termine della notte tra, droga, sesso e sangue. Ad accompagnare il procace quartetto in questa stagione all'inferno, c'è un tatuato Virgilio dal sorriso ferrigno, ovvero Alien (James Franco), un pusher venuto da un altro mondo, anche se per l'anagragrafe è nato a St. Petersburg, Florida.
A prima vista parrebbe il soggetto di un’altra stupida commedia americana, un teen movie morbosetto dal retrogusto pulp. Invece Spring Breakers - Una vacanza da sballo è un'opera unica, lisergica, ipnotica, più vicina alla videoarte che a una clip di Mtv, grazie anche alla fotografia satura di Benôit Debie.
Senza moralismi, né compiacimenti, Harmony Korine con perizia da affettuoso entomologo (nel cast c’è anche sua moglie Rachel) viviseziona un mondo dove Britney Spears è un angelo e uno spacciatore suona Everytime su un pianoforte bianco in riva al mare, mentre tre baccanti in bikini e passamontagna rosa con unicorno danzano, cullando un kalashnikov.
Non c'è nessun professor Humbert Humbert a spiare la deflorazione cinematografica di ex stelline Disney del calibro Selena Gomez e Vanessa Hudgens. Lolite 2.0, smaniose di cliccare lo spazio per fermare il tempo. Fanciulle in fiore all'ombra di niente, stanche di vedere tutti i giorni le stesse cose, le stesse case, gli stessi deprimenti lampioni.
Tra rallenty e flashback, con una disarmante innocenza, le protagoniste di Spring Breakers trasfigurano il sogno americano. E sulle note di Scary Monsters And Nice Sprites di Skrillex la realtà diventa incredibile, splendida, magica, persino in compagnia di uno spacciatore in fissa per gangsta rap che guida una Chrevrolet Camaro Z28 con il simbolo del dollaro sui cerchioni.
Basta fare finta di essere in un film o in un videogame. Basta essere al volante di Lamborghini Gallardo Spyder rubata, dopo un catartico bagno di sangue.
Perché niente è per sempre, tranne lo Spring Break, Bitches.