La bicicletta verde: la rivoluzione su due ruote di Wadjda

Cinema
Un intenso scatto tratto da "La bicicletta verde", in onda in prima tv il 14 marzo alle 21.00 su Sky Cinema Cult
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Il 14 marzo alle 21.00 Sky Cinema Cult propone in prima tv una straordinaria storia di emancipazione femminile, diretta da Haifaa Al-Mansour, la prima regista donna dell'Arabia Saudita. Un piccolo gioiello che ha incantato pubblico e critica

Il portone di casa in metallo sembra la saracinesca di un garage. Il rumore che fa chiudendosi ricorda le celle carcerarie. La prigione però sta fuori, nei viottoli in pietra, nelle strade di Riyadh, in Arabia Saudita. Un luogo nel quale le donne escono di casa con la palandrana e non possono guidare. Non esistono cinema, pericolosi luoghi del peccato; solo dvd di contrabbando, da guardare con persone fidate.

Dentro le pareti domestiche le regole da rispettare sono severe, soffocano la libertà di espressione. Lo sa bene Wadjda (Waad Mohammed), che calza scarpe da ginnastica alla moda, non porta il velo, ascolta canzoni pop e vuole terribilmente una bicicletta verde con la quale battere in una gara ciclistica l'amichetto Abdullah.
Quella bicicletta, fresco simbolo di libertà, che incarna, nell'ottica della regista, il manifesto contro l'oppressione delle donne. Donne alle quali è negato il diritto al voto e alla patente. Donne segregate e rese suddite da leggi che non ammettono recriminazioni.

Nel film, la salvezza a una condanna già scritta non passa attraverso la conquista dell'oggetto in sè (la bicicletta, appunto), quanto piuttosto tramite il percorso di purificazione e abnegazione che rende Wadjda indipendente e così audace da influire anche sul tradizionalismo subito dalla madre. Una rivoluzione gentile compiuta dal solo atto di cercare dei soldi da sola, ottemperando alle regole imposte (quelle del Corano) per scardinarle da dentro.

Haifaa-Al Mansour è la prima vera regista di un paese che non ha sale cinematografiche e in cui il cinema viene fruito in una dimensione esclusivamente privata. Si tratta, dunque, di una figura rivoluzionaria, che ha saputo ribellarsi ai ruoli cui le donne sono relegate.
Presentato al Festival di Venezia nel 2012 e nominato ai Bafta Awards, il film è stato patrocinato da Amnesty Italia per i temi trattati e il modo di parlare della condizione femminile.

Un appuntamento assolutamente da non perdere: il 14 marzo alle 21.00 in prima tv su Sky Cinema Cult va in onda La bicicletta verde.

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