"Into Darkness Star Trek", tutti pazzi per Khan

Cinema
Ricardo Montalbán e Benedict Cumberbatch nei panni del temibile Khan
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Arriva in prima visione su Sky Cinema 1 lunedì 27 gennaio alle 21.10, il nuovo film della saga decennale legata alle avventure del Capitano Kirk e della sua astronave Enterprise con un nuovo e temibile "cattivo". Scoprite chi è

Su Sky Cinema 1 arriva in prima visione tv il nuovo giocattolo fantascientifico di J. J. Abrams ( il 27 gennaio alle 21.10) ovvero "Into Darkness - Star Trek". Il film, oltre ad essere un perfetto meccanismo cinematografico equilibrato e soprattutto divertente, ha al suo interno una giovane stella o meglio, visto il personaggio, il suo attraente e insieme spaventoso buco nero: John Harrison, nome fittizio di Khan, uno degli antagonisti dell'Enterprise più famosi della serie televisiva originale interpretato egregiamente da Benedict Cumberbatch.

Ma chi è veramente Khan (Noonien Singh) ? E' un superuomo, una macchina da guerra, creata dagli uomini stessi, che tuttavia è diventata una minaccia per la nostra specie e l'intera Federazione. Un malvagio che l’equipaggio del Capitano Kirk dovrà sconfiggere; un uomo capace di provocare da solo una distruzione di massa ma che agisce per un fine oscuro e un principio al quale si ispirano tutte le sue azioni. Le sue intenzioni partono da un concetto di lealtà, ma le sue azioni sono violente, spregevoli e provocano scompiglio. Una complessità emotiva che fa di questo Khan un personaggio più articolato dei suoi predecessori. Infatti, come ogni buon trekker sa, il personaggio del malvagio Khan Noonien Singh è uno dei pilastri su cui si è costruito il mito della saga di Star Trek tanto che alcuni critici si sono spinti addirittura a paragonarlo al Joker di Batman.

Nella serie classica ideata da Gene Roddenberry, Khan è uno dei "Potenziati", termine usato per descrivere un gruppo di persone umane, create tramite risequenziazione del DNA. I primi soggetti erano stati geneticamente modificati nel tardo XX secolo, epoca in cui erano definiti super-uomini. Erano stati progettati per essere più forti, più rapidi, e molto più intelligenti degli altri umani. Ma anche più arroganti tanto che scatenarono le cosidette guerre eugenetiche. Ultimo ad essere sconfitto fu proprio Khan e 84 suoi seguaci che trovarono rifugio in animazione sospesa sulla nave SS Botany Bay e scomparvero lasciando il sistema solare. Per la cronaca venne sconfitto in un combattimento corpo a corpo con Kirk, e messo sotto processo e condannato al confino su Ceti Alpha V.

Nel 1982 esce nei cinema il secondo film della saga tratta dalla serie tv con il titolo, per l'appunto, L'ira di Khan, considerato a tutt'oggi, come uno dei film meglio riusciti della serie di Star Trek: una trama appassionante, che si ricollega all’episodio della prima stagione Spazio profondo, che scorre via tra adrenalina e suspense, un villain eccezionale, interpretato da un ottimo Ricardo Montalban, effetti speciali d’epoca ma sempre sorprendenti, nonostante il budget fosse stato molto ridotto. Merito soprattutto del regista Nicholas Meyer e della sceneggiattura molto azzeccata. In seguito all'esplosione di Ceti Alfa VI, il sesto pianeta del sistema, l'orbita di Ceti Alpha V cambia, prendendo il posto del pianeta scomparso e questo provoca terremoti e cambiamenti climatici che trasformano il pianeta in un deserto dall'aria irrespirabile a causa del craylon, un gas che forma la maggior parte dell'atmosfera del pianeta. Molti superuomini non sopravvivono al disastro; nei 17 anni seguenti, altri (tra cui la moglie di Khan, Marla) vengono uccisi dall'anguilla di Ceti, una delle poche specie in grado di sopravvivere al cambiamento climatico. Nel 2284 una squadra di ricognizione della USS Reliant scende su Ceti Alfa V e viene catturata. Khan si impossessa della Reliant per vendicarsi di Kirk e cerca di ottenere informazioni sul futuribile Progetto Genesis, che egli riteneva in grado di uccidere Kirk.

Ora è la volta di John Harrison, ovvero il nuovo Khan, che, stando alle tante critiche positive sul personaggio, è sicuramente stato all'altezza dei cattivissimi predecessori. Vedere il film per credere.

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