Sapessi com'è strano sentirsi uno Jedi a Milano
CinemaDal 1° al 6 gennaio Sky Cinema Hits usa la Forza e si trasforma in Sky Cinema Star Wars. Nel frattempo, c'è chi ha fatto di Guerre Stellari una passione di vita e si dedica a convention ed esibizioni. Ecco i veri eroi della saga creata da George Lucas.
di Marco Agustoni
Dal 1° al 6 gennaio, su Sky Cinema Hits (canale 304), per l'occasione trasformato in Sky Cinema Star Wars HD, vedremo guerrieri cimentarsi con la spada laser, astronavi fronteggiarsi in battaglie spaziali, eroi fare gli eroi e cattivi fare quello che gli viene meglio, ovvero i cattivi. Nel frattempo, però, abbiamo incontrato Jedi, Sith, imperiali e ribelli nella vita reale, più precisamente al Museo del Manifesto Cinematografico di Milano, dove fino al 7 febbraio sarà esposta una delle più importanti collezioni di memorabilia di Guerre Stellari in Italia. Il 7 dicembre, per la festività del patrono meneghino Sant'Ambrogio, alcuni dei più conosciuti performer e figuranti di Star Wars del Paese sono accorsi sul luogo. Li abbiamo incontrati per voi ( qui trovate tutte le foto).
501st Legion e Rebel Legion, gruppi ufficiali di costuming con il marchio di approvazione della Lucas Film, e i ragazzi di Jedi Generation, specializzati in combattimenti con la spada laser, hanno affollato il Museo assieme a un pubblico di curiosi. Lo spettacolo è pittoresco, perché magari un minuto prima ti trovi affianco una riproduzione a grandezza naturale di D3BO, poi ti giri e c'è Darth Vader. Pensi che sia anche lui una statua, e invece sorpresa, si muove minaccioso verso di te. Temi di essere spacciato, ma per fortuna ti accorgi che la sala è piena di Jedi. Di sicuro non gliela faranno passare liscia!
Oltre che ammirarli mentre sfilano o si esibiscono con la loro spada laser, è bello fermarli un attimo, questi uomini, donne e ragazzini vestiti di tutto punto, con un'attenzione estrema al realismo, per cercare di farti spiegare la loro passione. La prima cosa che impari, è che il termine "cosplayer" gli sta un po' strettino. Innanzitutto i cosplayer si limitano a vestirsi come i personaggi di film, fumetti e serie tv. I figuranti di oggi, invece, curano ogni minimo dettaglio sia del loro aspetto che del loro portamento. In aggiunta, molti non si limitano a questo, ma sono dei veri e propri performer, degli atleti che si perfezionano per anni nell'arte del combattimento Jedi.
Ce lo spiega Emanuele Terzano, maestro del gruppo Jedi Generation, che si presenta agghindato da Darth Maul, ma al di là dell'aspetto minaccioso si rivela molto gentile. "Il nostro è un vero spettacolo, con acrobatica, spade e via dicendo. Puntiamo più sul fattore atletico e ci alleniamo tutte le settimane. L'impegno è parecchio, alcuni dei ragazzi hanno cominciato il corso da due mesi e hanno già fatto quindici spettacoli, tra discoteche ed eventi". Eventi che non si svolgono sempre in ambienti congeniali: "Dobbiamo essere pronti a fare volteggi e capriole su qualsiasi terreno - sul porfido, su asfalto - perché ci esibiamo ovunque".
La domanda è d'obbligo: cosa rende Guerre Stellari così speciale, tanto da essere diventato un culto, rispetto ad altre produzioni? Emanuele non ha dubbi: "È quasi una forma di pensiero, una religione. È il Male contro il Bene. Ma le cose non sono così nette come sembrano, tutto si intreccia, come nel mondo di oggi". Parlando di questioni più semplici, ci rivela di avere amato in particolar modo l'Episodio III, La vendetta dei Sith, perché è quello con i combattimenti più spettacolari, mentre se potesse, gli piacerebbe incontrare Ray Park, l'attore che ha interpretato Darth Maul.
Su Park è d'accordo con lui un il suo allievo Andrea Ioanna, vestito da Sith perché, ci spiega, "preferisce il Lato Oscuro della Forza". Il motivo è presto detto: "Nei film e nei cartoni animati ho sempre guardato gli antagonisti, i cattivi che cercano di conquistare il mondo". Insomma, occhio se lo incontrate per strada. Chi invece non ha bisogno di sognare, per sperare di conoscere di persona i protagonisti di Star Wars, è Amedeo Tecchio, comandante della base italiana della Rebel Legion, che ha avuto modo di trovarsi faccia a faccia con molti degli attori che hanno fatto la storia di Guerre Stellari.
"Ho 52 anni, quando vidi Guerre Stellari al cinema ne avevo 16 e il film mi lasciò un segno indelebile. Nel tempo ho portato avanti questa passione e raccolto un piccolo museo (ndA: per "piccolo" intende una collezione di 15.000 oggetti) dedicato a Star Wars". C'è il suo zampino sia nella Legione 501 che in quella ribelle. Insomma, ha fatto la storia della saga in Italia, sia nel Male che nel Bene. Lui è uno della "vecchia scuola", perciò preferisce la Trilogia originale, quella che oggi comprende gli Episodi IV, V e VI. Definisce la sua una passione come tutte le altre, "come la pesca, o il modellismo". Può darsi. Quel che è certo è che è riuscito a portarla a un livello successivo.
Come ha ricordato Amedeo, dall'uscita di Una nuova speranza sono passati più di quarant'anni. Eppure, nel Museo non si accalcano solo attempati nostalgici. Anzi, l'età anagrafica è sbilanciata nettamente verso i ventenni e ci sono anche tanti bambini accompagnati dai genitori (o viceversa?) che si perdono tra i modellini o si fermano a giocare alla postazione di Angry Birds Star Wars. Insomma, sembra proprio che il franchise di Guerre Stellari sia destinato a durare ancora a lungo, e in questo l'imminente arrivo della nuova Trilogia, che sarà aperta nel 2015 dall' Episodio VII, giocherà di certo un ruolo fondamentale. Ora che avete scoperto che ci sono Jedi e Sith anche a Milano e in tutta Italia, non vi resta che scegliere: da quale Lato della Forza vi volete schierare?
Dal 1° al 6 gennaio, su Sky Cinema Hits (canale 304), per l'occasione trasformato in Sky Cinema Star Wars HD, vedremo guerrieri cimentarsi con la spada laser, astronavi fronteggiarsi in battaglie spaziali, eroi fare gli eroi e cattivi fare quello che gli viene meglio, ovvero i cattivi. Nel frattempo, però, abbiamo incontrato Jedi, Sith, imperiali e ribelli nella vita reale, più precisamente al Museo del Manifesto Cinematografico di Milano, dove fino al 7 febbraio sarà esposta una delle più importanti collezioni di memorabilia di Guerre Stellari in Italia. Il 7 dicembre, per la festività del patrono meneghino Sant'Ambrogio, alcuni dei più conosciuti performer e figuranti di Star Wars del Paese sono accorsi sul luogo. Li abbiamo incontrati per voi ( qui trovate tutte le foto).
501st Legion e Rebel Legion, gruppi ufficiali di costuming con il marchio di approvazione della Lucas Film, e i ragazzi di Jedi Generation, specializzati in combattimenti con la spada laser, hanno affollato il Museo assieme a un pubblico di curiosi. Lo spettacolo è pittoresco, perché magari un minuto prima ti trovi affianco una riproduzione a grandezza naturale di D3BO, poi ti giri e c'è Darth Vader. Pensi che sia anche lui una statua, e invece sorpresa, si muove minaccioso verso di te. Temi di essere spacciato, ma per fortuna ti accorgi che la sala è piena di Jedi. Di sicuro non gliela faranno passare liscia!
Oltre che ammirarli mentre sfilano o si esibiscono con la loro spada laser, è bello fermarli un attimo, questi uomini, donne e ragazzini vestiti di tutto punto, con un'attenzione estrema al realismo, per cercare di farti spiegare la loro passione. La prima cosa che impari, è che il termine "cosplayer" gli sta un po' strettino. Innanzitutto i cosplayer si limitano a vestirsi come i personaggi di film, fumetti e serie tv. I figuranti di oggi, invece, curano ogni minimo dettaglio sia del loro aspetto che del loro portamento. In aggiunta, molti non si limitano a questo, ma sono dei veri e propri performer, degli atleti che si perfezionano per anni nell'arte del combattimento Jedi.
Ce lo spiega Emanuele Terzano, maestro del gruppo Jedi Generation, che si presenta agghindato da Darth Maul, ma al di là dell'aspetto minaccioso si rivela molto gentile. "Il nostro è un vero spettacolo, con acrobatica, spade e via dicendo. Puntiamo più sul fattore atletico e ci alleniamo tutte le settimane. L'impegno è parecchio, alcuni dei ragazzi hanno cominciato il corso da due mesi e hanno già fatto quindici spettacoli, tra discoteche ed eventi". Eventi che non si svolgono sempre in ambienti congeniali: "Dobbiamo essere pronti a fare volteggi e capriole su qualsiasi terreno - sul porfido, su asfalto - perché ci esibiamo ovunque".
La domanda è d'obbligo: cosa rende Guerre Stellari così speciale, tanto da essere diventato un culto, rispetto ad altre produzioni? Emanuele non ha dubbi: "È quasi una forma di pensiero, una religione. È il Male contro il Bene. Ma le cose non sono così nette come sembrano, tutto si intreccia, come nel mondo di oggi". Parlando di questioni più semplici, ci rivela di avere amato in particolar modo l'Episodio III, La vendetta dei Sith, perché è quello con i combattimenti più spettacolari, mentre se potesse, gli piacerebbe incontrare Ray Park, l'attore che ha interpretato Darth Maul.
Su Park è d'accordo con lui un il suo allievo Andrea Ioanna, vestito da Sith perché, ci spiega, "preferisce il Lato Oscuro della Forza". Il motivo è presto detto: "Nei film e nei cartoni animati ho sempre guardato gli antagonisti, i cattivi che cercano di conquistare il mondo". Insomma, occhio se lo incontrate per strada. Chi invece non ha bisogno di sognare, per sperare di conoscere di persona i protagonisti di Star Wars, è Amedeo Tecchio, comandante della base italiana della Rebel Legion, che ha avuto modo di trovarsi faccia a faccia con molti degli attori che hanno fatto la storia di Guerre Stellari.
"Ho 52 anni, quando vidi Guerre Stellari al cinema ne avevo 16 e il film mi lasciò un segno indelebile. Nel tempo ho portato avanti questa passione e raccolto un piccolo museo (ndA: per "piccolo" intende una collezione di 15.000 oggetti) dedicato a Star Wars". C'è il suo zampino sia nella Legione 501 che in quella ribelle. Insomma, ha fatto la storia della saga in Italia, sia nel Male che nel Bene. Lui è uno della "vecchia scuola", perciò preferisce la Trilogia originale, quella che oggi comprende gli Episodi IV, V e VI. Definisce la sua una passione come tutte le altre, "come la pesca, o il modellismo". Può darsi. Quel che è certo è che è riuscito a portarla a un livello successivo.
Come ha ricordato Amedeo, dall'uscita di Una nuova speranza sono passati più di quarant'anni. Eppure, nel Museo non si accalcano solo attempati nostalgici. Anzi, l'età anagrafica è sbilanciata nettamente verso i ventenni e ci sono anche tanti bambini accompagnati dai genitori (o viceversa?) che si perdono tra i modellini o si fermano a giocare alla postazione di Angry Birds Star Wars. Insomma, sembra proprio che il franchise di Guerre Stellari sia destinato a durare ancora a lungo, e in questo l'imminente arrivo della nuova Trilogia, che sarà aperta nel 2015 dall' Episodio VII, giocherà di certo un ruolo fondamentale. Ora che avete scoperto che ci sono Jedi e Sith anche a Milano e in tutta Italia, non vi resta che scegliere: da quale Lato della Forza vi volete schierare?