Looper: due attori per un ruolo

Cinema

In Looper, in onda lunedì 21 ottobre su Sky Cinema 1 HD, Bruce Willis e Joseph Gordon-Levitt interpretano lo stesso personaggio in due diverse fasi della vita. Ma, da Stand By Me a Men in Black III, non sono gli unici.

di Marco Agustoni

In Looper, in onda lunedì 21 ottobre su Sky Cinema 1 HD, Joseph Gordon-Levitt è un killer incaricato di uccidere persone che dal futuro vengono spedite indietro nel tempo fino al "suo" 2044. I problemi cominciano quando si ritrova davanti il se stesso trent'anni più vecchio interpretato da Bruce Willis. Vedere i due attori alle prese in contemporanea con lo stesso ruolo, è un vero spasso. Ma Willis e Gordon-Levitt non sono gli unici divi di Hollywood che hanno interpretato nello stesso film un unico personaggio, preso in diversi momenti della vita: ecco alcuni dei casi più memorabili.

Come Looper, anche il recente Men in Black III pasticcia con i viaggi nel tempo. Questa volta, però, è Will Smith, alias l'agente J, a tornare nel passato alla ricerca del suo burbero collega: il giovane K ha il volto di Josh Brolin, mentre il suo corrispettivo anziano è interpretato, come del resto anche nei due precedenti capitoli, dal grande Tommy Lee Jones. L'originale rimane ineguagliato, ma bisogna riconoscere a Brolin di avere svolto davvero un ottimo lavoro.

Nel prologo de Lo Hobbit vediamo Bilbo Baggins in età avanzata: come nella trilogia de Il signore degli anelli, a calarsi nei panni dello zio di Frodo è Ian Holm. Riesce a essere alla sua altezza Martin Freeman, introdotto al grande pubblico dalla serie tv britannica Sherlock e oggi impegnato a recitare nel ruolo del giovane Bilbo in viaggio verso la montagna del drago Smaug.

Un giovanissimo Wil Wheaton (lo avrete sicuramente visto da grande in Star Trek: Next Generation o The Big Bang Theory) è Gordie Lachance in Stand By Me, film di Rob Reiner tratto da un romanzo di Stephen King. Gordie non è solo uno dei quattro ragazzini che vanno alla ricerca di un cadavere nel bosco, ma è anche, molti anni più tardi, lo scrittore che narra l'intera vicenda. La sua versione adulta ha il volto di Richard Dreyfuss.

Vedere Albert Finney interpretare un Ed Bloom in punto di morte in Big Fish, per poi ritrovarlo nella sua versione giovanile, nei racconti dell'uomo a suo figlio, con le fattezze fresche di Ewan McGregor, ha un che di commovente. E davanti all'entusiasmo di questo personaggio straordinario, viene quasi voglia di credere alle improbabili storie a base di streghe e pesci giganti del film di Tim Burton.

Il ruolo della giovane e dell'anziana Rose nel kolossal Titanic ha fruttato una candidatura all'Oscar a entrambe le sue interpreti: da un lato Kate Winslet come Miglior attrice protagonista, dall'altro Gloria Stuart come Miglior attrice non protagonista. Nessuna delle due dive è riuscita ad aggiudicarsi l'ambita statuetta, ma considerato che il film di James Cameron se ne è portate a casa ben undici, non ci si può proprio lamentare.

È difficile immaginare che gli eroi raccontati sul grande schermo siano mai stati dei ragazzi inesperti. Per questo, trovare una loro degna controparte giovanile è una faccenda delicata. Affronta il compito con stile River Phoenix in Indiana Jones e l'ultima crociata, dove nel prologo si guadagna il cappello che diventerà uno dei marchi di fabbrica dell'archeologo interpretato da Harrison Ford.

Zachary Quinto ha accettato il rischiosissimo ruolo di Spock nel reboot di Star Trek a opera di J. J. Abrams. Il giovane attore, divenuto celebre come Sylar nella serie tv Heroes, ha però centrato l'obiettivo e ha anche avuto la benedizione dello Spock originale, ovvero il grandissimo Leonard Nimoy, che appare in un cameo nei panni del vulcaniano in età ormai avanzata.

Nello struggente Le pagine della nostra vita, James Garner e Gena Rowlands interpretano una coppia che si ritrova a condividere la vecchiaia. Lui, Duke, racconta a lei, Allie, di come è avvenuto il loro incontro in giovane età. Da ragazzi, hanno il volto di Ryan Gosling e Rachel McAdams. Quattro ottimi attori e lacrime assicurate.

Per chi invece non se ne fosse accorto, in C'era una volta in America di Sergio Leone, Deborah da bambina è interpretata da una Jennifer Connelly ai primi passi. Ma la sua performance nei panni dell'amata di Noodles riesce addirittura a offuscare quella di Elizabeth McGovern, che interpreta il personaggio in età adulta.

Per chiudere, è doveroso portare anche un esempio interamente italiano, ovvero il commovente La prima cosa bella di Paolo Virzì. La freschezza della giovane Anna, mamma di Bruno e Valeria, non si perde neanche quando in tarda età questa si ammala di cancro. E le due diverse interpreti, Micaela Ramazzotti e Stefania Sandrelli, contribuiscono in egual misura a costruire un personaggio memorabile.

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