Giovedì 24 ottobre va in onda su Sky Cinema 1 l'ultimo film di Andrew Dominik, dove Pitt veste i panni di un killer a pagamento che deve rintracciare tre rapinatori improvvisati. Un noir bagnato dalla pioggia che racconta a suo modo la crisi finanziaria.
“Io vivo in America e in America tu sei solo. L'America non è una nazione, è soltanto affari. E adesso pagami!”. Per parlare di
Cogan – Killing Them Softly è meglio cominciare dalla fine, dalla battuta che dà senso a tutto il film e ne esplicita chiave di lettura e intenti critici.
Ha i tratti del pulp, l’ultimo film di Andrew Dominik. Brad Pitt interpreta Jackie Cogan, killer al soldo della mafia con l’incarico di regolare i conti con tre sprovveduti rapinatori che hanno deciso di saccheggiare il tavolo di poker sbagliato.
Sotto la pioggia battente di New Orleans si consumano pestaggi e omicidi, questi ultimi addirittura "dolci", a prestar fede alle parole di Cogan che, da bravo professionista, ha il suo metodo.
Il regista Andrew Dominik affronta a modo suo il racconto della crisi americana, mostrandone gli effetti sul mondo della criminalità organizzata. Anzi, come ha spiegato Dominik durante una conferenza stampa a Cannes, il mondo dei gangster è, paradossalmente, quello più onesto, visto che tutto gira intorno al denaro e nessuno lo nasconde. Il mondo criminale dunque mette a nudo l’America e ne esplicita le fondamenta capitalistiche, dissacrando addirittura il mito dei padri fondatori.
Non sono solo le tematiche ad essere schiette, ma anche i dialoghi; e la fotografia, a tratti ruvida e granulosa, dipinge il mondo di Cogan in modo ancor più brutale.
Oltre a Brad Pitt e Ray Liotta, spicca nel cast la presenza del compianto James “Soprano” Gandolfini, che con pochi minuti sullo schermo riesce comunque a delineare tratti e caratteristiche di un personaggio che all’attività di killer affianca i piaceri delle donne e dell’alcol.
Per chi ama esplorare il lato oscuro degli Stati Uniti, l'appuntamento con Cogan, previsto per Giovedì 24 ottobre su Sky Cinema 1, è da non perdere.
Ha i tratti del pulp, l’ultimo film di Andrew Dominik. Brad Pitt interpreta Jackie Cogan, killer al soldo della mafia con l’incarico di regolare i conti con tre sprovveduti rapinatori che hanno deciso di saccheggiare il tavolo di poker sbagliato.
Sotto la pioggia battente di New Orleans si consumano pestaggi e omicidi, questi ultimi addirittura "dolci", a prestar fede alle parole di Cogan che, da bravo professionista, ha il suo metodo.
Il regista Andrew Dominik affronta a modo suo il racconto della crisi americana, mostrandone gli effetti sul mondo della criminalità organizzata. Anzi, come ha spiegato Dominik durante una conferenza stampa a Cannes, il mondo dei gangster è, paradossalmente, quello più onesto, visto che tutto gira intorno al denaro e nessuno lo nasconde. Il mondo criminale dunque mette a nudo l’America e ne esplicita le fondamenta capitalistiche, dissacrando addirittura il mito dei padri fondatori.
Non sono solo le tematiche ad essere schiette, ma anche i dialoghi; e la fotografia, a tratti ruvida e granulosa, dipinge il mondo di Cogan in modo ancor più brutale.
Oltre a Brad Pitt e Ray Liotta, spicca nel cast la presenza del compianto James “Soprano” Gandolfini, che con pochi minuti sullo schermo riesce comunque a delineare tratti e caratteristiche di un personaggio che all’attività di killer affianca i piaceri delle donne e dell’alcol.
Per chi ama esplorare il lato oscuro degli Stati Uniti, l'appuntamento con Cogan, previsto per Giovedì 24 ottobre su Sky Cinema 1, è da non perdere.