Flight, la recensione

Cinema

Lunedì 14 ottobre va in onda su Sky Cinema 1 HD il primo lungometraggio live di Robert Zemeckis dai tempi di Cast Away, in cui Denzel Washington è un pilota con il vizio dell'alcol che compie un miracoloso atterraggio. Un film da non perdere.

di Marco Agustoni

"Mi chiamo Whip e ho un problema con l'alcol". Chissà quante volte, in un pertugio nascosto del proprio Io, pieno come tutto il resto di spiriti e di droghe, il capitano Whip Whitaker ha desiderato pronunciare la fatidica frase. Ma il comandante di aerei di linea protagonista di Flight, primo film live action di Robert Zemeckis dopo dodici anni di motion capture, è troppo pieno di sé per lasciare spazio alla sincerità, per cui al momento di imbarcarsi su quel fatidico volo in direzione di Atlanta decide di fare il pieno di vodka e cocaina.

Ma, gli va riconosciuto, Whip è uno che regge bene, perché quando un apparente guasto provoca la picchiata del pesante velivolo, riesce a mantenere il sangue freddo e compie una manovra spericolata, facendo planare l'aereo in volo rovesciato, fino a raddrizzarlo e farlo atterrare in un campo quasi deserto. Le vittime ci sono, ma sono pochissime rispetto alla gravità della situazione. Whip si risveglia in un letto d'ospedale da eroe, tutti vogliono parlare con lui. Ma c'è un piccolo particolare: le analisi compiute durante il suo stato di incoscienza, che rivelano un'abbondante presenza di alcol e stupefacenti nel sangue.

È in ospedale che il personaggio interpretato da Denzel Washington incrocia il suo cammino con la rossa tossica Nicole, la cui passione non a caso era stata presentata poche scene prima sulle note di Under the Bridge dei Red Hot Chili Peppers, canzone in cui Anthony Kiedis racconta i suoi trascorsi con l'eroina. Ed è lì che prende il via la vicenda che Zemeckis vuole raccontare, a dispetto della spettacolare sequenza dell'incidente aereo, che non è il fulcro, bensì il semplice momento scatenante della narrazione.

Il trucco di Robert Zemeckis sta proprio qui, nel convincere lo spettatore che lo schianto del volo di linea sia la tragedia, quando in realtà il vero disastro (esistenziale più che fisico) deve ancora cominciare. O meglio, è già cominciato, perché il comandante Whip ha iniziato la sua caduta libera molto tempo prima. Ed è su Denzel Washington che si fonda Flight, piuttosto che sugli effetti speciali di cui Zemeckis è maestro. L'attore è il suo effetto speciale, con un'interpretazione a tratti esuberante, a tratti dimessa e ciancicata, che gli è valsa una nomination come miglior attore agli Oscar e ai Golden Globe.

Il resto del cast gli balla attorno, con Kelly Reilly nel ruolo della già citata Nicole, John Goodman, il cui tema musicale è Sympathy for the Devil dei Rolling Stones, nei panni dell'amico balordo, Don Cheadle in quelli dell'avvocato Lang e Melissa Leo del capo delle investigazioni Ellen Block. E la maestria della sceneggiatura e della regia consiste proprio nel non concedere alcuna indulgenza al personaggio di Whip, che è sì un eroe, ma è a suo modo anche meschino. Che ha cuore, ma lo ha gonfio di rimorso. 

Flight si fa vedere prima con i pop corn in mano e lo spirito guardone da disaster movie, poi con la partecipazione accorata che si prova nel fare il tifo per un personaggio che, al netto dei suoi pregi e dei suoi difetti, non si può non ammirare. L'occasione per vedere Zemeckis e Washington all'opera l'avete lunedì 14 ottobre alle 21.10, quando il film andrà in onda su Sky Cinema 1 HD.

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