Mercoledì 2 ottobre va in onda in prima serata su Sky Cinema 1 HD il film di Garrone premiato a Cannes con il Grand Prix Speciale della Giuria. Protagonista è Luciano, pescivendolo la cui vita verrà stravolta dal sogno di partecipare a un reality show.
Tra le parole
reality, che dà il titolo all'ultimo film di Garrone, e
realtà c'è
uno scarto semantico non indifferente. Non tutti colgono la differenza, e allora il reality, con i suoi colori ipersaturi e sgargianti, alla realtà si sovrappone, ne corrompe pian piano essenze e tonalità, plasma vite secondo forme e tempi catodici.
E Matteo Garrone, che a Cannes si è aggiudicato il Grand Prix Speciale della Giuria, racconta proprio questo. Non è il primo e non sarà l’ultimo cineasta a ingaggiare uno scontro con la peggiore televisione e a cercare di dimostrare come l’occhio della macchina da presa sia, proprio perché frutto di un attento ritaglio del reale, più efficace e realistico di qualsiasi reality show (nonostante a Cinecittà venga riservata un'inquadratura piuttosto amara).
Il protagonista Luciano, interpretato dall’ergastolano e galeotto Aniello Arena, privo degli strumenti necessari per distinguere lo scarto di cui sopra, è la vittima più clamorosa di questo meccanismo.
Luciano vive in un contesto dove gli abiti della festa sono intessuti di lustrini e paillettes, e l’ospite d’onore, atteso, ammirato, adorato, non può essere altri che uno dei partecipanti al Grande Fratello. Luciano sente che la Casa ( Big House era il titolo di lavorazione del film), a ben pensarci più orribile di quella di Sam Raimi, è il posto adatto per lui, l’unico in cui è possibile esprimere se stesso. E con una determinazione che non si può scalfire, insegue il suo sogno fino alle più grottesche conseguenze.
Per raccontare questo contrasto Garrone si affida alla fotografia del bravo e compianto Marco Onorato, premiato col David di Donatello, che gioca con i colori accesi dell’universo televisivo e le tinte spoglie di una realtà non di rado squarciata da sovraesposizioni figlie del neorealismo.
Alexandre Desplat, d’altro canto, confeziona una colonna sonora le cui sonorità tra il fiabesco e l'incubo allucinato accentuano l’aura surreale suggerita da Sorrentino.
Reality va in onda su Sky Cinema 1 HD mercoledì 2 ottobre alle 21.10.
E Matteo Garrone, che a Cannes si è aggiudicato il Grand Prix Speciale della Giuria, racconta proprio questo. Non è il primo e non sarà l’ultimo cineasta a ingaggiare uno scontro con la peggiore televisione e a cercare di dimostrare come l’occhio della macchina da presa sia, proprio perché frutto di un attento ritaglio del reale, più efficace e realistico di qualsiasi reality show (nonostante a Cinecittà venga riservata un'inquadratura piuttosto amara).
Il protagonista Luciano, interpretato dall’ergastolano e galeotto Aniello Arena, privo degli strumenti necessari per distinguere lo scarto di cui sopra, è la vittima più clamorosa di questo meccanismo.
Luciano vive in un contesto dove gli abiti della festa sono intessuti di lustrini e paillettes, e l’ospite d’onore, atteso, ammirato, adorato, non può essere altri che uno dei partecipanti al Grande Fratello. Luciano sente che la Casa ( Big House era il titolo di lavorazione del film), a ben pensarci più orribile di quella di Sam Raimi, è il posto adatto per lui, l’unico in cui è possibile esprimere se stesso. E con una determinazione che non si può scalfire, insegue il suo sogno fino alle più grottesche conseguenze.
Per raccontare questo contrasto Garrone si affida alla fotografia del bravo e compianto Marco Onorato, premiato col David di Donatello, che gioca con i colori accesi dell’universo televisivo e le tinte spoglie di una realtà non di rado squarciata da sovraesposizioni figlie del neorealismo.
Alexandre Desplat, d’altro canto, confeziona una colonna sonora le cui sonorità tra il fiabesco e l'incubo allucinato accentuano l’aura surreale suggerita da Sorrentino.
Reality va in onda su Sky Cinema 1 HD mercoledì 2 ottobre alle 21.10.