Sabato 7 settembre alle 21.00 va in onda in prima visione su Sky Cinema Cult l'ultima opera di William Friedkin. Matthew McConaughey, Emile Hirsch e Juno Temple sono i tre grandi interpreti di una storia che sprofonda in una spirale di surreale violenza.
Prendete una famiglia che vive nel profondo Texas tra roulette e catapecchie in lamiera. Il capofamiglia è un uomo grande e grosso ma non troppo sveglio che, dopo aver mollato la moglie, si è messo con una mora che non ha problemi nell’aprire la porta di casa senza mutande.
Il figlio di lui è un giovane spacciatore di mezza tacca immerso nei debiti fino al collo, che qualcuno potrebbe spezzargli se si ostina a non pagare. Poi c’è Dottie, una ragazzina bionda dall’aria innocente e un po’ smarrita, in balia delle scelte non esattamente irreprensibili dei famigliari.
Se pensate che c’è di mezzo un poliziotto, e che quel poliziotto lavora come killer a contratto, avrete un quadro abbastanza preciso di che cosa vi aspetta in Killer Joe, ultimo lavoro di William Friedkin, recentemente premiato a Venezia con il Leone d’Oro alla carriera.
Il regista de L’Esorcista dimostra di non aver perso il tocco degli anni migliori, anzi. A una regia essenziale, limata in tanti anni di carriera e aiutata anche dall’asciuttezza del testo teatrale di origine, aggiunge degli esuberi di violenza squisitamente pulp. L'impatto di queste è dovuto proprio a Friedkin, che gestisce con grande maestria le scene d’interni, in un accumulo di tensione dove l’esplosione finale è quasi liberatoria.
Se si pensa che il poco rassicurante Killer Joe del titolo è interpretato da Matthew McConaughey, finora condannato alla commedia romantica, si capisce come questo noir in salsa pulp sia un film sorprendente sotto ogni aspetto, a partire dalla trama che piazza al momento giusto un bel paio di colpi di scena.
Un film da non perdere, solidissima prova di grande cinema da parte di un maestro che, come un vecchio leone (d'oro), sa ancora quando assestare la zampata decisiva.
In onda il 7 settembre alle 21.00 su Sky Cinema Cult.
Il figlio di lui è un giovane spacciatore di mezza tacca immerso nei debiti fino al collo, che qualcuno potrebbe spezzargli se si ostina a non pagare. Poi c’è Dottie, una ragazzina bionda dall’aria innocente e un po’ smarrita, in balia delle scelte non esattamente irreprensibili dei famigliari.
Se pensate che c’è di mezzo un poliziotto, e che quel poliziotto lavora come killer a contratto, avrete un quadro abbastanza preciso di che cosa vi aspetta in Killer Joe, ultimo lavoro di William Friedkin, recentemente premiato a Venezia con il Leone d’Oro alla carriera.
Il regista de L’Esorcista dimostra di non aver perso il tocco degli anni migliori, anzi. A una regia essenziale, limata in tanti anni di carriera e aiutata anche dall’asciuttezza del testo teatrale di origine, aggiunge degli esuberi di violenza squisitamente pulp. L'impatto di queste è dovuto proprio a Friedkin, che gestisce con grande maestria le scene d’interni, in un accumulo di tensione dove l’esplosione finale è quasi liberatoria.
Se si pensa che il poco rassicurante Killer Joe del titolo è interpretato da Matthew McConaughey, finora condannato alla commedia romantica, si capisce come questo noir in salsa pulp sia un film sorprendente sotto ogni aspetto, a partire dalla trama che piazza al momento giusto un bel paio di colpi di scena.
Un film da non perdere, solidissima prova di grande cinema da parte di un maestro che, come un vecchio leone (d'oro), sa ancora quando assestare la zampata decisiva.
In onda il 7 settembre alle 21.00 su Sky Cinema Cult.
