Sky ha intervistato Luciano Stella e Alessandro Rak, rispettivamente produttore e regista del film d'animazione che ha convinto pubblico e critica portando sul grande schermo una Napoli mai vista prima.
Uno degli errori più grossi che si possono commettere quando si parla di animazione, è considerarla come un genere d’intrattenimento rivolto esclusivamente ai più piccoli.
Un pregiudizio soprattutto occidentale, e ancor più italiano. A differenza dei giapponesi (rappresentati a Venezia dal mostro sacro Miyazaki), che invece considerano i cartoni animati al pari delle altre forme artistiche.
A cambiare le cose ci prova la MAD Entertainment, capitanata dal produttore Luciano Stella che porta a Venezia L’arte della felicità, diretto dal talentuoso Alessandro Rak.
È possibile un film d’animazione per adulti? Certo che sì, basta pensare a fenomeni come Persepolis o Valzer per Bashir. La sfida consiste nel rompere quel muro di diffidenza innalzato dal pubblico e dalla critica meno illuminata. L’arte della felicità sembra però avere aperto una breccia importante, considerando i riscontri molto positivi della critica.
Ma di che cosa parla L’arte della felicità? Come spiegano Luciano Stella e Alessandro Rak, il film è un viaggio attraverso le strade di una Napoli mai così visionaria e cupa, a tratti quasi apocalittica, battuta dalla pioggia e dai lapilli del Vesuvio. Protagonista della storia è Sergio, un autista che, ricevuta la notizia di un grave lutto famigliare, vagherà per la città partenopea alla ricerca di luoghi e persone da cui ricominciare, riflettendo sulla vita e sulla morte.
Al tema suggestivo si unisce un aspetto visivo di grande impatto e altissima qualità, che fa davvero ben sperare nei talenti artistici che hanno lavorato al film.
La speranza è che anche il grande pubblico possa poter vedere presto in sala quest’opera così affascinante.
Vi lasciamo al trailer e alle parole del regista Alessandro Rak:
Un pregiudizio soprattutto occidentale, e ancor più italiano. A differenza dei giapponesi (rappresentati a Venezia dal mostro sacro Miyazaki), che invece considerano i cartoni animati al pari delle altre forme artistiche.
A cambiare le cose ci prova la MAD Entertainment, capitanata dal produttore Luciano Stella che porta a Venezia L’arte della felicità, diretto dal talentuoso Alessandro Rak.
È possibile un film d’animazione per adulti? Certo che sì, basta pensare a fenomeni come Persepolis o Valzer per Bashir. La sfida consiste nel rompere quel muro di diffidenza innalzato dal pubblico e dalla critica meno illuminata. L’arte della felicità sembra però avere aperto una breccia importante, considerando i riscontri molto positivi della critica.
Ma di che cosa parla L’arte della felicità? Come spiegano Luciano Stella e Alessandro Rak, il film è un viaggio attraverso le strade di una Napoli mai così visionaria e cupa, a tratti quasi apocalittica, battuta dalla pioggia e dai lapilli del Vesuvio. Protagonista della storia è Sergio, un autista che, ricevuta la notizia di un grave lutto famigliare, vagherà per la città partenopea alla ricerca di luoghi e persone da cui ricominciare, riflettendo sulla vita e sulla morte.
Al tema suggestivo si unisce un aspetto visivo di grande impatto e altissima qualità, che fa davvero ben sperare nei talenti artistici che hanno lavorato al film.
La speranza è che anche il grande pubblico possa poter vedere presto in sala quest’opera così affascinante.
Vi lasciamo al trailer e alle parole del regista Alessandro Rak: