Il terzo tempo: viaggio nel mondo del rugby

Cinema

Arriva su Sky Cinema 1, martedì 17 marzo alle 21.10 il dramma agonistico di Enrico Maria Artale. Un film sul mondo della palla ovale che  racconta come il riscatto sociale passi anche per un campo da gioco. Con Stefania Rocca.

Possono lo sport e in particolare il rugby rappresentare una strada per il riscatto sociale? Sembra proprio di sì, almeno per Enrico Maria Artale, giovane regista de "Il Terzo Tempo”, film che Sky Cinema 1, manderà in onda, in prima visionemartedì 17 marzo alle 21.10

Protagonista del film è Samuel, adolescente con alle spalle una storia difficile fatta di continui episodi di micro delinquenza, che dopo l’ennesima condanna viene inserito in un programma di recupero presso un’azienda agricola. Qui conosce Vincenzo, operatore sociale e allenatore di una squadra di rugby che accoglierà Samuel, nonostante il suo carattere schivo e silenzioso, poco incline a quella condivisione di cui uno spogliatoio si alimenta.

All’interno della pellicola sono presenti quattro partite, ciascuna delle quali colta con differente sguardo estetico, e che corrispondono ad altrettanti momenti del processo di redenzione, condotto sul doppio binario della comprensione del gioco e della auto-comprensione di sé. Perché, in fondo, una partita dice molto di te, dei tuoi limiti e delle tue forze, e di quanto vuoi contare su chi ti sostiene. E perché, ancora più in fondo, tutti noi abbiamo accolto e giocato accanto ad un Samuel.

Il regista Enrico Maria Artale non è nuovo al mondo del rugby. Infatti aveva già affrontato il tema in un documentario dal titolo “I Giganti dell’Aquila" girato nei mesi successivi al 6 aprile 2009, data della scossa che ha distrutto l’Aquila e dintorni causando più di 300 vittime (tra cui Lorenzo Sebastiani, rugbista a cui è dedicato un Memorial giunto alla sua terza edizione), e che documentava per l'appunto l’impegno profuso dai giocatori aquilani nell’aiutare la città e nel portare a termine la stagione sportiva.

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