Robert De Niro compie 70 anni. Sabato 17 agosto Sky Cinema Cult festeggia la sua carriera riproponendo alcune pellicole che hanno esaltato il suo talento: Gli Intoccabili, Innamorarsi, Jackie Brown, Taxi Driver e C'era una volta in America.
di
Matteo Mazzuca
Scattare una fotografia, girare un film. Secondo alcuni, due stratagemmi per sottrarre attimi di presente al tempo e consegnarli all’immortalità. Ma il tempo passa comunque. Trascorre, logora, cancella.
E quando verrà il giorno (speriamo mai) in cui l’Arte del cinema morirà, un giorno in cui i sogni di Hollywood saranno polvere e le cinematografie di tutto il mondo cesseranno il loro brulichio, allora quel giorno condannerà molti al perpetuo oblio. Nei pensieri e nelle parole di un'umanità remota rimarrà spazio solo per i più grandi.
E tra i più grandi ci sarà Robert de Niro. Nato il 18 agosto 1943, l’attore di origini italo-americane taglia in questi giorni il traguardo dei 70 anni, trenta dei quali trascorsi nel firmamento delle stelle più luminose.
Tutto cominciò nel 1973 con Mean Streets, film che avrebbe dato il via a un sodalizio che ha segnato la storia del cinema. Tra De Niro e Martin Scorsese, infatti, si generò un’alchimia irrepetibile e straordinaria che diede vita a sette film, tutti indimenticabili, le cui punte di diamante sono senza dubbio Taxi Driver (in onda il 17 agosto su Sky Cinema Cult alle 19.05) e Toro Scatenato. Due film sofferti e vissuti fino in fondo sia dal regista che dall’attore, che oscilla tra la determinazione folle e oscura di Travis Bickle e la rabbia autodistruttiva di Jake LaMotta. E quest’ultimo ruolo gli valse il secondo Oscar.
Perché il primo, De Niro, lo vinse dieci anni prima, quando si accollò un personaggio che, nella sua versione più anziana, era stato immortalato da un’altra leggenda, Marlon Brando. Stiamo parlando, è chiaro, di Don Vito Corleone.
Non sarà la prima volta in cui De Niro vestirà i panni del mafioso, anzi. La sua galleria di interpretazioni è ricca di malavitosi, a volte piccoli e psicotici come il Louis di Jackie Brown (il 17 agosto su Sky Cinema Cult alle 16.30), a volte di prima grandezza come Al Capone, che De Niro interpreta ne Gli Intoccabili (il 17 agosto su Sky Cinema Cult alle 12.40).
Ma “il talento sta nelle scelte”, afferma l’attore di origini molisane, e De Niro è stato sempre molto attento nell’evitare che un certo tipo di personaggio gli si incollasse addosso. Così, di tanto in tanto, si è concesso delle incursioni in commedie e film romantici, dimostrando una volta di più la sua versatilità. Innamorarsi, che va in onda il 17 agosto su Sky Cinema Cult alle 14.40 e vede sullo schermo anche Meryl Streep, ne è la prova.
Decine di altri ruoli meriterebbero una citazione, ma per omaggiare quello che forse più di tutti è l’Attore per antonomasia, la cosa migliore da fare è riguardarsi le sue performance.
L’occasione per chiudere in crescendo ce la dà in prima serata Sky Cinema Cult il 17 agosto, quando andrà in onda la versione estesa e restaurata di C’era una volta in America, l’ultimo immortale capolavoro di Sergio Leone.
Qui De Niro veste i panni del malavitoso ebreo Noodles, in un racconto monumentale che si snoda maestoso lungo tre decenni, scandito dalle musiche di Ennio Morricone e dal susseguirsi di flashback e flashforward di un film che forse è realtà o forse è un sogno. E quel Tempo di cui parlavamo all’inizio, che i ricordi a volte li dilata a volte li sfilaccia, è il grande protagonista di questo lungometraggio.
Ma il sorriso di Noodles/De Niro che si cristallizza nell'ultimo fotogramma sembra davvero in grado di resistere ai vortici del tempo, così come tutta la sua inestimabile carriera.
Buon compleanno, Bob.
Scattare una fotografia, girare un film. Secondo alcuni, due stratagemmi per sottrarre attimi di presente al tempo e consegnarli all’immortalità. Ma il tempo passa comunque. Trascorre, logora, cancella.
E quando verrà il giorno (speriamo mai) in cui l’Arte del cinema morirà, un giorno in cui i sogni di Hollywood saranno polvere e le cinematografie di tutto il mondo cesseranno il loro brulichio, allora quel giorno condannerà molti al perpetuo oblio. Nei pensieri e nelle parole di un'umanità remota rimarrà spazio solo per i più grandi.
E tra i più grandi ci sarà Robert de Niro. Nato il 18 agosto 1943, l’attore di origini italo-americane taglia in questi giorni il traguardo dei 70 anni, trenta dei quali trascorsi nel firmamento delle stelle più luminose.
Tutto cominciò nel 1973 con Mean Streets, film che avrebbe dato il via a un sodalizio che ha segnato la storia del cinema. Tra De Niro e Martin Scorsese, infatti, si generò un’alchimia irrepetibile e straordinaria che diede vita a sette film, tutti indimenticabili, le cui punte di diamante sono senza dubbio Taxi Driver (in onda il 17 agosto su Sky Cinema Cult alle 19.05) e Toro Scatenato. Due film sofferti e vissuti fino in fondo sia dal regista che dall’attore, che oscilla tra la determinazione folle e oscura di Travis Bickle e la rabbia autodistruttiva di Jake LaMotta. E quest’ultimo ruolo gli valse il secondo Oscar.
Perché il primo, De Niro, lo vinse dieci anni prima, quando si accollò un personaggio che, nella sua versione più anziana, era stato immortalato da un’altra leggenda, Marlon Brando. Stiamo parlando, è chiaro, di Don Vito Corleone.
Non sarà la prima volta in cui De Niro vestirà i panni del mafioso, anzi. La sua galleria di interpretazioni è ricca di malavitosi, a volte piccoli e psicotici come il Louis di Jackie Brown (il 17 agosto su Sky Cinema Cult alle 16.30), a volte di prima grandezza come Al Capone, che De Niro interpreta ne Gli Intoccabili (il 17 agosto su Sky Cinema Cult alle 12.40).
Ma “il talento sta nelle scelte”, afferma l’attore di origini molisane, e De Niro è stato sempre molto attento nell’evitare che un certo tipo di personaggio gli si incollasse addosso. Così, di tanto in tanto, si è concesso delle incursioni in commedie e film romantici, dimostrando una volta di più la sua versatilità. Innamorarsi, che va in onda il 17 agosto su Sky Cinema Cult alle 14.40 e vede sullo schermo anche Meryl Streep, ne è la prova.
Decine di altri ruoli meriterebbero una citazione, ma per omaggiare quello che forse più di tutti è l’Attore per antonomasia, la cosa migliore da fare è riguardarsi le sue performance.
L’occasione per chiudere in crescendo ce la dà in prima serata Sky Cinema Cult il 17 agosto, quando andrà in onda la versione estesa e restaurata di C’era una volta in America, l’ultimo immortale capolavoro di Sergio Leone.
Qui De Niro veste i panni del malavitoso ebreo Noodles, in un racconto monumentale che si snoda maestoso lungo tre decenni, scandito dalle musiche di Ennio Morricone e dal susseguirsi di flashback e flashforward di un film che forse è realtà o forse è un sogno. E quel Tempo di cui parlavamo all’inizio, che i ricordi a volte li dilata a volte li sfilaccia, è il grande protagonista di questo lungometraggio.
Ma il sorriso di Noodles/De Niro che si cristallizza nell'ultimo fotogramma sembra davvero in grado di resistere ai vortici del tempo, così come tutta la sua inestimabile carriera.
Buon compleanno, Bob.