Rimpianti a Hollywood

Cinema
Jim Carrey in Kick-Ass 2
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Non tutti gli attori vanno fieri dei film che hanno fatto. Anzi, proprio come nel recente caso di Jim Carrey con Kick-Ass 2, sono tanti i divi che hanno rinnegato i propri lavori. The Daily Beast ha stilato un elenco.

"Troppo violento". Con queste parole, Jim Carrey si è detto pentito di aver partecipato alle riprese di Kick-Ass 2, in cui interpreta un giustiziere mascherato chiamato Colonnello Stelle e Strisce. Non solo: l'attore ha anche affermato di non voler più supportare in alcun modo la pellicola. Certo, se come è probabile Carrey prima di salire sul set del 2, aveva già visto il primo Kick-Ass, c'è da dire che una buona dose di violenza se la doveva aspettare. Ma ognuno ha il diritto di tornare sui propri passi, e del resto il simpatico Jim non è certo il primo attore a rinnegare il proprio lavoro. Anzi. The Daily Beast ha compilato un elenco dei divi pentiti.

La rassegna di The Daily Beast parte con il caso di sir Alec Guinness, reo di avere snobbato un film intoccabile come Guerre Stellari. Già durante le riprese, infatti, il celebre attore che impersonava il maestro Jedi Obi-Wan Kenobi si lamentava dei "dialoghi da spazzatura". E il suo giudizio in merito non è migliorato col tempo. Tra gli altri casi eclatanti segnalati, il più divertente è forse quello di Arnold Schwarzenegger, che è solito scherzare su Yado, film fantasy da lui definito il più brutto della sua carriera, che avrebbe utilizzato in passato come spauracchio per i suoi figli. "Se non fai il bravo, ti faccio vedere Yado dieci volte di fila". A quanto pare, i marmocchi non hanno mai osato disubbidirgli.

C'è poi chi, come George Clooney, non si è fatto problemi a sparare sulla croce rossa, rinnegando l'odiatissimo Batman & Robin. Il suo entusiasmo per essere entrato a far parte del franchise dell'Uomo Pipistrello si sarebbe infatti spento molto presto: "Il film era debole e anch'io lo ero. Difficile fare bene in un film così". Si può, invece, detestare il leggiadro Tutti insieme appassionatamente? A quanto pare sì, o almeno così la pensa Christopher Plummer, che nel celebre musical interpretava Georg. L'attore ha definito la pellicola "sentimentale e appiccicosa", tanto da cambiarne il nome da The Sound of Music (questo il titolo originale) a The Sound of Mucus. E non dovrebbe essere necessaria una traduzione per capire cosa intenda...

Un altro aneddoto divertente riguarda il film di animazione dedicato al cinico e pasciuto gatto Garfield, doppiato in origine da Bill Murray. Il comico racconta di avere accettato l'incarico poiché credeva che la sceneggiatura fosse stata scritta da uno dei due celebri fratelli Coen, Joel. Ma c'era una acca di troppo: lo script è infatti di Joel Cohen. Quando però ha scoperto il disguido, era ormai troppo tardi. La vendetta in ogni caso Murray se l'è presa in Zombieland, commedia sui morti viventi in cui interpreta se stesso, dove in punto di morte definisce Garfield come il suo unico rimpianto.

Altri casi celebri di pentimento riguardano Katherine Heigl, che ha bollato il film che l'ha fatta conoscere al grande pubblico, Molto incinta, come sessista, oppure Kate Winslet con Titanic, anche se in questo caso a turbare l'attrice in questione è la propria interpretazione, giudicata deludente. Insomma, i motivi per essere insoddisfatti del proprio lavoro, a Hollywood, sono davvero tanti. Perciò, nel momento in cui vi verranno a proporre un contratto miliardario per recitare in un blockbuster destinato a entrare nella storia del cinema, pensateci bene: un giorno potreste pentirvene amaramente...

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