Le grandi attrici non tirano più come un tempo superate dalle celebrità dei reality e dalle regine del pop. A dirlo sono i numeri di vendita delle riviste di intrattenimento e uno studio scientifico
di Raffaele Mastrolonardo
C'erano una volta le signore di Hollywood: belle, ricche e senza rivali nel resto del mondo dell'intrattenimento. C'erano una volta, nel passato, appunto. Perché oggi le star cinematografiche al femminile continuano ad essere avvenenti, ad avere un conto in banca sostanzioso ma sentono, sempre di più, la concorrenza di celebrità che vengono da ambienti diversi. Come la televisione, per esempio, o la musica. A dirlo sono i più classici indicatori della popolarità nello show business: le copertine delle grandi riviste di moda e costume e le relative vendite. Il responso dell'edicola – come racconta un articolo del New York Times - segnala infatti che le “attrici” non tirano più come un tempo, raggiunte ormai quando non sopravanzate dalle celebrità dei reality show e dalle regine del pop.
Fine di un'era – Un esempio? Nel 2012 Glamour ha dedicato alle star di Hollywood la metà delle sue copertine. Ma il numero che ha venduto di più, 500 mila e 72 copie, è stato quello dedicato a Lauren Conrad, già star del reality show “The Hills”. Risultato: per il 2013 la presenza hollywoodiana sul magazine è annunciata in declino. Situazione ancora più chiara, dice il quotidiano americano, a Cosmopolitan. Nel 2013 il numero più venduto (1,2 milioni di copie), aveva in copertina Kim Kardashian, celebrità televisiva per eccellenza, seguito da quello incentrato sulla cantante Miley Cyrus. Ma c'è di più: l'anno passato nella top 5 delle vendite c'erano le copertine dedicate a Demi Lovato, Khloe Kardashian e Selena Gomez, non certo stelle del botteghino cinematografico. Anche Vogue testimonia del fenomeno. Nei primi quattro mesi di quest'anno il numero più venduto è stato quello con Beyoncé in apertura. Mentre nel 2012 la copertina con Lady Gaga ha doppiato quella con Meryl Streep. Risultato: se un tempo le signore della celluloide guardavano quelle della tv dall'alto in basso oggi lo snobismo sembra meno giustificato.
Più accessibili - Ma quali sono le ragioni di questa tendenza? Secondo i direttori delle riviste interrogati dal New York Times a pesare è l'accessibilità delle nuove star che non vivono nell'Olimpo come le dive di Hollywood. Celebrità da reality e artisti pop tendono a comunicare più spesso e in modo più aperto con i propri fan, magari attraverso i social network. Senza contare che i programmi televisivi hanno cadenza settimanale e le canzoni si possono ascoltare tutti i giorni. I film, invece, sono eventi più rari. Tutto questo, unito all'aumento della qualità dei contenuti della televisione, contribuisce a spiegare un fenomeno che, curiosamente, non riguarda gli attori maschi. I quali invece, a quanto pare, continuano a reggere bene il confronto con le loro controparti del piccolo schermo e delle note.
Meno donne, più uomini – E che le cose non vadano bene per la metà rosa del mondo del cinema lo conferma anche un' indagine della University of Southern California. Secondo il recente studio il numero di ruoli femminili nei film hollywoodiani è in declino. Analizzando i 100 film che hanno incassato di più ogni anno dal 2007 al 2012, i ricercatori hanno scoperto che nella scorsa stagione cinematografica la percentuale di donne che pronunciavano battute sullo schermo è stata la più bassa: 28,4 %. Ancora più drammatico il calo dei titoli che presentavano un cast bilanciato dal punto di vista di genere: erano il 16,8% nel 2008 sono scesi, rispettivamente, al 4 e al 6 % nel 2010 e 2012. La conclusione dei ricercatori è inequivocabile: al cinema “le donne continuano ad essere sotto-rappresentate”.
C'erano una volta le signore di Hollywood: belle, ricche e senza rivali nel resto del mondo dell'intrattenimento. C'erano una volta, nel passato, appunto. Perché oggi le star cinematografiche al femminile continuano ad essere avvenenti, ad avere un conto in banca sostanzioso ma sentono, sempre di più, la concorrenza di celebrità che vengono da ambienti diversi. Come la televisione, per esempio, o la musica. A dirlo sono i più classici indicatori della popolarità nello show business: le copertine delle grandi riviste di moda e costume e le relative vendite. Il responso dell'edicola – come racconta un articolo del New York Times - segnala infatti che le “attrici” non tirano più come un tempo, raggiunte ormai quando non sopravanzate dalle celebrità dei reality show e dalle regine del pop.
Fine di un'era – Un esempio? Nel 2012 Glamour ha dedicato alle star di Hollywood la metà delle sue copertine. Ma il numero che ha venduto di più, 500 mila e 72 copie, è stato quello dedicato a Lauren Conrad, già star del reality show “The Hills”. Risultato: per il 2013 la presenza hollywoodiana sul magazine è annunciata in declino. Situazione ancora più chiara, dice il quotidiano americano, a Cosmopolitan. Nel 2013 il numero più venduto (1,2 milioni di copie), aveva in copertina Kim Kardashian, celebrità televisiva per eccellenza, seguito da quello incentrato sulla cantante Miley Cyrus. Ma c'è di più: l'anno passato nella top 5 delle vendite c'erano le copertine dedicate a Demi Lovato, Khloe Kardashian e Selena Gomez, non certo stelle del botteghino cinematografico. Anche Vogue testimonia del fenomeno. Nei primi quattro mesi di quest'anno il numero più venduto è stato quello con Beyoncé in apertura. Mentre nel 2012 la copertina con Lady Gaga ha doppiato quella con Meryl Streep. Risultato: se un tempo le signore della celluloide guardavano quelle della tv dall'alto in basso oggi lo snobismo sembra meno giustificato.
Più accessibili - Ma quali sono le ragioni di questa tendenza? Secondo i direttori delle riviste interrogati dal New York Times a pesare è l'accessibilità delle nuove star che non vivono nell'Olimpo come le dive di Hollywood. Celebrità da reality e artisti pop tendono a comunicare più spesso e in modo più aperto con i propri fan, magari attraverso i social network. Senza contare che i programmi televisivi hanno cadenza settimanale e le canzoni si possono ascoltare tutti i giorni. I film, invece, sono eventi più rari. Tutto questo, unito all'aumento della qualità dei contenuti della televisione, contribuisce a spiegare un fenomeno che, curiosamente, non riguarda gli attori maschi. I quali invece, a quanto pare, continuano a reggere bene il confronto con le loro controparti del piccolo schermo e delle note.
Meno donne, più uomini – E che le cose non vadano bene per la metà rosa del mondo del cinema lo conferma anche un' indagine della University of Southern California. Secondo il recente studio il numero di ruoli femminili nei film hollywoodiani è in declino. Analizzando i 100 film che hanno incassato di più ogni anno dal 2007 al 2012, i ricercatori hanno scoperto che nella scorsa stagione cinematografica la percentuale di donne che pronunciavano battute sullo schermo è stata la più bassa: 28,4 %. Ancora più drammatico il calo dei titoli che presentavano un cast bilanciato dal punto di vista di genere: erano il 16,8% nel 2008 sono scesi, rispettivamente, al 4 e al 6 % nel 2010 e 2012. La conclusione dei ricercatori è inequivocabile: al cinema “le donne continuano ad essere sotto-rappresentate”.