Margaret Thatcher, Lady di Ferro anche al cinema

Cinema
The Iron Lady
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L’ex Primo Ministro britannico, deceduta all’età di 87 anni, aveva ispirato negli anni numerosi film, molti dei quali critici nei suoi confronti, tanto da dare vita a un filone cinematografico. Da Full Monty a Grazie Signora Thatcher, ecco i più celebri.

di Marco Agustoni

La notizia della morte di Margaret Thatcher, leggendario ex Primo Ministro britannico, ha scosso l’opinione pubblica. Del resto, la cosiddetta Lady di Ferro era entrata di prepotenza nell’immaginario collettivo grazie alla determinazione con cui ha affrontato ognuno dei suoi avversari politici, che si trattasse degli operai e dei minatori delle zone industriali dismesse della Gran Bretagna, o degli argentini nella strana guerra per il possesso delle remote isole Falkland.

Questa sua caparbietà le ha attirato l’ammirazione dei colleghi ma anche tante critiche, tanto da ispirare numerosi registi ad affrontare le conseguenze della sua politica su pellicola. Non è infatti esagerato parlare di un filone thatcheriano del cinema britannico, tanti sono i film che in maniera più o meno diretta si sono confrontati con la Lady di ferro, non ultimo The Iron Lady, recente lavoro di Phillyda Lloyd in cui la Thatcher è impersonata dalla grandiosa Meryl Streep, che per la sua interpretazione si è aggiudicata il terzo Oscar della sua carriera.

Spesso, per mostrare le ferite lasciate sulla pelle della classe operaia dalla graffiante Iron Maggie, i cineasti britannici hanno optato per la leggerezza o per l’(amara) ironia: è il caso di The Full Monty, grande successo di Peter Cattaneo in cui Robert Carlyle guida un manipolo di disoccupati che, per guadagnarsi da vivere ma anche (paradossalmente) per ritrovare la dignità, decidono di mettere in piedi uno sgarruppato spettacolo di spogliarello maschile. Il film venne premiato agli Oscar nel 1998 per la Miglior colonna sonora e ricevette altre tre nomination, tra cui quella per il Miglior film.

Si trova sulla stessa linea d’onda Grazie signora Thatcher, il cui debito nei confronti di Margaret è esplicitato sin dal titolo (almeno in italiano, perché in inglese il film si chiama Brassed Off). In questa pellicola del 1996 un Ewan McGregor a inizi carriera fa parte di una banda di minatori che stanno per perdere il lavoro, ma che, spronati da un appassionato capobanda interpretato da Pete Postlethwaite, sono comunque determinati a partecipare alla finale di un concorso che si svolgerà nella Royal Albert Hall di Londra.

Un altro fortunato film che si muove sullo sfondo del grande sciopero del 1984 è Billy Elliot, in cui l’omonimo protagonista è un ragazzino di undici anni che vive assieme al padre e al fratello, entrambi minatori, e al virile pugilato, cui il genitore lo vorrebbe indirizzare, preferisce la danza. La condizione sociale della sua famiglia rischia di mettere a rischio la sua ammissione alla prestigiosa Royal Ballet School di Londra. Di tutt’altro tenore il più recente This Is England, pellicola di Shane Meadows da cui è anche nata una interessante serie televisiva, in cui il giovane Shaun è un ragazzino che ha perso il padre nel conflitto delle Falkland e per riempire il vuoto della sua vita si avvicina a un gruppo di amichevoli skinhead, che finiranno per fargli da “famiglia”.

Margaret è stata sovente di ispirazione per il regista inglese Ken Loach, che con il suo stile realista ha più volte descritto la vita dei ceti bassi ai tempi della Thatcher, non nascondendo la sua avversione per le scelte del leader del partito conservatore. Un film come l’aspro Riff Raff, ancora una volta con Robert Carlyle, costituisce un ottimo esempio in questo senso.

L’ossessione della cinepresa per la Thatcher è in ogni caso testimoniata dal numero di attrici che hanno interpretato la Lady di Ferro: non solo Meryl Streep, ma anche altre dive di talento come Greta Scacchi e Lindsay Duncan, che trovate raccolte in questa gallery. Nel bene o nel male, la severa Margaret ha lasciato un segno profondo non solo nella vita reale, ma anche su grande schermo.

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