1992, l'anno che sconvolse l'Italia
CinemaSono in pieno svolgimento le riprese della nuova serie di Sky Cinema con Stefano Accorsi. Racconta 12 mesi che hanno cambiato la storia del nostro paese. Sky.it è andata sul set a incontrare i protagonisti. Ecco il racconto
di Fabrizio Basso
Conosciamo molto degli anni Sessanta e Settanta. Film e serie sul terrorismo ne abbiamo viste, gli anni di piombo sono stati analizzati da più punti di vista. Anche la politica, dall'omicidio Moro ad Andreotti-Il Divo, è stata passata sotto la lente d'ingrandimento. Ma nessuno si era ancora introdotto con decisione negli anni Novanta. Quello è davvero un decennio spartiacque e il 1992 ne è il punto nodale. Quei dodici messi, ritmati da Tangentopoli, con arresti e dimissioni, suicidi, falsi e nuovi miti sono al centro di una fiction prodotta da Sky Cinema che si intitola, semplicemente ma esaustivamente, 1992 e che vedremo, nelle sue dieci puntate, tra fine 2013 e inizio 2014. Si tratta di un soggetto originale con personaggi di fantasia inseriti in un contesto storico. L'obiettivo non è il revisionismo ma raccontare l'epopea di sei persone sullo sfondo di quei giorni drammatici.
La filosofia richiama quella di American Tabloid di James Ellroy: infatti gli autori si richiamano a un Italian Tabloid. Ci sono voluti due anni per scrivere la storia intorno alla quale ruotano 150 personaggi. I protagonisti sono principali sono:
Pietro Bosco (l'attore Guido Caprino) è un reduce della guerra in Iraq alla ricerca di se stesso che si ritrova nella Lega Nord ma le zavorre che vengono dal passato non lo abbandonano. Veronica Castello (Miriam Leone) è una soubrette che frequenta i potenti per fare successo ma i potenti cambiano e deve reinventarsi. Giulia Castello (Elena Radonicich) è la sorella intelligente di Veronica, è una giornalista che sogna di fare reportage e si trova invece a fare giudiziaria. Ma con quello che accade si ritrova nel cuore della notizia. Leonardo Notte (Stefano Accorsi) è un milanese rampante impegnato a combattere i fantasmi lasciatigli da Bologna '77. Bibi Mainaghi ( Tea Falco) è la figlia di un industriale lombardo coinvolto in mani pulite: eredita la guida dell’azienda di famiglia e mostra qualità nascoste. Luca Pastore (Domenico Diele) è un giovane assetato di giustizia che si ritrova nella squadra della procura: notti insonni per le indagini, si aiuta con i farmaci per non cedere al sonno.
Il 1992 è un anno ancora oggi molto attuale, è lo specchio di oggi letto vent’anni fa. E' stato un anno spartiacque anche per la moda: si è imposto Armani, sono tramontati i colori sgargianti degli anni Ottanta, i Novanta introducono verso una moda più sobria e stilosa.
Ma soprattutto gli anni Novanta sono la chiusura di una porta: nel decennio precedente si viveva in un clima da tutto possibile. Ora non è più così. E l'amarezza per il 1992, dunque, non è in chi recita ma negli occhi di chi guarda. E magari c’era.
Conosciamo molto degli anni Sessanta e Settanta. Film e serie sul terrorismo ne abbiamo viste, gli anni di piombo sono stati analizzati da più punti di vista. Anche la politica, dall'omicidio Moro ad Andreotti-Il Divo, è stata passata sotto la lente d'ingrandimento. Ma nessuno si era ancora introdotto con decisione negli anni Novanta. Quello è davvero un decennio spartiacque e il 1992 ne è il punto nodale. Quei dodici messi, ritmati da Tangentopoli, con arresti e dimissioni, suicidi, falsi e nuovi miti sono al centro di una fiction prodotta da Sky Cinema che si intitola, semplicemente ma esaustivamente, 1992 e che vedremo, nelle sue dieci puntate, tra fine 2013 e inizio 2014. Si tratta di un soggetto originale con personaggi di fantasia inseriti in un contesto storico. L'obiettivo non è il revisionismo ma raccontare l'epopea di sei persone sullo sfondo di quei giorni drammatici.
La filosofia richiama quella di American Tabloid di James Ellroy: infatti gli autori si richiamano a un Italian Tabloid. Ci sono voluti due anni per scrivere la storia intorno alla quale ruotano 150 personaggi. I protagonisti sono principali sono:
Pietro Bosco (l'attore Guido Caprino) è un reduce della guerra in Iraq alla ricerca di se stesso che si ritrova nella Lega Nord ma le zavorre che vengono dal passato non lo abbandonano. Veronica Castello (Miriam Leone) è una soubrette che frequenta i potenti per fare successo ma i potenti cambiano e deve reinventarsi. Giulia Castello (Elena Radonicich) è la sorella intelligente di Veronica, è una giornalista che sogna di fare reportage e si trova invece a fare giudiziaria. Ma con quello che accade si ritrova nel cuore della notizia. Leonardo Notte (Stefano Accorsi) è un milanese rampante impegnato a combattere i fantasmi lasciatigli da Bologna '77. Bibi Mainaghi ( Tea Falco) è la figlia di un industriale lombardo coinvolto in mani pulite: eredita la guida dell’azienda di famiglia e mostra qualità nascoste. Luca Pastore (Domenico Diele) è un giovane assetato di giustizia che si ritrova nella squadra della procura: notti insonni per le indagini, si aiuta con i farmaci per non cedere al sonno.
Il 1992 è un anno ancora oggi molto attuale, è lo specchio di oggi letto vent’anni fa. E' stato un anno spartiacque anche per la moda: si è imposto Armani, sono tramontati i colori sgargianti degli anni Ottanta, i Novanta introducono verso una moda più sobria e stilosa.
Ma soprattutto gli anni Novanta sono la chiusura di una porta: nel decennio precedente si viveva in un clima da tutto possibile. Ora non è più così. E l'amarezza per il 1992, dunque, non è in chi recita ma negli occhi di chi guarda. E magari c’era.