Claudio Bisio, comicità tutta di un fiato
CinemaIn attesa del suo nuovo film, "Benvenuto Presidente" in uscita il prossimo 21 marzo marzo, l'attore milanese è protagonista della "Lezione di Cinema" in onda su Sky Cinema 1 domenica 17 marzo alle 21.10
di Massimo Vallorani
Dopo la lezione di cinema di Alessandro Siani, ora è la volta di Claudio Bisio improvvisarsi professore sul palco della Iulm di Milano. Come sempre a cercare di portare a buon fine l'operazione il consueto Gianni Canova che questa volta, ce la deve metter propria tutta per tenere a freno l'inarrestabile Bisio. Sì, perchè l'attore milanese è un vulcano di comicità, di battute, un improvvisatore nato e un affabulatore convinto, un ottimo cantante e un umorista raffinato.
Un "one man show" a tutto tondo che si svela progressivamente grazie anche al contributo dei tanti racconti divertenti dei suoi amici, vecchi e nuovi: da Gabriele Salvatores a Gigio Alberti, da Gino e Michele a Rocco Tanica fino a Alessandro Siani, Fausto Brizzi, Michelle Hunziker e Geppi Cucciari. Tutti accomunati dalla solida convinzione che la comicità del "simpatico umorista" Bisio sia unica nel panorama italiano; un mostro di bravura capace di primeggiare sia sulle tavole di un palcoscenico che su uno schermo cinematografico.
Tutto ciò è sicuramente talento innato ma anche la storia di un attore che ha cominciato a recitare dai tempi del liceo, soggiogato dalla fascino del teatro di Dario Fo, passato per i primi spettacoli con il gruppo di "Comedians" con Paolo Rossi e Gabriele Salvatores e poi sul palcoscenico dello Zelig, un locale che lo stesso Bisio ha contribuito a rendere un luogo di culto (addirittura oramai quasi sinonimo di cabaret milanese in una ideale staffetta col Derby degli anni settanta e ottanta).
E poi l'approdo al cinema che conta, quello per incederci di "Mediterraneo" dell'amico Salvatores che vince l'Oscar come miglior film straniero e che lancia Bisio come protagonista assoluto del cinema nostrano. I successi di "Benvenuti al Sud" e del sequel "Benvenuti al Nord" non hanno fatto che confermare l'estrema poliedricità di un attore capace di far ridere in maniera intelligente e mai banale, soprattutto con la serietà assoluta che l'arte della commedia comporta.
Ultime annotazioni a margine. La prima: il Bisio cantante che improvvisa sul palco della Iulm la versione acustica del successo degli anni 90 Rapput (scritta a quattro mani con Rocco Tanica) dal titolo "Senza Fiato". Una canzone che, tirata tutta di un fiato, non può che suscitare una sentitissima standing ovation: la seconda: il film che sta per uscire (il prossimo 21 marzo) con lo stesso Bisio e che si chiamerà "Benvenuto Presidente" per la regia di Riccardo Milani. Una storia nata, come dice lo stesso Bisio, tre anni fa e che racconta di un uomo che diventa precipitosamente presidente della Repubblica grazie a un equivoco parlamentare. Quando si dice comprendere la realtà in anticipo. Anche questo Bisio sa fare.
Dopo la lezione di cinema di Alessandro Siani, ora è la volta di Claudio Bisio improvvisarsi professore sul palco della Iulm di Milano. Come sempre a cercare di portare a buon fine l'operazione il consueto Gianni Canova che questa volta, ce la deve metter propria tutta per tenere a freno l'inarrestabile Bisio. Sì, perchè l'attore milanese è un vulcano di comicità, di battute, un improvvisatore nato e un affabulatore convinto, un ottimo cantante e un umorista raffinato.
Un "one man show" a tutto tondo che si svela progressivamente grazie anche al contributo dei tanti racconti divertenti dei suoi amici, vecchi e nuovi: da Gabriele Salvatores a Gigio Alberti, da Gino e Michele a Rocco Tanica fino a Alessandro Siani, Fausto Brizzi, Michelle Hunziker e Geppi Cucciari. Tutti accomunati dalla solida convinzione che la comicità del "simpatico umorista" Bisio sia unica nel panorama italiano; un mostro di bravura capace di primeggiare sia sulle tavole di un palcoscenico che su uno schermo cinematografico.
Tutto ciò è sicuramente talento innato ma anche la storia di un attore che ha cominciato a recitare dai tempi del liceo, soggiogato dalla fascino del teatro di Dario Fo, passato per i primi spettacoli con il gruppo di "Comedians" con Paolo Rossi e Gabriele Salvatores e poi sul palcoscenico dello Zelig, un locale che lo stesso Bisio ha contribuito a rendere un luogo di culto (addirittura oramai quasi sinonimo di cabaret milanese in una ideale staffetta col Derby degli anni settanta e ottanta).
E poi l'approdo al cinema che conta, quello per incederci di "Mediterraneo" dell'amico Salvatores che vince l'Oscar come miglior film straniero e che lancia Bisio come protagonista assoluto del cinema nostrano. I successi di "Benvenuti al Sud" e del sequel "Benvenuti al Nord" non hanno fatto che confermare l'estrema poliedricità di un attore capace di far ridere in maniera intelligente e mai banale, soprattutto con la serietà assoluta che l'arte della commedia comporta.
Ultime annotazioni a margine. La prima: il Bisio cantante che improvvisa sul palco della Iulm la versione acustica del successo degli anni 90 Rapput (scritta a quattro mani con Rocco Tanica) dal titolo "Senza Fiato". Una canzone che, tirata tutta di un fiato, non può che suscitare una sentitissima standing ovation: la seconda: il film che sta per uscire (il prossimo 21 marzo) con lo stesso Bisio e che si chiamerà "Benvenuto Presidente" per la regia di Riccardo Milani. Una storia nata, come dice lo stesso Bisio, tre anni fa e che racconta di un uomo che diventa precipitosamente presidente della Repubblica grazie a un equivoco parlamentare. Quando si dice comprendere la realtà in anticipo. Anche questo Bisio sa fare.