Mariangela Melato, signora del grande schermo

Cinema

Snob o prostituta, scienziata o poliziotta, l'attrice, negli oltre 50 film che ha interpretato, ha dimostrato talento e versatilità non comuni. Guarda i Video con le sue performance e non perdere l'omaggio di Sky Cinema alla grande star appena scomparsa

Sky Cinema rende omaggio alla grandissima Mariangela Melato appena scomparsa, una delle regine del cinema e del teatro italiano, programmando uno dei film che l’hanno resa celebre: La poliziotta, andrà  in onda  su Sky Cinema Hits HD questa sera alle 21.10 e domani 12 gennaio alle 13.25.
Inoltre sempre venerdì 11 gennaio, durante la puntata di Sky Cine News in onda alle 21.00 su Sky Cinema 1HD,  la “signora del palcoscenico” , amata da critica e pubblico, premiata con 8 David di Donatello, 5 Nastri d’argento e 1 Golden Globe, verrà ricordata con un contributo speciale di Giampiero Solari, regista di uno dei suoi ultimi spettacoli teatrali, “Sola me ne vo”.


di Paolo Nizza


Totò insegna: "Far ridere è più difficile che far piangere". Sicché fedele al motto del Principe De Curtis, Mariangela Melato, meneghina purosangue nata a Milano in Via Montebello il 18 settembre del 1943 sul grande schermo ci ha fatto dono di alcuni dei personaggi più esilaranti della commedia italiana. Se a teatro è stata capace di interpretare con la medesima bravura i musical di Garinei e Giovannini e Bertold Brecht,  Fedra e Un tram che si chiama desiderio, al cinema la Melato verrà ricordata soprattutto per il suo infinito talento comico, per la sua versatilità che le consentiva di passare con disinvoltura dalla popolana alla sciura, dalla prostituta alla poliziotta.
Basti pensare a Basta Guardarla (1970), delizioso omaggio di Luciano Salce al mondo dell'avanspettacolo in cui Mariangela in cui interpreta Marisa Do Sol, focosa primadonna spagnola di Porta Ticinese gelosissima della giovane Maria Grazia Buccella o a Per Grazia ricevuta, esordio alla regia di Nino Manfredi nel quale la Melato è una tenera maestrina.



La Melato è indimenticabile anche in La classe operaia va in paradiso (1971). Nel capolavoro di Elio Petri, l'attrice è Lidia, parrucchiera dalle ambizioni borghesi e amante del cottimista Lulù Massa. Anche in Mimì metallurgico ferito nell' onore, film che segna l'inizio del sodalizio con Lina Wertmüller e Giancarlo Giannini, Mariangela è la compagna maoista di un operaio: il siciliano Carmelo Mardocheo.



Pure in Lo chiameremo Andrea, la Melato, diretta da Vittorio De Sica, è di sinistra e veste i panni della maestra Maria Ambrogini Antonazzi che non riesce ad aver un figlio con Nino Manfredi. In Film d'amore e anarchia, invece è Salomé, prostituta in una casa di tolleranza innamorata dell'anarchico Giancarlo Giannini.



Certo, il suo ruolo più famoso è quello di Raffaella Pavone Lanzetti, la "bottana industriale" travolta da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto. Le sue schermaglie d'amore con il marinaio Gennarino Carunchio sono entrate di diritto nella storia del cinema. Come pure le aspirazioni di Gianna, la ragazza stanca di essere un oggetto e che sogna un riscatto attraverso la divisa di Poliziotta.



Ma Mariangela Melato è stata capace anche di partecipare a film coraggiosi come dimostra la sua partecipazione in Casotto, a fianco della sorella Anna, mentre in Il Gatto (1978) nei panni di un'avida portinaia dimostra di poter tener testa a un colonnello della commedia del calibro di Ugo Tognazzi.



Persino in quel bizzarro kolossal Fantasy che è Flash Gordon (1980), la Melato riesce a lasciare il segno interpretando la sadica e volitiva scienziata imperiale Kala.



Insomma, questa studentessa di pittura all'Accademia di Brera che disegnava manifesti e lavorava come vetrinista per pagarsi gli studi di recitazione ha dimostrato che si può essere grandi sia se si è diretti da Luca Ronconi in L' Orlando Furioso, sia se si è Marietta detta "Claquette"  e si balla con Adriano Celentano nel film a episodi Di che segno sei?
Quindi, ciao Mariangela, ci mancherai moltissimo. Sia in teatro, sia al cinema.

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