La Mostra del Cinema di Venezia ritrova politica e lotta di classe con la pellicola di Assayas Après Mai che rilegge il '68 e con il film tratto dal romanzo di Silvia Avallone che racconta una Piombino tra degrado e acciaieria
Al Lido arriva il sociale. Olivier Assayas ci accompagna nel '68 francese con una rilettura del post maggio d'Oltralpe con
Après Mai mentre
Acciaio di Stefano Mordini è tratto dal libro omonimo di Silvia Avallone e racconta una Piombino degradata ma combattiva.
Olivier Assayas spiega che il suo lavoro in Après Mai "tende a esaminare la fede non nel presente ma nel futuro che si respirava allora che è in contrasto con la mancanza totale di fede di oggi. Proprio per rendere più realistica l'ambientazione ho scelto attori giovani".
Acciaio è quanto mai attuale viste le vicende dell'Ilva di Taranto, al punto che uno dei protagonisti, il tarantino Michele Riondino, si è detto disposto a stracciare la sua tessera elettorale in mancanza di una soluzione. Vittoria Puccini racconta la fatica di lavorare negli altoforni, il regista Mordini sottolinea che "una vita così impedisce di guardare oltre e fare altre scelte", la Avallone sottolinea che "oggi siamo davvero costretti a guardare in faccia la fatica".
Olivier Assayas spiega che il suo lavoro in Après Mai "tende a esaminare la fede non nel presente ma nel futuro che si respirava allora che è in contrasto con la mancanza totale di fede di oggi. Proprio per rendere più realistica l'ambientazione ho scelto attori giovani".
Acciaio è quanto mai attuale viste le vicende dell'Ilva di Taranto, al punto che uno dei protagonisti, il tarantino Michele Riondino, si è detto disposto a stracciare la sua tessera elettorale in mancanza di una soluzione. Vittoria Puccini racconta la fatica di lavorare negli altoforni, il regista Mordini sottolinea che "una vita così impedisce di guardare oltre e fare altre scelte", la Avallone sottolinea che "oggi siamo davvero costretti a guardare in faccia la fatica".