Un film alle ore 23.30 per ricordare il regista scomparso. Secondogenito di Attilio si avvicina all'arte attraverso la pittura, stimolato dal padre. Poi scopre il cinema
Strana la vita che ti chiede di fare i conti, anno dopo anno, successo dopo successo, con un padre inimitabile, un fratello maggiore amatissimo e più famoso di te, un desiderio di poesia e d'arte che si esprime e contraddice ogni volta. E' il filo d'Arianna che Giuseppe Bertolucci, nato a Parma il 27 febbraio del '47 e morto dopo una lunga malattia, ha provato a tessere, annodare, seguire per tutta la sua carriera.
E' il secondogenito del poeta Attilio, che gli trasmette la passione per la creatività e lo incoraggia a interessarsi di pittura, messa in scena, strutture del racconto e del verso. Solo un anno fa, nel suo diario autobiografico 'Cose da dire: scritti, interventi, ritratti', Giuseppe Bertolucci annotava: "L'unica cosa che conta è continuare a porsi delle domande, tante domande. Sarà perché, tra tutti i segni grafici che quotidianamente usiamo nella pratica della scrittura, il punto interrogativo - quel ricciolo magico che rimane sospeso nell'aria in fondo a una frase - è il più elegante e l'unico che non chiude, ma spalanca le porte dell'ignoto e della sorpresa?". E' questa curiosità un po' distaccata della vita lo scudo con cui il futuro regista protegge una personalità complessa, fin da giovane messa a confronto con lo straripante vitalismo espressivo del fratello Bernardo, che trova subito la sua strada, affianca Pasolini, debutta da regista, gli contende l'attenzione del padre.
Giuseppe Bertolucci verrà ricordato questa sera su Cult alle ore 23.20 col film L'Amore Probabilmente
E' il secondogenito del poeta Attilio, che gli trasmette la passione per la creatività e lo incoraggia a interessarsi di pittura, messa in scena, strutture del racconto e del verso. Solo un anno fa, nel suo diario autobiografico 'Cose da dire: scritti, interventi, ritratti', Giuseppe Bertolucci annotava: "L'unica cosa che conta è continuare a porsi delle domande, tante domande. Sarà perché, tra tutti i segni grafici che quotidianamente usiamo nella pratica della scrittura, il punto interrogativo - quel ricciolo magico che rimane sospeso nell'aria in fondo a una frase - è il più elegante e l'unico che non chiude, ma spalanca le porte dell'ignoto e della sorpresa?". E' questa curiosità un po' distaccata della vita lo scudo con cui il futuro regista protegge una personalità complessa, fin da giovane messa a confronto con lo straripante vitalismo espressivo del fratello Bernardo, che trova subito la sua strada, affianca Pasolini, debutta da regista, gli contende l'attenzione del padre.
Giuseppe Bertolucci verrà ricordato questa sera su Cult alle ore 23.20 col film L'Amore Probabilmente