Vendesi set di film famosi

Cinema
La casa di "Mamma, ho perso l'aereo" è stata venduta a 1 milione e 585mila dollari. Immagine da rogershealy.com
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Il mercato immobiliare è in crisi, eccezion fatta per ville e appartamenti in cui sono state girate celebri pellicole. Dalla casa di “Mamma, ho perso l’aereo” all’abitazione da brivido di “Amityville Horror”, i focolari del grande schermo vanno a ruba

di Camilla Sernagiotto

Investire in mattoni è sempre una buona idea, anche se la crisi ha dato una mattonata in testa a chiunque abbia attaccato fuori dalla porta il cartello “Vendesi”.

Eppure esiste una fetta di mercato immobiliare che sta andando ancora alla grande: si tratta di quello che compra-vende le case in cui sono stati girati i film che hanno fatto la storia del grande schermo.
I cinefili danarosi, infatti, non perdono occasione per rogitare ville e appartamenti in cui sono stati ripetuti i ciak di scene memorabili e dove mostri sacri del cinema hanno recitato magistralmente.

Riscaldamento centralizzato, senza ascensore, da ristrutturare… non importa: basta che nell’annuncio sia specificata la pellicola che è stata ambientata tra quelle mura e il gioco è fatto.
Anzi: il compromesso è fatto.

E per chi compra, quel focolare non è solo un compromesso, ma la casa dei sogni in cui qualsiasi ospite si aggirerà come agli Universal Studios di Hollywood, con gli occhi sgranati e disposto a tutto pur di portarsi a casa un souvenir...

Tra le abitazioni andate letteralmente a ruba c’è la villona che il piccolo Kevin riesce a custodire perfettamente nel cult movie Mamma, ho perso l’aereo (1990), che è stata battuta all’asta per ben un milione e 585mila dollari.

Chi si è accaparrato la villa di Chicago che ha reso Macaulay Culkin una star se la ride di gusto ogni mattina, quando si sveglia e si aggira per quella casa in cui il bimbo-prodigio ne combina di tutti i colori, mentre un altro acquirente con il pallino della settima arte ha dimostrato di preferire il genere dell’orrore…

Si tratta del nuovo proprietario dell’edificio di Long Island in cui fu ambientato nel 1979 Amityville Horror; il compratore ha sborsato una cifra da capogiro (950mila dollari) rispetto al valore dell’immobile solo perché quello è sia il set sia la “musa ispiratrice” della pellicola degli Anni Settanta: il sangue di cui sono intrise le pareti, infatti, non è solo finto, visto che cinque anni prima delle riprese l’allora proprietario Ronald DeFeo Jr. massacrò a colpi di fucile tutta la sua famiglia…



L’agenzia che ha messo in vendita la romantica dimora che si affaccia sul Lake Union in cui si svolge Insonnia d’amore, invece, sta ancora aspettando la fan sfegatata di Tom Hanks (protagonista del film) disposta a pagare due milioni e mezzo di dollari le mura in cui ha abitato anche solo per finta il proprio idolo, mentre i fortunatissimi agenti che trattavano l’acquisto del Two Bunch Palms Resort californiano hanno stappato non poche bottiglie di champagne vista la cifra che sono riusciti a strappare ai nuovi propietari: quasi dieci milioni di dollari.
Ad aumentare il valore dell’hotel extra lusso con tanto di spa, centri benessere e grotte a perdita d’occhio non è stata solo la storiella della sua fondazione (fu fatto costruire da Al Capone in persona nel 1920), ma anche la cinepresa che lo inserì in una pietra miliare del cinema, ossia quella usata da Robert Altman sul set de I protagonisti (1992).



Anche l’Italia gareggia per aggiudicarsi almeno il terzo posto del podio, mettendo in vendita il casolare da sogno in cui si trasferisce Diane Lane alias Francesca nel film Sotto il sole della Toscana. La villa con dieci camere, piscina, campo da bocce, parco, lago e cappella privata può diventare di chiunque lo desideri, basta avere nel portafogli nove milioni e mezzo di dollari.

Invece un set che nessuno potrà mai permettersi di possedere è quello della serie tv Love Boat, perché la celeberrima nave da crociera Pacific Princess è stata comprata per due milioni e mezzo di euro da una società turca specializzata in demolizioni e quella sarà la sua triste fine.


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