Il Trono di Spade visto dagli art director

Cinema

Deserti, steppe innevate, scogliere a picco. E ancora: fortezze, accampamenti, tende, baracche. Il mondo del Trono di Spade è ricco e variegato. Gli art director ci spiegano come è stato realizzato.

Quando guardiamo una puntata del Trono di Spade, la prima cosa che ci colpisce è la magnifica sigla. Nel giro di pochi secondi viaggiamo per tutta Westeros, da Approdo del Re, nel sud, fino al clima glaciale della Barriera, su a nord, e ancora, a est, nelle steppe desertiche che fanno da sfondo alle vicende di Daenerys.

Si tratta di scenari totalmente differenti, sia per gli ambienti naturali, sia per le culture che nascono e si sviluppano in seno a ogni luogo.

Ricreare questa varietà dal punto visivo è stato il difficile compito degli art director.
La scenografa Jemma Jackson sfodera un lungo elenco di differenti set. Grande Inverno, Harrenhal, Qarth, il nuovo accampamento di Robb, Pyke, le Isole di Ferro e Roccia del Drago.

Con così tanta carne al fuoco, il rischio era quello di eccedere, di lasciarsi andare a troppe idee. Ma, fortunatamente, sotto la guida degli art director, il processo creativo è cresciuto in maniera uniforme, pur dando risalto alle differenze culturali, economiche e architettoniche delle diverse popolazioni. L’art director Frank Walsh cita a titolo d’esempio
il contrasto tra Approdo del Re e la fortezza di Craster oltre la Barriera.

Tina Jones, un’arredatrice, è consapevole di quanto siano avvincenti le vicende del Trono di Spade. Proprio per questo motivo lei e i suoi collaboratori hanno profuso un grande impegno nello scegliere gli oggetti più adatti che dovevano circondare i personaggi, per calarli nel giusto contesto e farne risaltare le principali caratteristiche.

Il mondo del Trono di Spade non è mai stato così bello.

Per viverlo a fondo, basta sintonizzarsi su Sky Cinema l'11 maggio. La seconda stagione è alle porte, e la guerra sta arrivando!

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