Il popolare attore premio Oscar è stato arrestato a Washington nel corso di una manifestazione davanti all'ambasciata del Sudan. FOTO E VIDEO
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George Clooney è stato arrestato a Washington nel corso di una manifestazione davanti all’ambasciata del Sudan.
Il popolare attore americano protestava, insieme al padre Nick e altri manifestanti, contro il presidente Omar al-Bashir, colpevole di aver impedito l'arrivo degli aiuti umanitari nella zona di confine col Sud Sudan.
Dopo essere stati invitati per tre volte ad abbandonare il suolo dell’ambasciata, Clooney e altri attivisti sono stati portati via ammanettati.
"Essere arrestati è sempre umiliante, non importa cosa tu abbia fatto, ma sono contento di essere qui insieme con mio padre", ha detto l'attore secondo quanto riporta il twitter di Ann Curry della Nbc. George Clooney ha aggiunto: "Cerco di suscitare l'attenzione, il Congresso deve sapere, il presidente deve sapere".
Il giorno prima Clooney aveva incontrato il presidente Obama proprio per esprimere la propria preoccupazione, mentre mercoledì si era espresso davanti al Congresso parlando di una vera e propria "campagna di morte".
George Clooney è stato arrestato a Washington nel corso di una manifestazione davanti all’ambasciata del Sudan.
Il popolare attore americano protestava, insieme al padre Nick e altri manifestanti, contro il presidente Omar al-Bashir, colpevole di aver impedito l'arrivo degli aiuti umanitari nella zona di confine col Sud Sudan.
Dopo essere stati invitati per tre volte ad abbandonare il suolo dell’ambasciata, Clooney e altri attivisti sono stati portati via ammanettati.
"Essere arrestati è sempre umiliante, non importa cosa tu abbia fatto, ma sono contento di essere qui insieme con mio padre", ha detto l'attore secondo quanto riporta il twitter di Ann Curry della Nbc. George Clooney ha aggiunto: "Cerco di suscitare l'attenzione, il Congresso deve sapere, il presidente deve sapere".
Il giorno prima Clooney aveva incontrato il presidente Obama proprio per esprimere la propria preoccupazione, mentre mercoledì si era espresso davanti al Congresso parlando di una vera e propria "campagna di morte".