Dracula 3D: il ritorno di Dario Argento
CinemaIl maestro del thriller torna nelle sale con una nuova terrificante opera: Dracula 3D. Riuscirà il regista romano a far nuovamente sobbalzare di paura gli spettatori? A Los Angeles, intanto, Dario strappa applausi su applausi.
Dario Argento è tornato, e in grande stile. Non è un caso che per l’anteprima della sua nuova opera,
Dracula 3D, abbia scelto come sede il festival
Los Angeles Italia, punto di ritrovo di personaggi come John Landis, Carolina Crescentini, Franco Nero, Barbara Bouchet, Joe Mantegna, Fausto Brizzi.
E se per gli imminenti Oscar i giochi ormai sembrano fatti, ci ha pensato il regista romano a dare una scossa alla città degli angeli.
Sì, perché stavolta, tra creature assetate di sangue, cadaveri decapitati e corpi ridotti a brandelli, il maestro dell’horror ha trovato un nuovo alleato per farci saltare sulla poltrona: un 3D che in molti hanno definito portentoso, che adopera in maniera eccezionale la profondità di campo ma non rinuncia all’effetto pop up, lanciando contro gli spettatori schizzi di sangue e teste mozzate.
Il tutto condito da quelle atmosfere anni ’70 tanto lodate da Tarantino, numerose scene di nudo con ammiccamenti lesbo per le protagoniste femminili (compresa la figlia Asia) e un’ironia da b movie che è già cult.
Riuscirà questa nuova fatica argentiana a rinnovare i fasti del thriller/horror anni ’70? I fan lo sperano, augurandosi che la nuova opera del Maestro sia affilata quanto i canini del conte Dracula.
E se per gli imminenti Oscar i giochi ormai sembrano fatti, ci ha pensato il regista romano a dare una scossa alla città degli angeli.
Sì, perché stavolta, tra creature assetate di sangue, cadaveri decapitati e corpi ridotti a brandelli, il maestro dell’horror ha trovato un nuovo alleato per farci saltare sulla poltrona: un 3D che in molti hanno definito portentoso, che adopera in maniera eccezionale la profondità di campo ma non rinuncia all’effetto pop up, lanciando contro gli spettatori schizzi di sangue e teste mozzate.
Il tutto condito da quelle atmosfere anni ’70 tanto lodate da Tarantino, numerose scene di nudo con ammiccamenti lesbo per le protagoniste femminili (compresa la figlia Asia) e un’ironia da b movie che è già cult.
Riuscirà questa nuova fatica argentiana a rinnovare i fasti del thriller/horror anni ’70? I fan lo sperano, augurandosi che la nuova opera del Maestro sia affilata quanto i canini del conte Dracula.