Il 20 febbraio parte su Sky Uno "Simona goes to Hollywood", lo show in cui la conduttrice svela i segreti della 84ª edizione degli Acadeny Awards. Ma prima di partire per L.A., Simona "striglia" il cinema italiano in un'intervista a TV Sorrisi e Canzoni
Scopri lo speciale Oscar 2012
Tutte le news sull'Oscar 2012
Andrà a Los Angeles per seguire gli Oscar (con il programma "Simona Goes to Hollywood", dal 20 febbraio su Sky Uno).
Ma intanto Simona Ventura non le manda a dire. E striglia il cinema italiano in una intervista esclusiva su Tv Sorrisi e Canzoni, in edicola mercoledì 8 febbraio
Quando le si fa notare che anche quest'anno l'Italia è fuori gara dall'Oscar, la Ventura dice: "Trovo che il cinema italiano dovrebbe essere più promosso all'estero, facciamo degli ottimi film, Nanni Moretti che sarà presidente del prossimo Festival di Cannes lo comprova, eppure non abbiamo l'opportunità di essere promossi all'estero, nessuno ci pensa".
Chi dovrebbe pensarci? "La distribuzione, le case di produzione, in Italia non sono molte, sono quelle due o tre e dovrebbero cercare di appoggiarsi ai boss del cinema internazionale.
Quando ho girato La fidanzata di papà mi sono messa io stessa a promuovere il film all'estero, con Massimo Boldi siamo andati a Los Angeles, poi a Miami...".
Solo un problema di distribuzione? "C'è anche che il cinema italiano dovrebbe uscire dalla sua torre d'avorio, aprire la mente, è fatto da persone che non si innestano con altri ambienti... Con la puzza sotto il naso". Quali ambienti snobbano? La tv? "Sì negli Usa non e' così c'e' una commistione di genere, qui si considera la televisione un sottogenere, c'è questo pregiudizio, al contrario Gabriele Muccino che arriva dalla tv ha fatto dei film straordinari e ha lavorato negli studi americani.
Tutte le news sull'Oscar 2012
Andrà a Los Angeles per seguire gli Oscar (con il programma "Simona Goes to Hollywood", dal 20 febbraio su Sky Uno).
Ma intanto Simona Ventura non le manda a dire. E striglia il cinema italiano in una intervista esclusiva su Tv Sorrisi e Canzoni, in edicola mercoledì 8 febbraio
Quando le si fa notare che anche quest'anno l'Italia è fuori gara dall'Oscar, la Ventura dice: "Trovo che il cinema italiano dovrebbe essere più promosso all'estero, facciamo degli ottimi film, Nanni Moretti che sarà presidente del prossimo Festival di Cannes lo comprova, eppure non abbiamo l'opportunità di essere promossi all'estero, nessuno ci pensa".
Chi dovrebbe pensarci? "La distribuzione, le case di produzione, in Italia non sono molte, sono quelle due o tre e dovrebbero cercare di appoggiarsi ai boss del cinema internazionale.
Quando ho girato La fidanzata di papà mi sono messa io stessa a promuovere il film all'estero, con Massimo Boldi siamo andati a Los Angeles, poi a Miami...".
Solo un problema di distribuzione? "C'è anche che il cinema italiano dovrebbe uscire dalla sua torre d'avorio, aprire la mente, è fatto da persone che non si innestano con altri ambienti... Con la puzza sotto il naso". Quali ambienti snobbano? La tv? "Sì negli Usa non e' così c'e' una commistione di genere, qui si considera la televisione un sottogenere, c'è questo pregiudizio, al contrario Gabriele Muccino che arriva dalla tv ha fatto dei film straordinari e ha lavorato negli studi americani.