Tutti conosciamo la statuetta più famosa e ambita del mondo, ed è compito di ogni cinefilo che si rispetti sapere a memoria chi ha vinto in che categoria e durante quale edizione. Ma come si realizza un Oscar? GUARDA IL VIDEO
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Tutto sugli Oscar 2012
Oscar 2012: tutte le nomination
di Linda Avolio
Sulla sua carta d’identità c’è scritto Academy Award of Merit, ma tutti lo chiamano Oscar. Ovviamente stiamo parlando dell’omino dorato più ambito dal mondo della cinematografia internazionale, e non c’è Orso, Leone o Palma che possa veramente reggere il confronto. Tutti vogliono lui, tutti cercano lui, solo lui, decisamente lui. Poi magari dicono di usarlo come fermacarte o come fermaporte, ma quando lo stringono in mano per la prima volta sono felici come un bambino con un lecca lecca.
Si spendono fiumi d’inchiostro e di byte per parlare di candidature e canditati, di discorsi di ringraziamento, di vestiti e di curiosità relative alla cerimonia, ma qualcuno di voi sa come si realizzano effettivamente i 35 centimentri di miniatura placcata in oro 24 carati?
Anzitutto, dovete sapere che dal 1982 le statuette sono prodotte dalla RS Owens & Company, un’azienda con sede a Chicago. Il primo passaggio è ovviamente una bella colata di metallo fuso in un stampo. Fin qui tutto facile. Poi si passa alla levigatura, a cui seguono un’immersione nel rame, nel nichel, nell’argento, e infine nell’oro. Dulcis in fundo una bella mano di vernice protettiva e il fissaggio alla base, su cui viene inciso il numero di serie.
Se gli artigiani che seguono la lavorazione passo dopo passo sono d’accordo sulla perfezione della loro opera, si passa all’imballaggio. Poi via, verso Los Angeles, dove verranno incisi i nomi dei vincitori, rigorosamente dopo la cerimonia della consegna, che si terrà anche quest’anno al Kodak Theater di Los Angeles il 26 febbraio, e che potrete seguire in diretta su Sky Cinema 1 dalle 22:55.
Oscar 2012: tutte le nomination
di Linda Avolio
Sulla sua carta d’identità c’è scritto Academy Award of Merit, ma tutti lo chiamano Oscar. Ovviamente stiamo parlando dell’omino dorato più ambito dal mondo della cinematografia internazionale, e non c’è Orso, Leone o Palma che possa veramente reggere il confronto. Tutti vogliono lui, tutti cercano lui, solo lui, decisamente lui. Poi magari dicono di usarlo come fermacarte o come fermaporte, ma quando lo stringono in mano per la prima volta sono felici come un bambino con un lecca lecca.
Si spendono fiumi d’inchiostro e di byte per parlare di candidature e canditati, di discorsi di ringraziamento, di vestiti e di curiosità relative alla cerimonia, ma qualcuno di voi sa come si realizzano effettivamente i 35 centimentri di miniatura placcata in oro 24 carati?
Anzitutto, dovete sapere che dal 1982 le statuette sono prodotte dalla RS Owens & Company, un’azienda con sede a Chicago. Il primo passaggio è ovviamente una bella colata di metallo fuso in un stampo. Fin qui tutto facile. Poi si passa alla levigatura, a cui seguono un’immersione nel rame, nel nichel, nell’argento, e infine nell’oro. Dulcis in fundo una bella mano di vernice protettiva e il fissaggio alla base, su cui viene inciso il numero di serie.
Se gli artigiani che seguono la lavorazione passo dopo passo sono d’accordo sulla perfezione della loro opera, si passa all’imballaggio. Poi via, verso Los Angeles, dove verranno incisi i nomi dei vincitori, rigorosamente dopo la cerimonia della consegna, che si terrà anche quest’anno al Kodak Theater di Los Angeles il 26 febbraio, e che potrete seguire in diretta su Sky Cinema 1 dalle 22:55.
E se volete anche voi il vostro Oscar personale, ecco un bel video che vi spiega come costruirvene uno con i mattoncini Lego!