Vent'anni fa moriva Lucio Battisti: ecco le sue 10 canzoni più celebri
SpettacoloDa "Mi ritorni in mente" a "Pensieri e parole", una selezione dei brani più popolari del cantautore italiano scomparso il 9 settembre 1998
"La canzone del sole", "Ancora tu", "Con il nastro rosa": titoli entrati di diritto nella storia della musica grazie a melodie orecchiabili e testi mai banali, e resi immortali dalla voce esile di Lucio Battisti. Sono passati esattamente vent’anni da quando, il 9 settembre 1998, il cantautore reatino si spegneva a soli 55 anni a causa di un cancro al fegato. Un lutto inestinguibile per la musica italiana, alleviato comunque dai numerosi capolavori lasciati in eredità da Battisti alle generazioni future. Ecco i 10 più celebri.
Acqua azzurra acqua chiara
Lucio Battisti non è ancora all’apice del successo quando nel 1969 pubblica questo tormentone estivo, balzato in vetta alle hit parade grazie ad una melodia accattivante e un ritornello difficile da dimenticare. Pubblicato come lato a del 45 giri "Acqua azzurra, acqua chiara/Dieci ragazze", fu successivamente inserito nell’album "Emozioni".
Mi ritorni in mente
Composta con Mogol, questa canzone fu pubblicata come lato A del 45 giri "Mi ritorni in mente/7 e 40" nel 1969, e successivamente inserita nell’album "Emozioni". La melodia deriva da un vecchio brano scritto nel 1965 con Roberto Matano, "Non chiederò la carità", per il quale Mogol scrisse un nuovo testo. La vicenda al centro di "Mi ritorni in mente", invece, è quella di un uomo che si ritrova a pensare ad un vecchio amore.
Emozioni
Questo brano, pubblicato come lato a del 45 giri "Emozioni/Anna" nel 1970, è passato alla storia come uno dei più intimisti e malinconici scritti dalla coppia Mogol/Battisti. Il testo racconta infatti di un uomo che riflette sul proprio passato, tracciando un bilancio della sua esistenza. È presente anche nella tracklist dell'omonimo album.
Pensieri e parole
La particolarità di questo brano consiste nella sovrapposizione di due melodie distinte, cantate prima separatamente e destinate a fondersi in un secondo momento. Esse rappresentano l'accavallarsi dei "pensieri e parole" citati nel titolo, appartenenti a due innamorati alle prese con un confronto molto delicato per la loro relazione. Il singolo fu pubblicato nel 1971, e fa parte dell'album "Lucio Battisti Vol.4".
La canzone del sole
Di generazione in generazione, questa canzone è ancora oggi uno degli evergreen dei falò sulla spiaggia tra amici. Merito di una estrema semplicità di esecuzione e di un testo in cui tutti possono identificarsi. Come spiegato da Mogol, co-autore del brano insieme a Battisti, "La canzone del sole" è ispirata ad una ragazza che conobbe durante una vacanza estiva da bambino e che rivide molti anni dopo ormai donna ed estremamente diversa nell’aspetto e negli atteggiamenti. La canzone fu pubblicata nel 1971 nel 45 giri "La canzone del sole/ Anche per te".
I giardini di marzo
"Il carretto passava e quell’uomo gridava gelati". È probabilmente uno degli attacchi più celebri della musica italiana quello de "I giardini di marzo". Il brano, contenuto nell’album "Umanamente uomo: il sogno", è un affresco dell’infanzia di Mogol, che ricorda la povertà e i sogni negli anni del dopoguerra.
Il mio canto libero
Inserita nell'omonimo album del 1972, questa canzone fu scritta da Mogol dopo la separazione con la moglie e l’incontro con la poetessa Gabriella Marazzi. Il brano fu registrato anche in inglese ("A song to feel alive"), spagnolo ("Mi libre canciòn") e tedesco ("Unser Freies Lied"). Nel corso degli anni ne sono state realizzate anche numerose cover, inclusa una di Laura Pausini in duetto con Juanes ed un’altra di Cristiano De André. Anche la società di calcio Juventus ne ha inciso una versione nel 2003, a scopo benefico.
La collina dei ciliegi
L’amore è visto sotto una luce più positiva in questo brano, pubblicato nel 1973 ed inserito nell’album "Il nostro caro angelo". A parlare è infatti un innamorato, che invita la sua partner a seguirlo e a lasciarsi alle spalle tutte le difficoltà e il giudizio della gente.
Ancora tu
Le sonorità della disco dance in voga negli Stati Uniti unite alla melodia italiana: questi gli ingredienti del successo di "Ancora tu", pubblicata nel 1976 ed inserita nell’album "Lucio Battisti, la batteria, il contrabbasso, eccetera". Il testo racconta la storia di due amanti che si incontrano dopo anni e, nonostante l’iniziale diffidenza, si decidono a tornare insieme.
Con il nastro rosa
Ultima canzone scritta a quattro mani da Battisti/Mogol è una tra le più celebri del duo. Inserita nell’album "Una giornata uggiosa", fu pubblicata nel 1980 come lato b del 45 giri “Una giornata uggiosa/ Con il nastro rosa”. Il testo analizza i dubbi e le incertezze sul futuro di un uomo alle prese con una nuova relazione amorosa: "Chissà, chissà chi sei chissà che sarai chissà che sarà di noi". E la risposta, l'unica possibile, allora come oggi, è sempre la stessa: "lo scopriremo solo vivendo".