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Capo Plaza, dai "palazzoni grigi" alla "Tesla". Il trapper raccontato dalle sue canzoni

Spettacolo

Francesco Sicilia

Dai primi testi che descrivono la sua Salerno all'auto di lusso sulla quale è salito con Sfera Ebbasta. Luca D'Orso, questo il vero nome dell'artista, anche attraverso i testi dei suoi brani, ha spiegato come è diventato un "Giovane fuoriclasse"

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Partendo dai "palazzoni grigi" di un quartiere di Salerno, attraverso rime e "allenamento", è diventato il "giovane fuoriclasse" della trap italiana, riuscendo perfino a salire "su una Tesla" con Sfera Ebbasta e a fare strada. Una manciata di citazioni, da alcune delle sue canzoni più conosciute, può essere utile per raccontare in sintesi l’ascesa di Capo Plaza (CHI È), uno dei nomi più in vista del genere musicale che ormai da qualche anno sta dominando le classifiche italiane.

I "palazzoni grigi" di Salerno

Luca D'Orso, questo il nome di Capo Plaza, nasce nel 1998 a Salerno. Cresce a Pastena, quartiere della periferia orientale della città campana. E sin dall’adolescenza inizia ad appassionarsi al rap e a scrivere testi. Una fase della vita ben raccontata nel ritornello del brano "Sto giù", primo pezzo caricato il 26 febbraio 2013 sulla sua pagina YouTube. "Sto giù con i miei amici con i chili/Caccio stili random, scrivo su papiri/Oh, giù con i miei amici, palazzoni grigi".

"Allenamento" per scalare le classifiche

Nel 2016 Capo Plaza, insieme al concittadino Peppe Soks, pubblica il primo album, s’intitola "Solamente Nuje". Del trapper salernitano, però, si inizia a parlare sempre con insistenza nel 2017, quando fa uscire in serie tre tracce con lo stesso titolo: Allenamento #1, Allenamento #2 e Allenamento #3. Probabilmente è il secondo il pezzo che lo consegna definitivamente al pubblico che segue la nuova scena musicale. "Mettimi l’autotune", è l’incipit del testo che esplicita l’utilizzo del software che modifica la voce, uno degli elementi preponderanti della trap.

Un "giovane fuoriclasse" a Milano

Capo Plaza esplode con la pubblicazione di "Giovane fuoriclasse", primo estratto dell'album "20". Nel video, interamente girato a Milano, in un cameo, appare anche Ghali, altro riferimento della trap nostrana. Non è un caso perché certifica la firma di Capo Plaza con la Sto Records, etichetta discografica fondata proprio da Ghali. In "Giovane fuoriclasse", Capo descrive la sua ascesa e il suo passato in passaggi come "Plaza campione come Ronaldo/Scemo, mi stavo solo allenando" o come "Stavo solo nello studio/Tutti quanti mi snobbavano/Mo' sul cell che mi richiamano".

In vetta alla classifica ma "Non cambierò mai"

Insomma, Capo Plaza ce l’ha fatta. E non smette di ripeterlo: "Nuovo disco, nuova la mia vita/Prima stavo sopra una panchina/ Mo’ mi trovi in primo posto Viral", annuncia il trapper in "Non cambierò mai", secondo singolo dall’album "20",  uscito nell’aprile 2018 che lo porta per la prima volta in vetta alla classifica della Fimi.

"Su una Tesla" con Sfera Ebbasta

Un successo che continua con "Tesla", altra canzone contenuta in “20”, alla quale partecipano in collaborazione Sfera Ebbasta e Drefgold. Nel testo del pezzo, che prende il nome dalla celebre casa che produce auto elettriche di lusso, Capo Plaza sale a bordo mentre "Sfera ne fa un’altra" e ammette: "Manco lo immaginavo questo/Mamma guarda come volo adesso/In un cinque stelle, prima stavo nel campetto".

"Grazie alla strada, ho fatto strada"

Non solo la parabola di un ragazzo di quartiere che è riuscito a conquistare l’industria musicale, Capo Plaza nei suoi testi espliciti, in puro stile trap, non omette una realtà fatta anche di droghe, di crimini e di pericoli. Eloquente il verso principale del singolo "Ho fatto strada", uscito a novembre 2019. "Grazie alla strada, ho fatto strada/Soltanto la pistola e lacrime scendere da questi occhi/La strada giusta o sbagliata/O ti perdi in una busta oppure prendi tutto e ammazzi".