Il visionario garbato, Cucinelli ci racconta il film su di lui diretto da Tornatore
SpettacoloFlash ci ha portato all'interno di Cinecittà in occasione della prima mondiale del docufilm su Brunello Cucinelli. Red carpet di star davanti al nuovo Studio 22
C’era il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, c’era Mario Draghi, che nel 2021 volle Brunello Cucinelli al G20 per parlare di capitalismo umanistico. E poi c’erano personalità del mondo della moda, del cinema, della cultura.
Lo Studio 22 di Cinecittà ha ospitato la prima de “Il visionario garbato”, film documentario diretto da Giuseppe Tornatore con le musiche del maestro Nicola Piovani.
Un film sulla vita dell’imprenditore umbro - dalla sua infanzia contadina al successo planetario, ma anche sulla sua visione, quella che unisce etica e profitto, restituendo dignità al lavoro.
“Ho vissuto la fortissima esperienza dell’umiliazione del mio babbo. Da allora ho deciso che avrei cercato di creare un’impresa basata sul rispetto e sulla dignità. Per me la dignità è la prima cosa”, ci ha raccontato Cucinelli durante la nostra intervista.
Accompagnati dalle musiche di Nicola Piovani ci sono i ricordi di Brunello Cucinelli, interpretato da Saul Nanni. Scene di vita trasformati in poesia grazie alla maestria di Giuseppe Tornatore.
«Brunello, il visionario garbato non è un documentario, non è un film, non è uno spot pubblicitario, ma una fusione di generi, ha dichiarato il regista premio Oscar. L’idea è raccontare la vita dell’imprenditore Brunello Cucinelli in un intreccio di linguaggi: da un lato il documentario classico, dall’altro la messa in scena cinematografica di un film forse inesistente. I due piani narrativi si sovrappongono e si contaminano, in una ricerca sperimentale audace e spensierata».
“Nuovo Cinema Paradiso è il film della mia vita”, dice Cucinelli. “Volevo che fosse un poeta – e Giuseppe Tornatore così come lo è Nicola Piovani - è un poeta, a raccontare la mia vita. I poeti sono i grandi esseri umani della terra.”
Cucinelli: Voglio essere ricordato come una persona per bene
Il titolo, “Il visionario garbato”, racchiude già l’essenza di quello che Brunello Cucinelli vorrebbe gli fosse riconosciuto: essere stato un uomo per bene.
Un film emozionante, ma anche ironico e divertente. Tre anni di gestazione e un obiettivo ben preciso, lasciare una testimonianza ai giovani. Quella di un uomo che, come ha ricordato il maestro Piovani, ha saputo trasformare le utopie in realtà.
“La nostra generazione ha trasmesso ai propri figli l’obbligo della paura, i miei genitori mi hanno trasmesso la speranza”, dice Cucinelli. “Sostituisci la speranza alla paura e allora tutto cambia. Io dico: seguite la vostra strada, i vostri sogni. Una vita senza sogni non ha senso di essere vissuta.”