Fondati nel 1945 come “orchestra della rinascita”, I Pomeriggi Musicali di Milano celebrano 80 anni di attività con il documentario All’ombra dell’arte, in onda su Sky TG24 il 27 novembre. Un racconto tra memoria, impegno civile e futuro, attraverso immagini d’archivio, la Nona di Beethoven diretta da Diego Fasolis e le voci dei protagonisti della vita musicale milanese
Dal debutto al Teatro Nuovo con Mozart, Beethoven, Stravinskij e Prokof’ev a un documentario su Sky TG24 che ne ricorda i valori che ogni giorno ne ispirano le attività. I Pomeriggi Musicali di Milano festeggiano 80 anni di vita, un anniversario che coincide con un capitolo fondamentale della storia culturale del nostro Paese. Fondati da Remigio Paone e Ferdinando Ballo nel fervore della ricostruzione, i Pomeriggi nacquero come “orchestra della rinascita”, con la missione di restituire al pubblico la musica censurata durante il fascismo e di fare della cultura uno strumento civile.
«Il compito degli artisti oggi – scriveva nel 1945 proprio Ferdinando Ballo – non è più quello di difendersi e straniarsi bensì quello di ricercare quei punti di contatto e di simpatia tra la loro espressione e la gente. Perché ciò si compia occorre che gli artisti tornino ad essere uomini tra gli uomini, accettando l’impegno della propria missione: essere lo specchio della coscienza di tutti, essere l’espressione viva e tangibile della nostra umanità nelle sue forze più nuove e vive». Un manifesto ancora attuale che guida l’attività di quella che è oggi una Fondazione, costituita dalla Regione Lombardia, dal Comune di Milano, dalla Provincia di Milano, riconosciuta dallo Stato come istituzione concertistico-orchestrale e dalla Regione Lombardia come ente primario di produzione musicale.
Un documentario tra memoria, musica e futuro
La ricorrenza è narrata nel documentario “All’ombra dell’arte – I Pomeriggi Musicali di Milano” (30 minuti) di Sabrina Rappolli ed Emiliano Scalia, con la regia di Flavio Maspes, realizzato da Sky Tg24, che lo manderà in onda proprio giovedì 27 novembre alle ore 21.00 su Sky TG24 (canali 100 e 500 di Sky e canale 50 del dtt), sui canali digitali di Sky TG24 e sempre disponibile on demand.
Attraverso immagini d’archivio e riprese realizzate durante le prove e il concerto della Nona Sinfonia di Beethoven diretta da Diego Fasolis pochi mesi fa, gli autori raccontano questa lunga avventura musicale e umana attraverso le parole di Maurizio Salerno (direttore generale e artistico di Pomeriggi Musicali), Angelo Foletto (critico musicale), Paolo Bolpagni (storico dell’arte), i violini di spalla dell’Orchestra Alessandro Braga e Fatlinda Thaci, Daniele Parziani (direttore e fondatore dei Piccoli Pomeriggi Musicali, orchestra giovanile di cui vengono intervistate alcune parti).
Una storia che continua: passato, presente e nuove generazioni
«Ottant’anni sono un traguardo straordinario – afferma Maurizio Salerno, Direttore Generale e Artistico – ma per noi rappresentano soprattutto una responsabilità. Raccogliamo l’eredità dei nostri fondatori rinnovando ogni giorno quello spirito pionieristico che ha fatto dei Pomeriggi Musicali un modello per tante istituzioni italiane. La nostra forza è nella continuità: generazioni di musicisti si sono avvicendate ai leggii senza mai spegnere quella scintilla originaria che fa dell’orchestra un laboratorio di idee e un punto d’incontro tra epoche e linguaggi. Il documentario di Sky TG24 restituisce questo dialogo vivo fra passato e presente, tra la storia di Milano e la sua musica. L’Orchestra guarda al futuro con una stagione che intreccia il repertorio classico e la creazione contemporanea, in linea con la visione dei nostri fondatori: essere “specchio della coscienza di tutti”, espressione di un’umanità che cambia ma continua a credere nella cultura come bene comune».
In ottant’anni di attività, i Pomeriggi Musicali hanno contribuito in modo decisivo alla diffusione della musica sinfonica e contemporanea in Italia, promuovendo la riscoperta di autori come Stravinskij, Hindemith, Webern, Berg e Poulenc, e commissionando nuove opere a compositori come Dallapiccola, Berio, Maderna, Donatoni, Chailly, Bussotti, Tutino, Fedele e Vacchi. Tra i grandi interpreti ospiti nella storia dell’Orchestra figurano Claudio Abbado, Salvatore Accardo, Arturo Benedetti Michelangeli, Leonard Bernstein, Pierre Boulez, Sergio Celibidache, Riccardo Muti, Maurizio Pollini, Gianandrea Gavazzeni, Andrés Segovia, Yehudi Menuhin, Zubin Mehta, Christian Thielemann, Mischa Maisky, Mikhail Pletnëv e tra i direttori stabili Nino Sanzogno, Gianluigi Gelmetti, Daniele Gatti, Antonello Manacorda e Aldo Ceccato.
La celebrazione dell’80° anniversario cade nel cuore dell’81ª Stagione sinfonica “Sèntiti pàrte”, che proseguirà da gennaio al maggio 2026 con un ricco calendario di appuntamenti al Teatro Dal Verme, punteggiato dall’integrale dei concerti per pianoforte di Mozart con Lonquich e Lortie, e con la presenza di importanti artisti come Mikhail Pletnëv, Matthias Goerne, Stefano Montanari, Diego Fasolis, George Pehlivanian, Carlo Boccadoro e Alessandro Cadario, accanto a giovani interpreti come Gennaro Cardaropoli e Timothy Ridout. Tra le novità spiccano due nuove commissioni, Liza di Carlo Galante e Purpura di Filippo Del Corno, oltre alla Suite per pianoforte e orchestra di Dardust e alla prima mondiale di Marina opera riscoperta di Umberto Giordano, diretta da Vincenzo Milletarì con Sonya Yoncheva e Freddie De Tommaso.
Oggi la sede stabile dell’Orchestra è il Teatro Dal Verme, nel cuore di Milano, recentemente sottoposto a un intervento di miglioria della resa acustica, realizzato dallo studio Müller BBM di Monaco. La Fondazione prosegue parallelamente la propria missione educativa e sociale con progetti come I Pomeriggi in anteprima per le scuole e Altri Pomeriggi under 30 che fanno parte di Youth Club sostenuto da Fondazione Cariplo. I Pomeriggi Musicali sono l’orchestra del cartellone di OperaLombardia nei Teatri di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Mantova, Pavia.
L’Associazione Nazionale Critici Musicali ha assegnato il Premio Abbiati 2020 ai Pomeriggi Musicali per il concerto di riapertura dopo il primo lockdown (15 giugno 2020), diretto da Stefano Montanari.