Addio a Rodion Shchedrin, il compositore russo che ha rivoluzionato il balletto

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Il compositore, autore di oltre 80 opere e figura centrale della musica russa del Novecento, si è spento nella notte. Il Bolshoi lo ricorda come un genio assoluto, capace di portare il balletto russo sui palcoscenici di tutto il mondo

Rodion Shchedrin, uno dei più influenti compositori russi del XX secolo, è morto all’età di 92 anni. La notizia è stata diffusa dal Teatro Bolshoi di Mosca, che lo ha definito “uno dei più grandi geni contemporanei” e ha parlato di “una perdita irreparabile” per il mondo della musica. Le sue opere, dai balletti alle sinfonie, hanno attraversato decenni di storia, risuonando nei teatri più prestigiosi del mondo. Nato a Mosca il 16 dicembre 1932, Shchedrin ha studiato al Conservatorio della capitale e ha legato il suo nome a quello del Bolshoi, dove molte delle sue composizioni hanno debuttato. La sua carriera è stata segnata da una continua ricerca espressiva, capace di fondere tradizione e innovazione.

Carmen Suite e l’amore per Maya Plisetskaya

Il successo internazionale arrivò nel 1967 con la “Carmen Suite”, balletto in un atto scritto per la moglie Maya Plisetskaya, icona della danza e “prima ballerina assoluta” del Bolshoi. La partitura, basata sui temi dell’opera di Bizet e rielaborata per archi e percussioni, fu inizialmente censurata dalle autorità sovietiche per il suo stile audace e i toni sensuali. Ma il pubblico occidentale la accolse con entusiasmo, consacrando Shchedrin come autore di rottura e innovazione.

Fiabe, classici e provocazioni

Ispirato dalla letteratura russa e dalle fiabe popolari, Shchedrin ha firmato balletti come “Il cavallino gobbo”, “Anna Karenina” (da Tolstoj), “Il gabbiano” (da Čechov) e “Lolita”, tratto dal controverso romanzo di Nabokov, presentato in prima mondiale a Stoccolma nel 1994. Il suo catalogo comprende oltre 125 opere, tra cui sinfonie, concerti per pianoforte e orchestra, musica da camera e corale. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Lenin, il Premio di Stato dell’URSS e della Federazione Russa, ed è stato insignito del titolo di “Artista del Popolo” dell’Unione Sovietica 

Il Bolshoi, nel suo comunicato, ha sottolineato come “l’inestimabile eredità artistica di Shchedrin risuoni ancora oggi nel cuore del pubblico”.

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