Memorabile, il museo Maxxi di Roma torna a raccontare la moda

Spettacolo

Nicoletta Di Feo

La rubrica FLASH ci accompagna al museo MAXXI di Roma in occasione della mostra "Memorabile. Ipermoda": abiti, accessori, ma anche oggetti, riviste, libri per rispondere alla domanda “in che modo la moda riesce a farsi memorabile?

A 10 anni da Bellissima “Memorabilia. Ipermoda” riporta la moda a Roma. Un titolo voluto dalla curatrice Maria Luisa Frisa e che ha in se’ già la presunzione di sapere che questa mostra si farà sicuramente ricordare.

 

“ Memorabile nasce dal desiderio di esplorare la moda contemporanea”, ci spiega Maria Luisa Frisa, curatrice della mostra. E’ difficile parlare di quello in cui siamo dentro, perché la moda è qualcosa che stiamo vivendo, si dice che non ci sia la distanza necessaria. Però io credo che oggi più che mai, visto l'importanza che ha la moda nel nostro tempo, visto il potere e la potenza che ha la moda, visto che la moda plasma molti dei nostri comportamenti e indirizza molte delle nostre scelte, fosse importante cercare di esplorare una serie di temi che sono strettamente connessi.”

 

Organizzata in collaborazione con Camera Nazionale della Moda Italiana e con Fondazione Bulgari  come main sponsor, “Memorabilia. Ipermoda” porta nella scenografica galleria del MAXXI oggetti – abiti, accessori, riviste, libri, video – e si interroga sulle grandi questioni di oggi. Che cosa significa fare moda? Perché la moda continua a sorprenderci? Come lavorano i direttori creativi? A che cosa servono gli archivi? Come immaginare una moda sempre più sostenibile? Soprattutto: in che modo la moda riesce a farsi memorabile?

 

Moda come specchio del presente, moda per riflettere e provocare, moda come strumento potentissimo ma anche con grandi responsabilità.

Memorabile è da una parte la memoria, quindi il lavoro che fanno i direttori creativi dei grandi brand che tramandano l'heritage di un marchio, ma lo portano nel futuro”, spiega Maria Luisa Frisa, “ed è anche il desiderio della moda di essere memorabile, di essere ricordata.”

 

Capolavori da indossare a metà tra moda e architettura, manifesti di un pensiero, oggetti d’arte preziosissimi.

Una sequenza di scene dove non esistono gerarchie e dove capi dell’Haute Couture dialogano con giovani creativi e brand indipendenti. Pezzi ognuno con la propria funzione e che, proprio nel dialogo e nella relazione tra loro, acquistano qui in mostra un ulteriore significato.

“Tutti noi vogliamo far parte del sogno della moda. In fondo la moda e anche questo: è il sogno, il desiderio di entrare in un mondo, ma anche che questo mondo ci appartenga, conclude Maria Luisa Frisa. Un vestito è qualcosa che noi indossiamo tutti i giorni, é l'architettura più prossima al nostro corpo, ma anche se l'abito ci plasma, ci dà una forma, sono anche i nostri sentimenti che plasmano quel corpo.”

Le stazioni della mostra

La mostra propone una serie di “stazioni” in cui gli abiti costruiscono relazioni inaspettate fra loro, dove i pezzi straordinari della Haute Couture dialogano con esperienze più indipendenti, senza gerarchie. “Memorabile. Ipermoda” è l’occasione per poter ammirare i virtuosismi di Viktor&Rolf, protagonisti dell’immagine guida della mostra, insieme alla couture di Christian Dior nell’interpretazione di Maria Grazia Chiuri e a quella inaspettata di Schiaparelli secondo Daniel Roseberry, e di Balenciaga secondo il progetto di Demna Gvasalia; le esplorazioni concettuali di Jonathan Anderson e quelle politiche di Virgil Abloh per Louis Vuitton; le visioni del maschile secondo Thom Browne e Craig Green; la grande stagione contemporanea della moda italiana, dai protagonisti più affermati come Giorgio Armani, Miuccia Prada e Dolce&Gabbana fino alle esperienze più recenti, da Alessandro Michele nella sua interpretazione di Valentino, passando per Marni secondo Francesco Risso, e la nuova generazione

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