ALF Premi Cinema, a Mounia Meddour il Premio miglior film europeo al femminile per Houria
SpettacoloLa serata di premiazione della seconda edizione della manifestazione biennale e internazionale tutta al femminile, ha visto la regista Mounia Meddour ritirare il Premio miglior film europeo al femminile per il suo Houria. Ad Annalaura Greco, il Premio Donne Sceneggiatrici per CRASH
Condotta da Roberta Poggi, la cerimonia di premiazione sì è tenuta ieri, sabato 28 settembre, a Milano presso la Fabbrica del Vapore. A vincere il Premio miglior film europeo al femminile (consegnato da Domizia De Rosa), è la regista Mounia Meddour con il suo HOURIA. Ad Annalaura Greco per CRASH, il Premio Donne Sceneggiatrici.
i premi cinema al femminile
ALF, premi cinema al femminile, manifestazione biennale e internazionale il cui obbiettivo è promuovere le donne del cinema, dell’audiovisivo e ADV attraverso la formazione, l’apertura di bandi, attività di networking e l’istituzione di premi a loro dedicati, giunge alla sua seconda edizione con un nuovo riconoscimento internazionale dedicato all’industria della pubblicità. Premio che si aggiunge al PREMIO MIGLIOR FILM EUROPEO ALF “al femminile” (partecipazione su invito della giuria) e al PREMIO DONNE SCENEGGIATRICI (partecipazione attraverso il bando che si è chiuso con la partecipazione di 275 iscritte con un incremento quasi del doppio rispetto alla prima edizione). Si tratta del PREMIO DONNE REGISTE ADV, un riconoscimento dato alla miglior regista europea nel Industry pubblicitaria, ADV e formati digitale; premio per il quale è stato attivato un PROTOCOLLO DI INTESA CON FEduF, Fondazione per l’Educazione Finanziaria (ABI). L’intenzione è quella di produrre uno spot sull’importanza dell’educazione finanziaria delle donne, perché la dipendenza economica e/o la disparità salariale sono il germe di ogni discriminazione all’interno di una società che vorrebbe dirsi sana.
I temi più raccontati
I temi più raccontati sono stati il rapporto madri-figlie, l'insoddisfazione verso la vita, la lotta per l’emancipazione e la sessualità. "E' importante spingere le donne a raccontare delle storie dal loro punto di vista", come ha voluto sottolineare la stessa regista Mounia Meddour, il cui film in versione originale con sottotitoli in italiano è stato proiettato a seguito della serata.
I PARTNER
I premi sono patrocinati dalla Fondazione Cineteca Italiana, dalla Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM, dall’Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo (U.N.I.T.A), da EWA (European Women’s Audiovisual Network), da Valore D (Associazione di imprese che promuove la parità di genere e una cultura inclusiva) e da Women in Film, Television & Media Italia.
I giurati
I Giurati del Premio Donne sceneggiatrici rappresentano nove categorie professionali per un totale di undici giurati: uno scrittore dal cui libro sia stato tratto un film: Paolo Giordano; una regista: Paola Randi (100autori); due sceneggiatrici: Anna Pavignano e Monica Zapelli (100autori); due attrici: Mia Benedetta (delegata U.N.I.T.A. per le questioni di genere) e Cristiana Capotondi; una produttrice creativa: Elettra Canovi di Indiana Production; una produttrice: Marta Donzelli; una direttrice della fotografia: Daria D’Antonio; una scenografa: Paola Comencini; un critico: Giorgio Gosetti. Per il Premio miglior film europeo in giuria ci sono: Paola Casella (giornalista e critica cinematografica), Andrea Chimento (direttore di Longtake, critico cinematografico Il Sole24 ore), Domizia De Rosa (presidente, Women in Film, Television & Media Italia), Vittorio Lingiardi (scrittore, psichiatra e psicoanalista), Paolo Mereghetti (giornalista Corriere della Sera e critico cinematografico), Marina Pierri (direttrice Festival delle Serie Tv), Patrizia Rappazzo (direttrice Festival Sguardi Altrove), Barbara Sorrentini (giornalista conduttrice di Chassis, Radio Popolare), Valentina Torrini (presidente Uniche ma plurali ODV). Per il Premio registe europee ADV: Karim Bartoletti, Executive Producer Indiana Production, Francesco Cinquemani, produttore, regista e sceneggiatore, Angela Cossellu, direttore generale BonelliErede, Barbara Falcomer, direttore generale ValoreD, Debora Magnavacca, Executive Producer Akita FILM.
Perché il cinema e perché Milano?
Il cinema entra nelle case di tutti. Oggi sono storie raccontate per immagini a formare il nostro immaginario, più di libri e studi di settore. Solo il 34% delle registe/sceneggiatrici italiane firma i prodotti del mercato, questo emerge dall’Annual Seminar on Gender Equality & Inclusivity in the Film Industry Policies, promosso da La Biennale di Venezia, Euroimages-Consiglio d’Europa e Women in Film Televisione and Media – Italia 2023. Nel 1929, Virginia Woolf, in Una stanza tutta per sé, si era posta il problema della rappresentazione delle donne nella letteratura, e di come l’uomo fosse l’unità di misura di ogni grandezza. ALF non vuole Uno schermo tutto per noi, ma propone un dialogo sulla presenza, rappresentazione, qualità dei ruoli e delle storie delle donne nel cinema e audiovisivo. ALF vuole lavorare premiando, e così raccontando, la presenza delle donne nel cinema, dando loro visibilità e sottolineandone i meriti, contribuire cioè ad un accesso alle risorse più equo e redistribuito tra professioniste e professionisti.