David Riondino truffato al telefono: "Mi hanno sottratto 11mila euro"
SpettacoloAd accorgersi della truffa è stata la moglie. Ora, il cantautore e regista 72enne ha lanciato un appello agli istituti di credito affinché tutelino maggiormente i loro clienti
Nel 2013, David Riondino cadde vittima di Gianpaolo Lande, "il Maldoff dei Parioli". Tra il 1999 e il 2006 il cantatutore e regista investì 450mila euro, che divennero nel 2009 un milione e 350mila (secondo Lande), ma che lui mai vide. Ora, una nuova truffa ai suoi danni. Con cifre nettamente inferiori, ma con la stessa rabbia per un sistema che non tutela.
David Riondino racconta la truffa subita
Tutto è cominciato con l'arrivo di un sms da Nexi, celebre piattaforma per i pagamenti online, che comunica a Riondino l'avviso di un pagamento di 495 euro per l'acquisto di un telefonino. All'interno del messaggio, un numero di telefono spacciato per "servizio clienti", da chiamare in caso l'acquisto non fosse corretto.
Convinto di poter parlare con un operatore Nexi, l'artista ha chiamato il numero fornito. Ed è stato truffato. "Il presunto operatore parlava un italiano corretto, distinto. Per lo più mi rincuorava dicendo che bisognava fare di più contro i truffatori informatici. Ma per fortuna quel pagamento era stato bloccato", ha raccontato Riondino. Che, per bloccarlo, ha eseguito come da istruzioni una specifica operazione, un bonifico da 495 euro (più commissioni), ripetuto 23 volte poiché, secondo l'operatore, l'autorizzazione veniva negata. Risultato? Dal suo conto corrente sono stati sottratti ben 11.422 euro.
La moglie, messa a conoscenza di quanto successo, ha digitato il numero su Google. E ha scoperto che si trovava nella black list: non si trattava di un numero ufficiale di Nexi, dunque, ma di un numero finto, creato per truffare. L'operazione chiesta a Riondino dal falso operatore era infatti un bonifico istantaneo. O meglio, più bonifici istantanei che, come ha spiegato, sono andati a favore di tal Giuseppina Monetti (17 bonifici, per un totale di 8.442 euro) e di tal Lorenza Antonioli (6 bonifici, per un totale di 2.979 euro).
L'appello alle banche
Secondo i Carabinieri, quella di cui David Riondino è stata vittima è una truffa piuttosto comune, a schema fisso, spesso perpetrata a danno dei più anziani. Ed è per questo motivo, che il cantautore ha voluto lanciare un appello agli istituti di credito, affinché tutelino di più gli interessi dei loro clienti.
Perché, se la speranza del regista è che la sua banca gli restituisca l'intera somma, ciò che secondo lui gli istituti dovrebbero fare è prevenire che questo accade: "Le banche devono tutelare i loro clienti i quali, altrimenti, saranno costretti a non fare più operazioni online".
In merito ai truffatori (le donne a cui i bonifici sono andati risiedono una in Lussemburgo e una nel nord Italia, ma è molto probabile che i loro nomi siano falsi ndr.), ha detto: "Spero che la maledizione li colpisca al più presto. Perché solo la maledizione punisce all’istante le persone malvagie".